Notiziarion.73, 2017, pp. 3340-3342

Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca – ANVUR

Il ponderoso esercizio denominato VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) è terminato ed il relativo decreto inerente la ripartizione della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) è stato firmato a Dicembre scorso dal Ministro uscente Professoressa Senatrice Stefania Giannini. Il prossimo 21 Febbraio, nel corso di un evento pubblico che si svolgerà all’Auditorium Antoniano in Roma, verranno ufficialmente resi noti i dati in ogni dettaglio; farà parte del rapporto anche una disamina di quella che è definita “Terza Missione” delle Università ed Enti di Ricerca, ancorché essa non rientri nella quota premiale di ripartizione del FFO.

Giova ricordare che tra le finalità della VQR si deve escludere qualunque confronto inerente la qualità della ricerca tra aree scientifiche diverse. Questo ovviamente perché i parametri di giudizio e le metodologie di valutazione delle comunità scientifiche all’interno di ciascuna area sono profondamente diverse. Già da alcuni giorni è accessibile sul sito il giudizio individuale sui prodotti valutati nel corso della VQR: ogni ricercatore, e solo lui, che abbia partecipato all’esercizio, può verificare il punteggio ottenuto. Questo porta a ribadire ancora una volta che i risultati della VQR non possono e non devono essere utilizzati per valutare i singoli ricercatori, e ricordo soltanto uno dei motivi, che è particolarmente vero per una Area come la 06, notoriamente molto fertile nella produzione scientifica: il conferimento di solo due prodotti di ricerca pubblicati in quattro anni, costituisce in molti settori ma in particolare nel nostro, un’immagine della produzione complessiva dei singoli ricercatori molto parziale.

Il 25 gennaio ultimo scorso in seguito al Decreto Direttoriale n. 153 il MIUR ha approvato la graduatoria relativa ai “dottorati innovativi” PON a caratterizzazione industriale. In esito alle risultanze delle valutazioni effettuate dall’ANVUR la graduatoria finale ha ammesso al finanziamento 166 borse di studio di dottorato, mentre 145 non sono state ammesse non avendo raggiunto il punteggio minimo di 65 punti necessario per adire il finanziamento stesso. Con tale operazione il Ministero intende “sostenere la promozione e il rafforzamento dell’alta formazione e della specializzazione post laurea di livello dottorale…nelle regioni in ritardo di sviluppo”.

Un’operazione molto complessa, ma di estrema importanza per il mondo della ricerca universitaria è quella che vedrà l’ANVUR impegnata, insieme al Ministero, nell’espletamento di tutte le operazioni che faranno capo alla distribuzione premiale relativa al «Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza»,al quale sono annualmente assegnati, a decorrere dall’anno 2018, 296 milioni di euro.

A quanto si evince dall’Articolo 2 delle “Norme in materia di università e ricerca”, sarà responsabilità dell’ ANVUR, sulla base dei risultati ottenuti, all’esito dell’ultima VQR, dai docenti appartenenti a ciascun dipartimento delle università statali effettuare le seguenti operazioni:

  1. a) definire il calcolo di un apposito “Indicatore Standardizzato della Performance Dipartimentale” (IPSD), che tenga conto della posizione dei Dipartimenti nella distribuzione nazionale della VQR nei rispettivi settori scientifico disciplinari.
  2. b) attribuire, ad ognuno dei dipartimenti delle università statali, il relativo ISPD;
  3. c) redigere e rendere pubblica, all’interno del proprio sito internet istituzionale, la graduatoria dei dipartimenti delle università statali, in ordine decrescente rispetto all’ISPD attribuito al singolo dipartimento. E’ auspicabile, per consentire l’accesso ai fondi dal prossimo anno, che entro Aprile l’Agenzia sia in grado di fornire questa graduatoria, per consentire il rapido insediamento della Commissione Ministeriale che lavorerà sui progetti presentati dai singoli Dipartimenti.

Paolo Miccoli

Membro Consiglio Direttivo ANVUR

Consiglio Universitario Nazionale

Alla fine dell’anno il CUN ha espresso il “Parere su schema di decreto recante i criteri per la ripartizione delle risorse del Fondo di finanziamento ordinario delle Università per l’anno 2016, destinate alle finalità premiali e perequative nonché i criteri per il recupero delle somme per l’edilizia universitaria”(www.cun.it).

