Notizie dal CUN, dall’ANVUR, dalle Conferenze Permanenti dei Corsi di laurea in Medicina e dalle Conferenze Permanenti delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie

Consiglio Universitario Nazionale

Tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile  si è conclusa l’analisi degli Ordinamenti Didattici. Complessivamente sono stati esaminati ottantotto Ordinamenti per corsi di studio di nuova istituzione e ottocentonovantuno Ordinamenti didattici modificati. Per quanto riguarda gli ordinamenti di nuova istituzione, il CUN, concluso l’esame delle riformulazioni pervenute, li ha inviati all’ANVUR per le procedure di sua competenza

In questi mesi il Cun ha formulato al Ministro diverse  proposte  tra cui “Proposta in materia di «Orientamento integrato fra Scuola e Università” che contiene alcune analisi e proposte in materia di orientamento integrato fra Scuola e Università. In particolare, il Consiglio ritiene che un percorso di orientamento universitario debba fornire agli studenti strumenti per poter scegliere in modo informato e consapevole il percorso formativo più adatto alle loro abilità, attitudini e vocazioni, così da ridurre gli abbandoni, accorciare il tempo necessario per conseguire la laurea e favorire un proficuo proseguimento negli studi e ingresso nel mondo del lavoro; individua nell’orientamento dentro la Scuola secondaria, nell’orientamento all’ingresso dell’Università e nell’orientamento dentro l’Università i tre momenti qualificanti, meritevoli di interventi.

Nell’adunanza di aprile è stata formulata una” Raccomandazione sulla formazione specialistica in area sanitaria nella bozza del disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art. 22 Patto per la salute.” NERETTO  nella quale il CUN ha espresso le preoccupazioni condivise dall’area medica nel suo complesso e quindi vista la bozza del disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane, ex art. 22 del Patto per la salute, ove si prevede di ridurre la presenza dello specializzando nelle sedi atte alla sua formazione, a favore di una cosiddetta attività nelle strutture del SSR, svolta senza una garanzia di coordinamento da parte del Consiglio della Scuola di specializzazione, ha approvato un testo con il quale chiede con forza che:

1)  il sistema della formazione medica specialistica non sia ancora una volta sottoposto a modifiche che ne comportino un ennesimo profondo ripensamento, quando ancora ci si sta confrontando con la prima applicazione del DM 4 febbraio 2015, n. 8, alla base del più recente riordino delle scuole di specializzazione in area sanitaria;

2)  qualunque proposta di revisione sia discussa solo dopo avere sentito le rappresentanze dei docenti e degli studenti, coinvolgendo CUN, CNSU e l’Osservatorio Nazionale della formazione medico specialistica.

Ancora in questi ultimi mesi i lavori sono stati focalizzati anche  su proposte Per la «manutenzione» della l. 30 dicembre 2010, n. 240 (Le analisi e le proposte del Consiglio Universitario Nazionale)

https://www.cun.it/uploads/6250/Lamanutenzionedellalegge240nellepropostedelCUN.pdf Al compimento di un quinquennio dall’entrata in vigore della l. 30 dicembre 2010 n.240, il Consiglio Universitario Nazionale ha ritenuto opportuno analizzare il “rendimento” della riforma e  suggerire correttivi per rendere più raggiungibili alcuni degli obiettivi che il legislatore si era prefissato. Sulla base delle attività di esame svolte in sede istruttoria dalla Commissione speciale interna al CUN in merito alla l. 30 dicembre 2010, n. 240 e dei lavori svolti in aula nel corso delle ultime sessioni, è stato redatto un testo contenente alcune analisi e proposte, che è stato approvato nella precedente seduta del  19/04/2016. Queste indicazioni nascono da un confronto lungo e partecipato, che si era già in parte sedimentato in documenti dei quali sono ripresi, e portati a sintesi, gli spunti qualificanti che vengono posti all’attenzione delle sedi istituzionali, delle comunità accademiche e scientifiche, come avvio di un percorso aperto alle riflessioni e al contributo di quanti siano interessati.

