Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca – ANVUR
Questi mesi come ogni anno sono stati densi di scadenze per ANVUR: forse la più importante per il mondo medico è la finalizzazione degli accreditamenti delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria che è esitata nel relativo decreto che fissa la data per il Concorso Nazionale al 17 Luglio. Nella penultima settimana di Giugno è stato anche raggiunto l’accordo sul numero e la distribuzione delle borse in Conferenza Stato Regioni per cui il processo si è appunto avviato al termine con il lusinghiero risultato di avere l’esame di ammissione prima della pausa estiva. ANVUR esprime ovviamente la propria soddisfazione a riguardo dell’adeguamento sempre crescente delle Scuole all’indicatore ASN che riflette come noto la qualificazione scientifica del Collegio Docente rispetto al numero di soglie raggiunte nell’esercizio appunto dell’ Abilitazione Scientifica Nazionale.
Il 20 Giugno sono stati poi approvati con relativa delibera i Corsi di nuova istituzione fra cui non pochi riferibili all’Area Medica in generale, alcuni dei quali in lingua inglese. La lista è già disponibile per tutti gli Atenei nel sito loro dedicato.
Nella stessa seduta si è provveduto ad approvare la lista definitiva dei dottorati accreditati con particolare riferimento alla loro qualifica di innovatività declinata nelle tre specifiche categorie di internazionalizzazione, interdisciplinarietà e intersettorialità. Questa parte del processo valutativo si è sviluppata indipendentemente dal semplice accreditamento generale dei dottorati che invece era già stato portato a termine a fine Maggio come previsto.
Prosegue il lavoro in Agenzia per la determinazione delle soglie da proporre al MIUR: si ricorda che il Ministero emana il decreto soglie su proposta dell’ANVUR e sentito il CUN; dall’uscita del decreto gli aspiranti Commissari hanno sessanta giorni di tempo per fare la domanda di immissione nella lista dei sorteggiabili che verrà poi validata da ANVUR.
Questo potrebbe portare a finalizzare l’intero processo entro l’Autunno permettendo così l’apertura di questa prima finestra concorsuale. Il MIUR ad ogni modo prevede di emanare il decreto soglie entro la metà di Luglio allo scopo appunto di permettere l’attuazione del crono programma nei termini sopra indicati.
Il 20 Giugno inoltre il Consiglio Direttivo ha esaminato ed approvato la lista degli Esperti Disciplinari, come da relativo bando, destinati a formare i panel che esamineranno le richieste di borse di dottorato aggiuntive finanziate nell’ambito del progetto PON. Si ricorda che tali finanziamenti dell’Unione Europea sono destinati esclusivamente agli Atenei del Sud e delle Isole.
Il 12 Luglio avrà luogo la presentazione del consueto Rapporto biennale di ANVUR: l’evento si terrà, come nella scorsa occasione, all’Auditorium Antoniano in Viale Manzoni. Tale evento è una importante occasione per tutto il mondo accademico per osservare da vicino lo stato della formazione superiore, della Ricerca e della Terza Missione non solo degli Atenei ma anche degli Enti Pubblici di Ricerca.
Prof. Paolo Miccoli
Presidente del Consiglio Direttivo ANVUR
Consiglio Universitario Nazionale
I primi di maggio il CUN ha concluso il lavoro istruttorio ed ha elaborato un modello generale – per la classificazione dei saperi e per la manutenzione delle classi di corso di studio – che possa essere portato al confronto con i soggetti del sistema universitario, suoi destinatari, ed essere poi ulteriormente sviluppato negli aspetti di dettaglio e applicativi.
Il parere (2 maggio 2018, n. 22) che il CUN ha approvato è articolato in tre sezioni. Nella prima, dopo un’analisi del percorso che ha condotto all’attuale sistema di classificazione dei saperi, il CUN propone un nuovo modello, informato a considerazioni culturali e funzionali nonché a criteri di semplificazione e razionalizzazione.