E’ stato condotto e pubblicato uno studio del Consiglio Universitario Nazionale su “Università e Ricerca. Le politiche perseguite, le politiche attese. Il difficile percorso delle autonomie universitarie (2010-2016).” che tra breve sarà disponibile on line sul sito www.cun.it che descrive le analisi e la proposte che il CUN ha formulato in questi anni.

Nell’adunanza dell’ 8 febbraio il CUN ha ricevuto la visita del Ministro On. Valeria Fedeli che ha auspicato uno stretto rapporto di collaborazione con l’Organo, ha identificato alcune problematiche prioritarie su cui lavorare come ad esempio il diritto allo studio, ha ringraziato i componenti uscenti ed in particolare il Presidente Prof. Andrea Lenzi per l’eccellente lavoro svolto.

Infatti il 14 febbraio si è insediato il CUN parzialmente rinnovato dopo le elezioni per le aree 01,02,04,06,08,11,14 per cui ad oggi molti membri sono nuovi consiglieri, mentre  altri sono stati riconfermati. In particolare nella nostra area

(06) sono statti rieletti per gli associati ( Prof. Antonio Biondi-  MED18 Università di Catania) per i ricercatori ( prof.ssa Manuela Di Franco – MED16- Sapienza Università di Roma). Il Prof. Mario Amore- MED25, è stato eletto in rappresentanza dei professori ordinari. Il prof. Amore è Preside della Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche dell’Università di Genova ed è Direttore della Clinica Psichiatrica dell’Ospedale san Martino (GE). E’ stata eletta Presidente del CUN la Prof.ssa Carla Barbati, Professore Ordinario di Diritto Amministrativo e già vicepresidente del CUN. Chiedo venia se questa volta, nel mio di solito asettico report ,oltre a congratularmi e ad augurare buon lavoro alla Prof.ssa Barbati, desidero ringraziare a nome dell’area medica del CUN il Prof. Andrea Lenzi che per molti anni ha guidato quest’Organo con grande capacità e intelligenza . Il Prof. Lenzi lascia un’impronta profonda nel CUN tutto e nell’area medica verso la quale ha sempre mostrato una grande sensibilità e conoscenza, promuovendo numerose iniziative nella direzione dell’innovazione e della qualità e siamo certi che su questo continuerà a lavorare rimanendo un insostituibile punto di riferimento per tutti noi e per l’Accademia.

Manuela Di Franco

Segretario Generale CUN

Segretariato Italiano Studenti in Medicina – SISM

Workshop Italiano in Medical Education

Il Workshop Italiano in Medical Education è un progetto di formazione organizzato dal SISM che si pone l’obiettivo di rendere consapevoli gli studenti di medicina dei possibili miglioramenti della propria formazione, tentando di fornire loro gli strumenti adatti per mettere in atto il cambiamento presso la propria comunità studentesca e le istituzioni. Tenutosi per la prima volta a Roma dal 14 al 16 ottobre 2016, sotto il patrocinio dell’Università Sapienza, ha formato 30 studenti provenienti da tutta Italia tramite metodiche di Nonformal Education alternate a momenti di lezione frontale. Particolarmente interessanti sono stati gli interventi del Prof. Lenzi, della Prof.ssa Basili, del Prof. Consorti, del Dott. Cartabellotta (GIMBE) e del Prof. Gensini (SIMMED) che hanno analizzato il ruolo della leadership in sanità nella Conferenza di apertura.

La fitta agenda ha previsto sessioni su Teaching and Learning Theories, Assesment e Evaluation, Curriculum Development ed Educational Strategies. Il tutto accompagnato da esercitazioni pratiche, gruppi di discussione, momenti di brainstorming e di confronto sulle diverse realtà universitarie dei partecipanti.

Per la prima volta in Italia, gli studenti di Medicina hanno avuto un ruolo attivo di analisi critica della loro formazione e i risultati si iniziano già a vedere: quasi tutti i partecipanti, una volta rientrati nelle loro università hanno attivato progetti o iniziative di Medical Education, sensibilizzando i loro colleghi e portando nei loro atenei un po’ di quella insoddisfazione che è carburante imprescindibile del cambiamento. Non per distruggere, ma per costruire, insieme, un’Università migliore. E’ una goccia nell’oceano, ma siamo fiduciosi che, proprio come una goccia che cade su un mare troppo calmo, sarà in grado di propagarsi e diffondersi, scomodando un po’ alla volta il mondo accademico. Altre gocce verranno, ne siamo certi, preparate gli ombrelli!