Tra maggio e giugno sono stati formulati :

1)
Parere su «Schema di decreto recante i criteri per il riparto del Fondo di finanziamento ordinario delle Università per l’anno 2016
Il CUN, visto lo schema di decreto recante i criteri per il riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2016, ha approvato un testo con il quale, rilevando in via preliminare quanto esso rifletta, con lievi variazioni, la struttura dei decreti relativi al FFO 2014 e 2015, esprime parere complessivamente favorevole al provvedimento, sia pure a condizione che si attenui l’effetto dell’applicazione del modello del costo standard, che siano minimizzati i margini di variazione nelle assegnazioni del FFO ai singoli Atenei e sia stabilita una data certa per la ripartizione della quota premiale e perequativa.

2)
Parere su «Schema di decreto recante le linee generali d’indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2016-2018 e gli indicatori per la valutazione periodica dei risultati». 
Il CUN ha approvato un testo con il quale, nel condividere la scelta di prevedere misure capaci di orientare e incentivare il raggiungimento da parte degli Atenei di obiettivi prefissati, anche attraverso l’identificazione ex ante di indicatori per la valutazione dei risultati, esprime parere favorevole alle soluzioni accolte nel decreto, sottoposto al suo esame, pur subordinandolo al recepimento di talune condizioni esplicitate. Altre osservazioni sono altresì formulate con specifico riferimento alle previsioni contenute negli Allegati al provvedimento

La Giunta della CRUI nella seduta del 25 maggio ha deliberato di designare quali rappresentanti della CRUI al CUN, in sostituzione degli ex Rettori Proff. Melis e Nappi, il prof. Remo Morzenti Pellegrini (Rettore dell’Università di Bergamo) e il prof. Aurelio Tommasetti (Rettore dell’Università di Salerno). Nell’ultima adunanza di giugno in vista dell’imminente indicazione da parte dell’ANVUR dei valori soglia per la prossima tornata dell’ASN (DPR  95; 4 aprile 2016), sono intervenuti il Presidente Professor Graziosi e la Professoressa Terracini, membro del Direttivo, per informare l’aula dei principi alla base delle indicazioni che l’Agenzia fornirà al Ministro. Alla luce delle informazioni fornite, il Presidente Lenzi ha inviato una lettera al Presidente dell’ANVUR con un allegato contenente alcune considerazioni scaturite dal successivo dibattito in aula.  In relazione alla ASN è stata formulata una: Raccomandazione «In merito alla considerazione dei periodi di congedo per maternità o per motivi di salute, nell’ambito delle procedure per il conferimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale», non previsto nel decreto.

Manuela Di Franco

Segretario generale

 

Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca

L’attività di questi ultimi mesi in ANVUR, è stata caratterizzata inizialmente dai processi di accreditamento dei CdS di nuova istituzione. Sono state valutate richieste di accreditamento di oltre 90 CdS, e all’interno di questi una quota rilevante attiene proprio all’Area 6. In larghissima parte i Corsi hanno ricevuto l’accreditamento dopo l’esame delle controdeduzioni prodotte dagli Atenei e per i pochissimi per i quali l’accreditamento non è giunto vi sono ottime possibilità per una loro riproposizione l’anno prossimo dopo la soluzione di alcune criticità. Analogamente per i Corsi di Dottorato di nuova istituzione la percentuale di accreditamento è stata elevata malgrado i criteri del XXXIII ciclo varati dall’ANVUR (vedi numero precedente) siano lievemente più stringenti. Il processo di accreditamento dei Corsi che hanno subito variazioni è già in fase avanzata e terminerà entro la fine di Giugno garantendo per Luglio la fine del processo per tutti i Corsi di Dottorato.

Da segnalare inoltre, il 24 Maggio u.s. l’accordo fra ANVUR ed Osservatorio, sancito nel Corso di un Evento al MIUR, presenti anche i Rappresentanti del Ministero della Salute, dell’inizio di un processo di Valutazione dei Collegi di Docenza delle Scuole di ambito sanitario da parte dell’Agenzia.

Lo stesso giorno avveniva la presentazione del rapporto biennale ANVUR all’Auditorio Antoniano alla presenza del Capo Dipartimento,dei Presidenti  CUN e CNR e di numerosi rettori.