Nella seconda sezione, dopo una descrizione dell’evoluzione del sistema delle classi dei corsi di studio, propone un modello per la sua manutenzione che risponda agli obiettivi indicati di aggiornamento, flessibilità e internazionalizzazione. Tale modello è congruente con il sistema di classificazione dei saperi proposto nella prima sezione. Infine, nella terza sezione il CUN indica quali interventi di adeguamento e di coordinamento sostanziale del contesto normativo siano necessari ad assicurare al modello proposto una disciplina di sviluppo coerente con le logiche e con le ragioni che lo informano. Il 29 maggio 2018, presso la Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si è svolta la presentazione del Parere generale del 2 maggio 2018, n. 22, con il quale CUN , in attuazione del mandato ricevuto dalla sede ministeriale, ha proposto il nuovo modello per l’aggiornamento e la razionalizzazione della classificazione dei saperi accademici e del sistema delle classi di corso di studio, nel quale sono state portate a sintesi e a composizione le esigenze espresse dalle diverse Comunità scientifiche.
Alla giornata di presentazione e dibattito sono intervenuti, oltre alla Presidente CUN, Carla Barbati, e ai componenti del CUN, il Capo Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca Marco Mancini, il Presidente CRUI Gaetano Manfredi, il Presidente ANVUR Paolo Miccoli e il Presidente CNGR Andrea Lenzi e, inoltre, i rappresentanti delle Comunità scientifiche che, con interventi e osservazioni, hanno animato un importante dibattito che apre le successive fasi di interlocuzione.
E’ possibile visionare le slides sul sito www.cun.it.
Il CUN, nel proseguire le attività di ascolto e di confronto funzionali alla migliore definizione e implementazione del modello proposto per l’aggiornamento e la razionalizzazione del sistema delle classi di studio, dà avvio a un ciclo di audizioni con i soggetti interessati al fine di acquisire elementi valutativi in merito alla possibile formulazione di nuove classi di laurea e di laurea magistrale come proposto nel Parere generale 2 maggio 2018, n. 22. (www.cun.it) Nel periodo febbraio-maggio 2018 il CUN, tramite l’attività istruttoria della III Commissione Permanente “Politiche per la valutazione, la qualità e l’internazionalizzazione della Formazione Universitaria”, ha vagliato gli ordinamenti di 1074 Corsi di Laurea e Laurea Magistrale (l’anno precedente ne erano stati esaminati 949). Si tratta di quasi un quarto dell’intera offerta formativa universitaria italiana. Nello stesso periodo il CUN ha inoltre esaminato l’ordinamento di 31 Scuole di Specializzazione di area medica, tutte di nuova istituzione, e l’ordinamento di 1 Scuola di Specializzazione dell’area dei Beni Culturali.
Nelle ultime adunanze il CUN si è occupato anche dei passaggi di settore scientifico-disciplinare in seguito ad una nota che la Direzione Generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle Istituzioni della formazione superiore del MIUR, ha trasmesso, in data 29 maggio 2018, ai Rettori e ai Direttori Generali delle Università statali e non statali in merito ai passaggi di settore. La nota fa riferimento ai Professori di recente immissione in ruolo che, a pochi mesi dalla presa di servizio, chiedono il passaggio a un Settore Concorsuale (SC) diverso da quello in cui sono stati assunti. “Si tratta, in alcuni casi, di docenti che provenendo da un SC e da una qualifica inferiore sono chiamati nella qualifica superiore ma in altro SC, salvo poi chiedere di essere reinquadrati nel SC originario in cui però non hanno ottenuto l’ASN per la qualifica superiore”.
A fronte di ciò, la nota richiama l’attenzione affinché le richieste di passaggio di SC siano anzitutto presentate dopo un congruo termine di tempo che giustifichi una mutata esigenza dell’ateneo in termini di ricerca e di didattica.
A tale proposito il CUN, viste le sempre più numerose richieste di acquisire pareri relativamente ai passaggi di SSD di ricercatori assunti con contratto a tempo determinato, al fine di ampliare gli elementi per valutare la congruenza tra l’attività di ricerca svolta dal ricercatore con quella ricompresa nel SSD verso il quale si chiede il passaggio, nell’adunanza del 13 giugno ha adottato una determinazione, rivolta a tutti gli Atenei, nella quale sottolinea l’opportunità che ai documenti richiesti per i passaggi di settori dei docenti di ruolo sia allegato, nel caso dei ricercatori a tempo determinato, il contratto stipulato con l’Ateneo. La determinazione sarà inviata a tutti i Rettori delle Università italiane e, per conoscenza, al Ministro, nonché pubblicata sul sito CUN, nell’apposita finestra informativa dedicata alle procedure per i passaggi di settore.(www.cun.it). Questo anche considerando quindi la produzione scientifica dell’interessato oppure il possesso dell’Abilitazione scientifica nazionale nel SC in cui il docente chiede di essere inquadrato.