Matteo Cavagnacchi

National Officer on Medical Education 2016/17 – SISM

E’ nata la “Conferenza Permanente dei Direttori di Master in Cure Palliative e in Terapia del Dolore”

In ottemperanza alla Legge 38 del 10 marzo 2010 sono stati disegnati cinque tipologie di Master Universitari nell’ambito delle cure palliative, nell’adulto e nel bambino, e della terapia del dolore, i cui piani formativi sono regolamentati da altrettanti Decreti a firma congiunta dei Ministri dell’Università e della Salute.

Nel 2016 sono stati censiti 42 Master promossi da 20 sedi Universitarie. Con un numero così elevato, che peraltro è in costante aumento, i Direttori di questi Master hanno ritenuto utile aggregarsi istituendo una Conferenza Permanente che ha come obiettivo principale quello di garantire la qualità di queste formule didattiche attraverso verifiche e interventi migliorativi. Il compito è particolarmente delicato perché, in mancanza di una certificazione abilitante o di una scuola di Specializzazione in Cure Palliative, oltre che di un SSD dedicato, la garanzia di qualità della formazione ottenuta con i Master è oggi l’unico mezzo per creare figure in grado di operare sul campo in maniera affidabile, e può far sì che il conseguimento del diplomabile su cui fondare criteri di selezione in ambito professionale.

La Conferenza è composta da 38 direttori di Master, membri effettivi, da oltre 70 membri aggregati, scelti tra i componenti delle Faculty dei diversi Master o rappresentanti di istituzioni e società scientifiche impegnate nel settore, e da alcuni membri onorari, tra cui il Presidente del CUN.

Il primo atto della Conferenza è stato quello di attuare una ricognizione della offerta formativa in Italia e, parallelamente, di rilevare punti di forza e di debolezza riscontrati al termine dei primi corsi attivati dopo i Decreti Ministeriali. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati in un primo “Quaderno”, organo di divulgazione periodica dei lavori della Conferenza.

Guido Biasco, Professore Ordinario di Oncologia medica, università di Bologna

Notiziario

AMEE 2016 a Barcellona

l’innovazione nell’educazione medica

Il congresso

Anche quest’anno, dal 27 al 31 Agosto 2016, si è tenuto a Barcellona il Congresso internazionale della International Association for Medical Education (AMEE – https://www.amee.org/home), sicuramente uno dei più importanti eventi di pedagogia medica internazionale. A questo congresso, il sedicesimo di una lunga serie, hanno partecipato ben 3.500 delegati da 92 paesi del mondo (Fig. 1). Alcuni paesi hanno contribuito con un numero elevatissimo di partecipanti, altri (Angola o Antigua and Barbuda,ad esempio) con un numero molto limitato; la delegazione Italiana era composta da un numero molto limitato, ma qualificato di partecipanti (escluso chi scrive). I partecipanti comprendevano un elevatissimo numero di Presidi, Vice-Presidi, Presidenti di Corso, ma anche Docenti e 357 studenti, tra cui, ovviamente, alcuni Italiani (Fig. 2).

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Il Congresso, come al solito molto ricco di eventi, ha offerto 11 sessioni plenarie (Fig. 3), 25 Simposi tematici, 505 comunicazioni brevi, 54 “research papers”, 12 “PhD reports”, 915 poster (Fig. 4) e ben 68 Conferenze organizzate in forma di “Workshops”, con un altro grado di interattività e discussione tra i partecipanti.

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Le sessioni più importanti erano inoltre visibili in diretta streaming sul sito AMEE, con un allargamento notevole della platea mondiale. Era chiaro che la partecipazione al Congresso avrebbe dovuto prevedere una accurata selezione degli eventi da seguire (a parte le 11 sessioni plenarie, vi erano poi ben 18 eventi in simultanea); partecipando ad una sessione, si aveva il rammarico che se ne sarebbero perse tante altre altrettanto interessanti.

A corollario degli eventi scientifici debbono essere citati anche l’elevatissimo numero di espositori, comprendente non solo l’industria, ma anche altre Società scientifiche nella pedagogia medica o prestigiose Università (Harward, ad esempio).