Dopo l’uscita del DPR del Giugno u.s. sulla seconda fase di Abilitazione Scientifica Nazionale il Ministro Stefania Giannini ha firmato l’8 Giugno il relativo DM che dà mandato all’ANVUR di proporre i valori soglia per tutti e tre gli indicatori, al raggiungimento di almeno due dei quali è legata la possibilità di adire il giudizio delle Commissioni da parte degli aspiranti all’accesso alla prima e seconda fascia nonché anche alla qualificazione degli aspiranti Commissari, per i quali, si ricorda, il DM richiede una qualificazione scientifica “caratterizzata da criteri e parametri…più selettivi di quelli richiesti ai candidati”.. Tali valori dovrebbero essere approvati dal CD  dell’ANVUR il 27 Giugno e direttament inviati per parere al CUN che si esprimerà presumibilmente all’inizio di Luglio. Il Ministro varerà infine I valori soglia che, una volta definiti, renderanno possibile l’avvio delle procedure previste appunto entro il mese di Luglio.

Segnalo infine che a seguito della scadenza del mandato del professor Stefano Fantoni come Presidente dell’Agenzia si è eletto un nuovo Presidente nella persona di Andrea Graziosi professore di Storia presso la Federico II di Napoli.

Paolo Miccoli

Direttivo ANVUR

 

Conferenza Permanente dei Presidenti di Consiglio dei CLM in Medicina e Chirurgia

Nella magnifica sala San Donato della Rocca Salimbeni della Banca Monte dei Paschi di Siena si svolgono i lavori della Conferenza. All’apertura dei lavori il Presidente Prof. Mario Messina presenta le Autorità che per il tramite del Dirigente della Fondazione Monte dei Paschi, del Direttore del Dipartimento anche a nome del Rettore, del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria e del Presidente dell’Ordine dei Medici, portano il loro saluto e gli auguri di buon lavoro.

Il Presidente della Conferenza ringrazia le Autorità, si complimenta per la prestigiosa Sede e rimarca il ruolo della Conferenza nella preparazione del medico.

Per le “notizie dal fronte” il Prof. Lenzi cita la mozione del CUN per le Scuole di Specializzazione affinché lo specializzando alla fine del suo percorso abbia lo stesso tipo di preparazione in tutte le sedi del territorio nazionale e contesta alcune critiche sollevate riferendo quanto fatto a livello del CUN e per il tramite dell’Osservatorio delle Scuole di Specializzazione e rileva che il progress test e le site visits in questo contesto sono complicate per l’enorme numero delle Scuole operanti in Italia. In merito all’orientamento alla scelta della Facoltà, problema molto sentito a livello ministeriale, ricorda il documento del CUN. Infine affronta la problematica relativa all’esame di laurea abilitante che prevede una commissione ministeriale con un adeguato apporto della Conferenza e la necessità che il percorso formativo e le verifiche siano fattibili e svolte nella stessa maniera in tutte le sedi.

Stefania Basili affronta “Il tema dell’Aderenza alla terapia in medicina (il problema, i modelli, cosa insegnare agli studenti e quando)”. Per aderenza alla terapia si intende il conformarsi del paziente alle raccomandazioni del medico riguardo ai tempi, alle dosi e alla frequenza nell’assunzione del farmaco per l’intero ciclo di terapia. Pazienti non aderenti alla terapia potrebbero essere attribuiti a medici che non hanno facilitato le prescrizioni terapeutiche, da qui l’esigenza di come e cosa insegnare agli studenti e ciò che possa facilitare l’aderenza alla terapia, soprattutto per le pluriterapie.

Alfred Tenore presenta “Il Progress test 2015: risultati e prospettive”. Come sempre vengono analizzati la notevole disponibilità di dati per la grande partecipazione di quasi tutte le sedi, che oltre fornire grande affidabilità a questo strumento lo pongono ad un importante livello internazionale; sono distribuite ai Presidenti le schede con i risultati delle singole sedi.