Nel mese di Luglio termineranno le audizioni con i soggetti interessati al fine di acquisire elementi valutativi in merito alla possibile formulazione di nuove classi di laurea e di laurea magistrale come proposto nel parere generale 2 maggio 2018, n. 22, di interesse dell’area medica il 24 luglio 2018, ore 15:00-17:30 è prevista l’audizione dei soggetti interessati per classe di laurea magistrale in “Neuroscienze”.
Prof. Manuela Di Franco
Consigliere CUN Area 06, Segr. Generale
Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie
Sono numerosi gli eventi che hanno caratterizzato la vita della Conferenza Permanente delle Professioni Sanitarie negli ultimi mesi.
- a) È stata lanciata la Summer School (vedi Box 1) dedicata ai Coordinatori/Direttori/Responsabili delle attività formative professionalizzanti di nuova nomina. Dopo la prima importante esperienza di pionieri che hanno contribuito a creare ed a costruire gli allora Diplomi Universitari, oggi si stanno affacciando nuove generazioni di Coordinatori/ Direttori/Responsabili (hanno infatti assunto diverse denominazioni nel contesto italiano) che spesso (a) non dispongono di un sistema di tutorship – perché nella prevalenza dei contesti è una funzione unica; (b) non dispongono di fonti su cui prepararsi perché la funzione è spesso ricca di sapere prassico, contesto-dipendente, influenzato anche dalle attese del Presidente del corso di laurea e dei docenti di riferimento. Per questo è nata l’esigenza di disegnare e creare una scuola di alta formazione, di natura residenziale: dopo un percorso di progressiva legittimazione nel contesto universitario, questo ruolo sta sollecitando continui ripensamenti anche in accordo alle istanze crescenti del setting accademico, degli studenti, delle professioni e dei servizi. Si sono infatti evoluti negli anni i principi entro i quali è attesa la performance professionale, ma anche i criteri di reclutamento, le modalità operative, le responsabilità e le interconnessioni all’interno ed al di fuori del setting accademico. Comprendere il contesto in cui il ruolo è inserito, riconoscere le tappe storiche più importanti della sua evoluzione e individuare le competenze necessarie per svolgere efficacemente il ruolo, sono le finalità principali che la Summer School si propone. Creare una rete di Coordinatori/Direttori/Responsabili per scambiare buone pratiche ed esperienze e continuare a costruire il sapere professionale da mettere a disposizione delle future generazioni sono finalità non secondarie che la Summer School si popone di affrontare. La Summer School si svolgerà il 10 e 11 luglio in una struttura residenziale del veronese; il percorso è in fase di accreditamento ECM e le iscrizioni sono già al completo. Una nuova edizione sarà realizzata probabilmente in autunno per soddisfare le numerose richieste pervenute.
- b) Si è conclusa la prima sperimentazione su scala nazionale della trasformazione del Progress Test in TECO-D (sistema di valutazione delle competenze disciplinari) e l’avvio del TECO-T (sistema di valutazione delle competenze trasversali, literacy e numeracy) per i Cds di Fisioterapia, Infermieristica e Tecnici di Radiologia Medica con la collaborazione dell’ANVUR e il supporto di CINECA. Gli studenti, i CdS e gli Atenei stanno ricevendo i dati di esito in forma individuale ed aggregata. Hanno nel frattempo chiesto di poter sviluppare il proprio TECO-D le Commissioni nazionali degli Igienisti dentali; dei Tecnici della riabilitazione psichiatrica; dei Tecnici ortopedici; dei Dietisti; dei Terapisti della psicomotricità; di Ostetrica/o; di Logopedia.
Si tratta una innovazione davvero importante che non solo ha migliorato la qualità e l’affidabilità dei Progress Test (su cui, prima della sua trasformazione in TECO -D sono state realizzate prove di validità, difficoltà e ‘tenuta’ delle domande) ma anche creato e stabilizzato un sistema informatizzato di somministrazione ed elaborazione dei dati, arricchendo il monitoraggio anche rispetto a come gli studenti procedono sulle competenze trasversali che costituiscono ambito importante della formazione universitaria.