Non potendo essere esaustivo nel descrivere un evento così grande per dimensioni e per qualità (chi avesse curiosità può consultare l’abstract book sul sito AMEE) mi limiterò a ricordare le due letture iniziali, e una nuova iniziativa: “Wisdom of our Crowd”.

Il riferimento alle due letture plenarie iniziali

La lettura plenaria iniziale tenuta da Graham Brown-Martin (Education Design Labs, UK), potente innovatore nel campo pedagogia e della tecnologia, è stata un eccitante viaggio nel mondo del futuro, dell’innovazione, del “Learning Re-Imagined”, pensando al futuro dei prossimi 80 anni. Là dove il Docente non sarà sostituito dalla tecnologia, ma da un docente che debba essere padrone della tecnologia; da un docente che, nei contesti sociali diversi, sappia essere in grado di saper riconoscere e promuovere l’eccellenza degli altri, con questo impegno: “the purpose of education is to equipe our children with the skills to reimmagine society, to meet the challenges of their generation, for the benefit of all”.

Non abuserò della pazienza di chi legge, ma credo sia interessante anche riportare una citazione di Paulo Freire (1990), fatta da Brown-Martin durante la sua relazione, e che definisce un ruolo per il docente; citazione innovativa in quegli anni, altrettanto innovativa anche oggi dopo 26 anni: “The Teacher is of course an artist, but being an artist does not mean that he or she can make the profile, can shape the students. What the educator does in teaching is to make it possible for the students to become themselves”. Ritengo ancor più importante questa citazione, quella di un grande pedagogista ed educatore del passato, quando essa costituisce la base del pensiero di un grande innovatore di oggi; debbo, però, far anche notare come, quando tale citazione viene proposta da un grande innovatore perché essa può essere ancora innovativa oggi, è pur vero che forse, nel mondo, su questo tema, tante cose sono ancora da fare.

L’insegnamento non è un FedEx, afferma sempre Brown-Martin, alludendo ad una pur molto efficiente agenzia di consegna pacchi internazionale, quanto invece esso deve essere considerato “as reconstruction, rather than as a transmission of knowledge”.

Molto interessante infine, ai fini di un futuro dibattito, la sua personale dicotomia tra le attuali politiche di insegnamento (Global Education Reform Movement) e quelle che lui definisce “politiche alternative”: Teaching core subjects VS broad and creative learning; standardization VS personalization; Test-based accountability VS professional responsibility; Market-based management VS Educational leadership; data and control VS collaboration and trust. Sono fermamente convinto, a questo riguardo, che quelle sopra descritte non debbano essere considerate come “alternative”, ma che tra i due modi di vedere l’insegnamento del futuro debba essere messo in campo il massimo sforzo per individuare il giusto punto di incontro verso l’alternativa, non dimenticando necessariamente quanto di buono vi sia nell’attuale modo, già avanzato, di pensare.

Anche la seconda lettura, tenuta da Glenda Eoyang (Human Systems Dynamics Institute, USA), è stata molto interessante e dedicata alle teorie sull’incertezza. L’incertezza è infatti una costante della vita nelle professioni mediche, anche se appare raramente nei programmi educativi per gli operatori sanitari. La teoria e la pratica per operare con l’incertezza sono stati a lungo relegati nel mondo dell’intuizione e della fortuna. Al contrario, gli sviluppi recenti nelle scienze del caos e della complessità hanno introdotto approcci rigorosi e disciplinati per poterla affrontare. In questa lettura sono stati trattati i principi fondamentali della dinamica dei sistemi umani e tre distinzioni fondamentali che informano teoria e pratica per migliorare i risultati educativi degli studenti, i risultati delle prestazioni per la salute pubblica e i risultati riguardanti la salute dei singoli pazienti.

Wisdom of our Crowd

La saggezza della nostra folla, tradotto letteralmente, è stato un modo interessante di porre dei quesiti molto generali al termine delle letture plenarie, acquisendone immediatamente le risposte ottenuti attraverso i sistemi multimediali dei comuni telefonini. La conduzione del sondaggio è stata condotta nell’aula delle riunioni plenarie, pertanto le risposte comprendono un grande numero di docenti presenti.

Vi riporto, sinteticamente, tre domande di ordine molto generale, e le percentuali più significative delle risposte.