Nel pomeriggio di venerdì 8 aprile si svolge il Forum “Esperienze di lavoro di gruppo”, magistralmente presentato da Fabrizio Consorti e con i gruppi che si occupano di: a) CTP, coordinato da Oliviero Riggio; b) Gestione del Corso integrato, coordinato da Giuseppe Familiari; c) Interprofessionale, coordinato da Davide Festi; d) Personale tecnico-amministrativo, coordinato da Bruno Moncharmont. Si conclude con la riunione plenaria sotto la guida di Pietro Gallo.

Nella giornata di sabato 9 aprile, il Presidente comunica alcune modifiche nella organizzazione e gestione della Conferenza, e in particolare;

  1. a) la trasformazione della Conferenza in Associazione con approvazione notarile;
  2. b) la rivista articolata in sezioni, con articoli sottoposti a referee e non più a invito, tranne casi particolari, con norme redazionali definite e comitato editoriale;
  3. c) applicazione delle mozioni deliberate dalla Conferenza e divulgate dal Presidente;
  4. d) le delibere approvate debbono essere applicate e calate sulle realtà accademiche, territoriali e sui singoli Corsi di Laurea;
  5. e) le rappresentanza studentesche approvate (EMSA) saranno invitate nella riunione successiva. Tutto ciò viene approvato all’unanimità.

Il Prof. GF. Gensini (Presidente SIMMED), su invito, presenta “Simulazione in medicina e pedagogia medica: quali modifiche nel corso può comportare, con quali gradi di libertà per i singoli CLM”. Vengono definite tutte le condizioni necessarie e ottimali per la simulazione, le esperienze di alcune sedi, il documento programmatico della società scientifica italiana per la simulazione in sanità, con gli obiettivi, la metodologia e il decalogo e i riferimenti riportati nella pubblicazione su Intern Emerg Med DOI 10.1007/s11739-015-1341-2.

  1. Familiari con il coinvolgimento di C: Barbaranelli presentano “Studio longitudinale sul benessere e le attitudini degli studenti di medicina” per un migliore riconoscimento delle caratteristiche psicoattitudinali dei candidati, miglior orientamento professionale per gli stessi, migliore selezione dei candidati al fine di migliorare la qualità della professione, diminuire i drop out e quindi i tempi di latenza tra la fine della scuola superiore e l’ingresso nel lavoro. Le fasi dello studio si svolgeranno con i seguenti tempi: all’inizio del CDL, del terzo anno, alla fine del quarto e del sesto e a due anni dalla laurea. Viene presentato il questionario del tempo 2, previsto per il terzo anno, che viene approvato all’unanimità.

Per il punto relativo a “Relazioni dei Gruppi di Lavoro sulla stato dell’arte della attività e dei Delegati alla Attività di Monitoraggio” viene definito lo stato dell’arte e la fase di avanzamento dei seguenti gruppi: a) Core curriculum: definizione e monitoraggio, C. Della Rocca; b) Simulazione didattica ed altre attività professionalizzanti e di tirocinio, A. Ganau; c) Test di ammissione: primi risultati delle sedi piemontesi, G. Migliaretti; d) Studio comparativo fra risultati degli immatricolati “regolari” e “ricorrenti”, A. Bossi.

I prossimi incontri si terranno a Roma il 4 luglio 2016 e il 16 e 17 settembre 2016 a Messina.

L’Editor della Rivista mostra l’indice con i titoli del numero 69/2016.

Amos Casti

Segretario generale

 

Conferenza permanente delle Classi di laurea delle Professioni sanitarie

Lo scorso 16 maggio si è tenuta a Bologna la riunione di Giunta della Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie.  Tra i tanti temi affrontati, si segnalano:

  1. Su invito della Direzione Generale Professioni Sanitarie Ministero – dott. Ugenti, l’Ufficio di Presidenza ha partecipato al Convegno di presentazione degli esiti del progetto “Joint Action on Health Workforce Planning and Forecasting” inerente la definizione del fabbisogno di professionisti per i prossimi 20 anni. Durante il congresso che si è tenuto a Roma preso il Ministero, è emerso che: a) sono ad oggi all’attenzione dei fabbisogni due professioni disciplinate da Direttive Europee, infermieri ed ostetriche. La Conferenza ha chiesto che l’attenzione sia allargata progressivamente verso tutte le professioni; b) senza dubbio la definizione del fabbisogno di medio – lungo periodo è apprezzabilissima poiché aiuterà a stabilizzare i Corsi di Laurea (CdL), una importante esigenza attuale del sistema; c) è notevole il lavoro metodologico svolto sino ad oggi dal Ministero per addivenire ad una strategia di definizione dei fabbisogni delle professioni sanitarie che colloca l’Italia tra i Paesi di punta in Europa. I documenti presentati sono disponibili ai seguenti link: http://healthworkforce.eu/events/19052016-the-final-convene-on-the-pilot-project-italy-dissemination-event/; http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato3189134.pdf. Inoltre, l’Ufficio di Presidenza ha partecipato attivamente al meeting Congresso Bulgaria – Varna (Febbraio 2016), in cui sono stati riferiti i risultati raggiunti dai diversi Paesi. http://healthworkforce.eu/events/18022016-varna/
  2. È stato re-istituito l’Osservatorio Permanente (10 marzo 2016 – DI n. 155) presso il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251 ed al decreto del 19 febbraio 2009). http://attiministeriali.miur.it/media/271913/di_10032016_n155.pdf L’Osservatorio Nazionale, di cui fanno parte 10 componenti del Comitato di Presidenza e 27 rappresentanti delle 22 professioni sanitarie, formula proposte e pareri in ordine alla definizione di:
  • a) linee di indirizzo per l’elaborazione di requisiti d’idoneità organizzativi, strutturali e tecnologici, per l’accreditamento delle strutture didattiche universitarie e ospedaliere per la formazione delle figure professionali di cui alla legge n. 251/2000;
  • b) linee guida per la stipula dei protocolli d’intesa tra le Regioni e le Università, a norma dell’art. 6, comma 3, del decreto legislativo n.502/1992 e dell’art.6, comma 13 della Legge n.240/2010;
  • c) criteri e modalità per assicurare la qualità e la formazione in conformità alle indicazioni dell’Unione Europea;
  • d) criteri e modalità per il monitoraggio dei risultati della formazione delle figure professionali dell’area sanitaria.
  1. È proseguito il dibattito sui SSD MED 48-50: come noto, con Decreto Ministeriale 855 del 30 novembre 2015 http://attiministeriali.miur.it/anno-2015/ottobre/dm-30102015.aspx si sono rivisti i Settori Concorsuali ed in particolar modo quelli a cui afferivano SSD cosiddetti “sotto-quota” (meno di 10 PO per SSD e meno di 20 per SC) senza modificare l’assetto complessivo; inoltre, lo stesso DM definiva la possibilità che uno stesso SSD possa afferire ad un solo SC. Pertanto, è stata abrogata la possibilità di presentare multiple domande (pluri-afferenze). Per elaborare declaratorie in grado di fungere da guida ed aiuto nella valutazione dei candidati dei SSD che riflettono i SSD MED 48-50 con linguaggi che ne assicurino la comprensione della tipizzazione, ciascun Presidente/Vicepresidente di Commissione è stato invitato ad elaborare proposte con la Commissione e ad inviarle all’Ufficio di Presidenza che si è resa disponibile anche per supportare i lavori. Durante l’incontro di Giunta le proposte sono state dibattute e sistematizzate. A breve sarà a disposizione il verbale.
  2. È stato definito il programma del Meeting della conferenza (accreditamento ECM in corso) che si terrà a Bologna dal 23 al 24 settembre pv (complesso Universitario in Via Belmeloro). Dopo venti anni di formazione a livello universitario, si discuterà sulla “Stabilità e integrazione dei Corsi di laurea delle professioni sanitarie nel Sistema Universitario”. Saranno trattate molte tematiche, tra le quali quelle relative all’accreditamento dei CdL da due punti di vista particolari:
  3. dei processi (Quali sono le esperienze, e che cosa abbiamo imparato dai processi di accreditamento condotti in Italia dalle Commissioni CEV sino ad oggi? Come prepararsi al meglio alla visita di accreditamento? Quale ruolo hanno gli studenti e come prepararli in modo efficace?);
  4. della struttura (Come affrontare la disomogeneità dei protocolli regionali e dei finanziamenti dei CdL? Dopo vent’anni di formazione universitaria, la collocazione dei coordinatori/direttori della didattica professionalizzante e dei tutor è adeguata? Quali sono i criteri di attribuzione della docenza professionalizzate nei corsi di laurea?).