- c) Sono state assunte all’unanimità due importanti Mozioni:
1) la prima inerente alle Cure Palliative ed alla Terapia del Dolore: la mozione è stata assunta in accordo alla profonda convinzione della Conferenza di potenziare la formazione degli studenti su queste problematiche nonché alla Circolare Ministeriale che ha sintetizzato i lavori del Tavolo tecnico presso il Ministero della Salute ed in cui si raccomandava la Conferenza di operare come peraltro già efficacemente realizzato dalla Conferenza dei Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Con tale Mozione, la nostra Conferenza ha raccomandato
– i Coordinatori/Presidenti dei Corsi di Laurea in Infermieristica, Infermieristica Pediatrica, Fisioterapia e Terapia Occupazionale di integrare i piani di studio con specifiche attività/ programmi formativi in materia di cure palliative e di terapia del dolore, in accordo alla Circolare Ministeriale;
– i Coordinatori/Presidenti di sensibilizzare alla tematica delle cure palliative e della terapia del dolore tutti gli studenti dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie delle quattro classi al fine di assicurare, nei diversi momenti di presa in carico multidisciplinare, la più elevata qualità delle cure;
– i Coordinatori/Presidenti dei Corsi di Laurea Magistrale di tutte le classi, con particolare riferimento alla prima ed alla seconda classe, di includere nei propri ordinamenti didattici opportunità didattiche mirate affinché i futuri professionisti sanitari prestino, nella loro pratica clinica, nel management, nella ricerca e nella formazione professionalizzante degli studenti, la più elevata attenzione a queste problematiche;
– le Commissioni Nazionali dei Corsi di Laurea Triennali e Magistrali di monitorare l’evoluzione degli ordinamenti didattici anche fornendo supporto alla definizione degli obiettivi formativi, dei programmi e delle modalità di valutazione da includere nelle prove finali, declinando le indicazioni contenute nella Circolare – Allegato 3 – più volte richiamata.
2) la seconda rispetto alla numerosità minima dei CdS: con il Decreto Ministeriale MIUR del 12 dicembre 2016 n. 987 l’indicazione specifica sulla numerosità minima per i CdS delle professioni sanitarie è stata omessa mentre è stata mantenuta quella attinente alla numerosità massima. Nell’esperienza maturata dai CdS prima della rimozione del vincolo di cui sopra, in particolare dai Corsi che formavano a profili molto specialistici ed a cui era affidata una limitata quantità di posti, la presenza di 10 studenti assicurava una efficacia formativa in quando consentiva, tra gli altri, la creazione di una comunità studentesca, l’individuazione di un sistema di rappresentanza, una didattica innovativa facilitata dalle dimensioni, nonché la possibilità di negoziare sedi e risorse tutoriali dedicate anche in coerenza con le risorse economiche previste dai Protocolli di intesa fra Regioni e Università. Dalla rimozione del vincolo, è emersa una diffusa percezione di perdita dell’efficacia formativa oltre che una oggettiva percezione di disequilibrio tra i ‘requisiti minimi docenti’ necessari per assicurare la sostenibilità del CdS ai sensi della normativa vigente e la numerosità degli studenti, disequilibrio che può aggravarsi negli anni successivi al primo per effetto anche di poche carriere non regolari. Inoltre, con il sistema di autovalutazione, valutazione, accreditamento AVA 2.0 è stata attribuita particolare importanza ai dati di regolarità del percorso di studio e agli indicatori da essi derivati: specificatamente, nel caso di variabilità nella numerosità minima tra un anno accademico e l’altro, ma anche per CdS localizzati in aree geografiche attigue, tali indicatori possono subire variazioni importanti anche per effetto di uniche o poche carriere non regolari. Pertanto, dopo ampia discussione la Giunta all’unanimità ha chiesto ai competenti organi ministeriali di considerare
– una revisione dell’allegato D del DM 987 del 12 dicembre 2017, per reintrodurre la numerosità minima per i CdS delle professioni sanitarie;
– nel numero di 10 (dieci) la numerosità minima dei CdS delle Lauree e Lauree Magistrali delle Professioni Sanitarie.
La Conferenza si sta preparando al Meeting Annuale che si terrà il 28 e il 29 settembre 2018 a Bologna ed in cui si terranno le elezioni delle cariche.