La prima domanda era: “What is the role of lectures in the medical education programme?” Il 42,5% delle risposte era “Some traditional lectures replaced with alternative approaches”, mentre il 43,6% rispondeva: “the majority of all traditional lectures replaced by alternative approaches”. E’ ovvio dedurne una scarsa importanza per le lezioni teoriche, oggi ancora largamente usate nel nostro sistema didattico.

La seconda domanda era: “What is the most important attribute of a good teacher?” In questo caso vi era una assoluta maggioranza (80,7%) su una delle alternative proposte: “A passion for teaching students and supporting their learning”. Anche questa è una affermazione da condividere assolutamente con i nostri Docenti Italiani, nella convinzione che a tanti di loro questa qualità non manchi.

La terza domanda era centrata sull’uso della multimedialità nel proprio lavoro di docente. Era chiesto: “Which of the following do You make most use in your teaching programme?”. Le opzioni e le relative percentuali di risposta erano: Twitter (2,3%); Facebook (10,6%); You Tube (34,7%); Skipe (6,0%); Other Platform (29,2%); None (17,6%). Anche in questo caso, prevale una maggioranza significativa, pari all’82,4%, di docenti che utilizzano tecnologia multimediale, mentre il 17,6% dichiara di non usare alcuna multimedialità. Credo che una simile percentuale potremmo averla se rivolgessimo la stessa domanda ai nostri Docenti Italiani.

Giuseppe Familiari

Notizie dal Consiglio Universitario Nazionale

Tra ottobre e novembre il CUN ha si è occupato di diversi argomenti. Nella adunanza di metà ottobre è stata formulata una raccomandazione sui  «Dottorati Innovativi, attuazione del Programma Nazionale per la Ricerca 2015-2020 e indicazioni con riferimento al DM n.552/2016 (art. 10, comma 1, lett. e) » contenente alcune indicazioni preliminari e in via di definizione sulla caratterizzazione dei Dottorati Innovativi, nell’intento di collaborare al processo di definizione dei Dottorati Innovativi stessi, propone alcune le osservazioni allo scopo di favorire l’integrazione e l’armonizzazione dei principi richiamati dal documento dell’Unione Europea sui ‘Principles for Innovative Doctoral Training’  nei dottorati esistenti. Un’altra raccomandazione ha riguardato il Decreto legislativo recante semplificazione delle attività degli Enti Pubblici di ricerca (Atto Camera 329)”Il CUN ha approvato un testo con il quale ha chiesto che siano estese al sistema universitario le semplificazioni previste per le attività degli Enti Pubblici di ricerca e che, anche per le Università statali, sia anticipata al 2017 la possibilità di assunzione del personale fino al 100% delle risorse liberatesi con le cessazioni e si provveda alla separazione del fondo di finanziamento ordinario da quello premiale.

Il Consiglio si è inoltre espresso su un altro argomento di grande attualità.

E’ stato infatti approvato un testo con il quale, vista la previsione contenuta nella legge di stabilità 2016 (art. 1, commi 207 e ss l. n. 208/2015) con la quale s’istituisce un Fondo per le «Cattedre universitarie del merito Giulio Natta», confermando le valutazioni in precedenza espresse sulle disposizioni dedicate all’università contenute nella legge di stabilità 2016, sottopone in urgenza all’attenzione della Ministra Giannini alcune considerazioni, chiedendo che di queste si faccia interprete presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Su questo stesso argomento il CUN ha successivamente ha approvato un testo con il quale esprime apprezzamento per l’attenzione prestata dal Consiglio di Stato alle esigenze  di promozione e libertà della ricerca scientifica e di tutela delle autonomie universitarie, condividendone le preoccupazioni. Ribadisce inoltre che ogni intervento sull’articolazione e la sistemazione dei saperi e delle discipline è assegnato dalla legge alle competenze del Consiglio Universitario Nazionale.

Il CUN ha poi approvato un testo nel quale, in riferimento alla sua Determinazione del 10/09/2014 sui passaggi di settore scientifico-disciplinare e concorsuale dei ricercatori a tempo determinato, precisa che la richiesta di passaggio di SSD possa ritenersi ammissibile nel caso in cui il passaggio sia richiesto verso un SSD la cui declaratoria sia coerente con le attività di ricerca previste dal contratto.