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Saranno inoltre sviluppate le tematiche inerenti lo sviluppo delle competenze manageriali e cliniche (Quale differenziazione è possibile per le lauree magistrali?) e quelle che preparano ad una carriera accademica (Quali dottorati devono essere disegnati per preparare la nuova generazione alla carriera accademica?).

Saranno presenti il prof. Andrea Lenzi Presidente del CUN, il prof. Paolo Miccoli (componente ANVUR), la dott.ssa Rossana Ugenti (Direttore Generale della D.G. delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie) e la dott.ssa Vanda Lanzafame (Dirigente Ufficio VI DGSINFS-Esami di Stato e Dottorati). Inoltre, il Managing Editor prof. Giovanni Danieli, interverrà sullo stato dell’arte della rivista e sul suo sviluppo. Il programma dettagliato è disponibile al sito: http://www.conferenzapermanentelaureesanitarie.unito.it/index.html.

E’ inoltre prevista una sessione poster per condividere esperienze di utilizzo a scopo didattico di simulazioni su technical e non-technical skills nei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale delle professioni sanitarie. http://cplps.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2011/07/SESSIONE-POSTER-CONFERENZA-BOLOGNA-2016.pdf. Le proposte andranno trasmesse in forma di abstract entro il 10 settembre (max 300 parole, con indicazione di titolo, autori, affiliazione) alla: Dott.ssa Elisabetta Losi Università di Modena e Reggio Emilia elisabetta.losi@unimore.it.

Alvisa Palese

Segretario generale

 

Segretariato Italiano Studenti in Medicina Scambi professionali italiani

Il progetto Clerkship Italiane-Clerkita, rivolto agli studenti del quinto e sesto anno di corso ed ai tesisti, consiste in un mese di tirocinio presso reparti di “eccellenza” in un ateneo italiano diverso dalla propria sede di studio. Per reparti di eccellenza intendiamo reparti che, a detta degli studenti della facoltà di riferimento, possiedono un elevato potenziale formativo. I partecipanti al progetto ricevono il supporto organizzativo della sede ospitante, oltre ad aver garantito alloggio ed un pasto al giorno per tutta la durata dello scambio.

Dove siamo arrivati?

Il progetto è attualmente attivo in 26 poli universitari: Ancona, Bologna, Brescia, Campobasso, Catania, Catanzaro, Chieti, Ferrara, Foggia, Genova, Messina, Modena, Napoli Federico II, Palermo, Parma, Roma La Sapienza, Roma Sant’Andrea, Roma Tor Vergata, Salerno, Sassari, Siena, Torino, Trieste, Udine, Varese e Verona. Altre università hanno manifestato interesse ad avviare il progetto per la campagna 2017-2018.

Già nel 2011, la Conferenza ne ha consigliato l’implementazione riconoscendone le potenzialità formative, confermate poi nel 2015 con l’attribuzione di 2 crediti formativi agli studenti.

Come potremmo migliorarlo?

Solo una piccola parte degli atenei, però, fornisce la copertura assicurativa ai partecipanti, portandoli negli altri casi a ricorrere ad assicurazioni esterne con il limite evidente di creare disomogeneità nella polizza. Il SISM, per tale motivo, si è già attivato nel contattare varie compagnie assicurative per fornire agli studenti una copertura più efficiente, ma riteniamo che il supporto delle università e delle loro polizze assicurative possa rappresentare una garanzia per la crescita ed il miglioramento del progetto.

Ci rimettiamo quindi alla competenza dei Presidenti di Corso di Laurea per continuare l’intesa e il supporto che la Conferenza Permanente ci ha garantito in tutti questi anni.

Silvia Raddi, Giustino Morlino

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