Alvisa Palese
Segretario Generale della Conferenza Permanente
Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie Presidente
Prof. Luisa Saiani
Segretario Generale Prof. Alvisa Palese
Summer School
per Neo-Coordinatori/Direttori/Responsabili della didattica professionalizzante dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie Verona, Centro San Fidenzio Via Pradelle, 62 10-11 luglio 2018
Programma
Martedì 10 Luglio 2018
9.30
Arrivo e registrazione partecipanti
10.00 – 10.30
Il ‘senso’ che vorremmo dare a questa Summer School
10.30 -12.30
Appartenere alla comunità accademica italiana di Medicina e dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie.
Storia e finalità della Conferenza Permanente delle Lauree Sanitarie .
Decreti istitutivi dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie.
Luisa Saiani, Valerio Dimonte ‘I numeri’ delle lauree sanitarie e la programmazione dei fabbisogni Angelo Mastrillo
14.00- 18.30
Dimensioni della funzione di direzione e coordinamento delle attività formative professionalizzanti Docente di disciplina Luisa Saiani Coach del team tutorato Patrizia Massariello Progettista e manager delle attività professionalizzanti Giulia Randon
Sessioni di lavoro in sottogruppi tutorati, alternati da momenti di plenaria
Dopo cena
Le possibili derive della funzione: alcune ‘patologie’, sintomi premonitori, meccanismi fisiopatologici e danni
Alvisa Palese
Programma
Mercoledì 11 Luglio 2018
8.30 – 9.30
Il sistema di governo dei Corsi di Laurea nel contesto dell’università e di una filosofia di collegialità Bruno Moncharmont
9.30 – 12.00
Tra kit di ‘sopravvivenza’ e strategie di efficacia del Coordinatore Consensus Conference sui Tirocini Stefano da Dalt Consensus Conference valutazione competenze Oliva Marognolli Consensus Conference sull’Esame Abilitante Valerio Dimonte
13.30 – 16
Preparare il rientro e chiusura dei lavori Intervista ad un Presidente “Strategie di integrazione Presidente- Coordinatore” Criteri di autovalutazione di un Coordinatore/Direttore Riflessioni sugli apprendimenti
ACCREDITAMENTO
Il percorso verrà accreditato nel sistema ECM.
SEDE E ASPETTI ORGANIZZATIVI
La partecipazione è gratuita e offerta dalla Conferenza Permanente dei Corsi di laurea delle professioni sanitarie. A carico dei partecipanti saranno le spese di vitto e alloggio (circa 70 e). L’evento sarà organizzato in forma residenziale nei dintorni di Verona e le informazioni per come raggiungere la sede saranno trasmesse con la conferma di iscrizione.
COMITATO SCIENTIFICO E RELATORI
Luisa Saiani – Presidente Conferenza PLPS; Alvisa Palese – Segretario Generale Conferenza; Angelo Mastrillo – Segretario Conferenza; Valerio Dimonte – Pres. Com. Naz CLI Univ Torino; Stefano Dadalt – Coordinatore Attività Professionalizzanti Univ Udine; Oliva Marognolli – Coordinatore Attività Professionalizzanti Univ Verona; Patrizia Massariello – Coordinatore Attività Professionalizzanti Univ Torino; Giulia Randon – Coordinatore Attività Professionalizzanti Univ Verona; Bruno Moncharmon – Vice-Presidente Vicario Conferenza Permanente Corsi di Laurea Magistrali a ciclo unico in Medicina e Chirurgia
MOTIVAZIONI E PARTECIPANTI
La Summer School è dedicata prioritariamente a colleghi che sono stati nominati nell’ultimo triennio nella funzione di coordinatore/direttore/ responsabile delle attività didattiche professionalizzanti; tuttavia saranno accettate, qualora disponibili, le richieste di coloro che hanno una più consolidata esperienza nella funzione.
Questo ruolo si è via via inserito e legittimato nel contesto universitario, caratterizzandosi per le sue peculiarità in continua evoluzione, anche in accordo alle istanze crescenti del setting accademico, degli studenti, delle professioni e dei servizi sanitari.
Negli anni si sono evoluti i principi entro i quali è attesa la sua performance ma anche i criteri di reclutamento, le modalità operative, le responsabilità e le interconnessioni all’interno e al di fuori del setting accademico. Dopo la prima importante esperienza di molti pionieri che hanno contribuito a creare e a costruire questi spazi professionali, oggi si stanno affacciando nuove generazioni di Coordinatori/Direttori, che spesso non dispongono di un sistema di tutorship – perché nella prevalenza dei contesti è una funzione unica- ma anche perché la funzione è spesso ricca di sapere prassico, contesto- dipendente.
OBIETTIVI DELLA SUMMER SCHOOL
- comprendere il contesto in cui il ruolo è inserito
- riconoscere le tappe storiche più importanti della sua evoluzione
- individuare le competenze necessarie a svolgere efficacemente quanto atteso dal sistema
- creare una rete di Coordinatori/Direttori ed appartenervi per scambiare pratiche, esperienze e continuare a costruire il sapere professionale da mettere a disposizione delle future generazioni.
Per l’iscrizione e la registrazione all’evento collegarsi al link SummerSchool2018 o trasmettere via mail il modulo allegato a jessica.longhini@univr.it entro il 25 giugno 2018
CONFERENZA DEI CORSI DI LAUREA DI SCIENZE MOTORIE
La Conferenza dei corsi di laurea di Scienze Motorie è stata istituita nel 2013 ed è composta dai referenti (presidenti o coordinatori) degli 89 corsi di laurea presenti in 36 sedi universitarie.
L’area didattica delle scienze motorie comprende una laurea triennale (L22- Scienze e Tecniche delle attività motorie e sportive) e tre lauree magistrali (LM47 – Sport Management, LM67 – Attività preventive ed adattate; LM 68 – Scienze dello sport) complessivamente presenti in tutte le regioni ( ad eccezione di Valle d’Aosta e Basilicata) con un numero complessivo di nuovi iscritti di circa 10000 unità all’anno.
Si tratta quindi di una realtà che, per quanto recente (i primi corsi di laurea universitari nelle scienze motorie sono stati avviati ad inizio del duemila) si è pienamente affermato nel sistema italiano. Molti di questi corsi fanno riferimento nelle proprie sedi alle locali scuole/facoltà di medicina da cui derivano anche una parte non piccola dei docenti, come è ragionevole attendersi data la rilevanza dell’are biomedica per la formazione di laureati che devono primariamente occuparsi di movimento umano nelle sue diverse espressioni, non solo per l’ambito motorio-sportivo ma anche per i contesti educativo e ri-educativo.
Le scienze motorie hanno anche sviluppato uno specifico ambito di competenza didattica e scientifica rappresentato dei settori disciplinari M-EDF/01 e M-EDF/02 oggi raggruppati nell’area CUN 6 entro il settore concorsuale 06/N2 con la denominazione di Scienze dell’esercizio fisico e dello sport.
Questi settori contano oggi circa 170 docenti incardinati nelle varie fasce, con una netta prevalenza di ricercatori, come è logico ed anche coerente attendersi per un contesto scientifico di nuova istituzione.
Pur essendo il completo sviluppo e la piena maturità di questi settori ancora lontani va segnalato che la ricerca italiana nell’ambito delle scienze motorie ha già acquisito una significativa collocazione internazionale con una crescita esponenziale delle pubblicazioni prodotte nei laboratori di ricerca presenti nei vari corsi di studio.
Il legame tra ricerca e didattica trova una buona espressione nella gran parte delle sedi seppure lo sviluppo dei corsi di studio, avvenuto di fatto solo negli ultimi 10 anni, abbia certamente risentito del periodo complesso ed in parte anche problematico vissuto dal nostro sistema universitario nazionale e della ridotta presenza di un background scientifico comparabile a quello presente per molti altri ambiti di studio.
La continua relazione con molte aree biomediche e la possibilità che ci è stata offerta di essere presenti all’interno delle Conferenze di medicina sono ulteriori e continui stimoli che i corsi di scienze motorie intendono cogliere in modo pieno e produttivo al fine di accelerare nel percorso di piena integrazione nel sistema accademico, senza tuttavia disperdere quegli aspetti peculiari e caratterizzanti il significato dell’esercizio fisico e dello sport nel contesto della promozione della salute e della cura, che sono stati costruiti in questi anni e che rappresentano una peculiarità ed un valore aggiunto che confidiamo possa essere sempre più compreso ed apprezzato.
Giunta della Conferenza
Presidente
Federico Schena Verona
Vice Presidente
Antonio Palma , Palermo
Segretario Giuseppe
Calcagno, Campobasso
Componenti
Laura Capranica, Roma Foro Italico
Francesco Casolo, Milano Cattolica,
Fabio Esposito, Milano,
Giuliana Gobbi, Parma,
Laura Guidetti, Roma Foro Italico
Ludovico Magaudda, Messina
Claudio Orizio, Brescia
Alberto Rainoldi, Torino
Segretariato Italiano Studenti in Medicina – SISM
Il progetto scambi Segretariato Italiano Studenti in Medicina (SISM): un’occasione per fare esperienza di Salute Globale Ogni anno più di 13000 studenti in tutto il mondo partono per vivere un’esperienza di tirocinio in un Paese estero grazie all’ International Federation of Medical Students’ Associations (IFMSA): il progetto, creato e gestito da studenti per studenti, è un’occasione per crescere umanamente e professionalmente, ma anche un modo per creare relazioni con futuri medici e dar vita a una rete mondiale di professionisti della Salute.
Nato nel 1952 in Belgio e diffusosi in Italia all’inizio degli anni ’70, fino ad arrivare a un network di 104 Paesi partecipanti a inizio 2018, il Progetto Scambi ha come “mission” quella di offrire agli studenti di Medicina di tutto il mondo la possibilità di partire per un mese di tirocinio in un ospedale universitario all’estero.
I valori e principi alla base dell’identità del progetto sono quindi accessibilità, equità, qualità accademica, apprendimento interculturale e Salute Globale.
Non è volontariato, non é “un elective”: é uno scambio bidirezionale. Più di 800 studenti partono dall’Italia ogni anno, e altrettanti ne arrivano: è uno scambio di conoscenze e competenze professionali, umane e culturali.
In un mondo in cui i confini politici e geografici diventano via via più labili, in cui i flussi migratori sono inarrestabili, in cui non esiste quasi più la malattia endemica di un solo Paese perchè gli aerei viaggiano più veloci del ciclo vitale di un virus, in cui le risorse e competenze ci sono ma sono spesso mal distribuite, è impossibile non parlare di Salute Globale, della quale questa esperienza offre un breve scorcio agli studenti.
Non viene data loro l’opportunità di sentirsi superiori o inferiori, ma solo di mettersi in discussione, imparare di più da se stessi nel confronto col diverso, creare nuove idee per migliorare il nostro sistema sanitario e offrire propri spunti e riflessioni nei Paesi in cui si va.
Vogliamo fare tornare studenti ispirati, motivati, con la voglia di cambiare (in meglio) il proprio Paese e il mondo. Ecco perché è indispensabile offrire agli studenti un approccio alla medicina più ampio e comprensivo.
Ecco perché è necessario parlare di Salute Globale, integrarla nei Corsi di Laurea e offrire agli studenti la possibilità di provarla sulla propria pelle.
Allo stesso tempo questo progetto ci offre la possibilità di accogliere studenti provenienti da America, Asia, Africa, Medio-oriente per mostrare loro tutto ciò che il nostro sistema sanitario può offrire: eccellenza, qualità, equità.
I nostri tutor hanno la possibilità di lasciare un segno indelebile nella crescita dei futuri medici che partecipano al progetto: assumere il ruolo di mentori e insegnare loro per quattro settimane come diagnosticare e curare patologie tipiche del nostro Paese e delle nostre latitudini.
Per assicurare la qualità del programma si parte da un’attenta selezione degli studenti in uscita, basata su un test di lingua, media dei voti, pubblicazioni e collaborazioni con il SISM.
Vengono poi formati tramite dei momenti di educazione informale al Pre-Exchange Training, in cui vengono affrontati temi quali Intercultural Learning, Salute Globale e Etica medica. Durante il tirocinio, poi, gli studenti compilano giorno per giorno l’handbook – un diario clinico aggiornato con le competenze apprese – e alla fine, se rispettate tutte le regole del progetto (frequenza, compilazione evaluation form, ecc.) ottengono un certificato ufficiale di partecipazione al programma.
E per migliorare di anno in anno, oltre all’evaluation form, viene chiesto agli studenti di compilare un impact assessment, per poter valutare l’incremento di competenze apprese durante il mese di clerkship e l’impatto del progetto nella sua complessità.
Un’esperienza di Salute Globale è un apporto essenziale alla formazione professionale e umana dello studente di medicina come futuro professionista della salute; inserirla in un contesto più ampio di corsi, workshop e, in generale, di approccio a uno studio e una pratica più “globali” della Medicina è di fondamentale importanza in un mondo che, a partire proprio dalla salute, diventa ogni giorno più interconnesso.
Giorgia Soldà
National Exchange Officer for Outgoings 2018