Infine Il Consiglio Universitario Nazionale, visto il disegno di legge recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019», ha approvato un testo con il quale, pur manifestando apprezzamento per il maggior impegno finanziario dello Stato a favore del sistema universitario, esprime preoccupazione per la crescente centralizzazione delle scelte di destinazione dei finanziamenti, per la tendenza alla verticalizzazione delle determinazioni che investono il settore dell’Università e della Ricerca e all’accentramento dei processi decisionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; il testo evidenzia inoltre gli aspetti del disegno sotteso agli interventi della legge di bilancio, nel settore Università e Ricerca, sia quelli meritevoli di positive valutazioni sia quelli che, invece, suscitano perplessità.

Si ricorda inoltre che tra il 19 ed il 25 gennaio 2017 le votazioni per l’elezione dei componenti del Consiglio Universitario Nazionale, in rappresentanza delle seguenti aree scientifico – disciplinari : 01,  02, 04, 06, 08, 11 e 14.

Per ciascuna delle predette aree sono eletti :

– n. 1 professore di I fascia;

– n. 1 professore di II fascia;

– n. 1 ricercatore, anche a tempo determinato.

Le votazioni avranno luogo tra le ore 9,00 e le ore 17,00, escluso il sabato. Il giorno 25 gennaio 2017 le operazioni di voto termineranno alle ore 14.00.

Quindi anche l’area Medica dovrà nuovamente eleggere i propri rappresentanti.

Manuela Di Franco

Consigliere CUN area 06, Segretario Generale

Agenzia Nazionale della Valutazione e della Ricerca – ANVUR

In questa settimana l’Agenzia Nazionale della Valutazione e della Ricerca (ANVUR) consegna al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca , senatrice Stefania Giannini i dati relativi alla seconda VQR, imponente esercizio di valutazione della ricerca all’interno del sistema universitario e degli Enti di Ricerca vigilati dal MIUR. Questa senza dubbio la novità più rilevante dal “pianeta ANVUR”. Nel mese di Dicembre i dati saranno resi noti dal Ministero mentre le relazioni, sia quelle per Area CUN che quella generale appariranno nel mese di Febbraio.

Sono disponibili sul relativo sito ministeriale, da pochissimi giorni, i “titoli e relativi criteri di valutazione per l’attribuzione dell’Abilitazione alle funzioni di professore” che ciascuna Commissione era tenuta a scegliere fra gli undici del bando, in numero non inferiore a 6 ma di cui il candidato è tenuto a soddisfarne non meno di 3.

Il giorno 30 Novembre andranno a definitiva approvazione da parte del Consiglio Direttivo le Linee Guida relative all’Accreditamento Periodico delle Sedi  delle Università e dei Corsi di Studio. Il documento diventa quindi parte integrante del sistema di Accreditamento-Valutazione-Autovalutazione, noto come AVA. Si ricorda che l’accreditamento  viene concesso dal MIUR dopo un verifica di qualità basato sui criteri definiti appunto dall’ANVUR. L’accreditamento è almeno quinquennale per le sedi e almeno triennale per i Corsi di Studio.

La nuova AVA o AVA 2.0 si distingue per una ampia revisione dei Requisiti e degli Indicatori di Qualità. I Requisiti sono scesi da 7 a 4 ed altre modifiche sono state introdotte per giungere ad un giudizio finale più equilibrato e di più agevole interpretazione finale.

Nel corso del 2017, applicando appunto i nuovi requisiti di AVA 2.0, riprenderanno le visite alle sedi da parte dei CEV (Comitati Esperti Valutatori): per facilitare il passaggio dai requisiti di AVA 1.0 ad AVA 2.0 le visite saranno concentrate nel corso del secondo semestre dell’anno. Verranno visitati fra gli altri alcuni fra i più grossi Atenei italiani come Bologna e Napoli Federico II. Per garantire al massimo la migliore qualità dei CEV è stato fatto un bando per il reclutamento di circa 100  nuovi Esperti di Sistema: il bando è scaduto da poco e la Commissione nominata ad hoc procederà alla scelta finale prima della metà di Dicembre.

Proseguono poi i lavori del Gruppo di Lavoro sulle Professioni e Professionalità, nato sul presupposto della necessità di valorizzare il contenuto professionale di vaste aree dell’Università e sulla convinzione che non  bastino la valutazione della ricerca e della didattica, ma che sia invece opportuno affiancare loro anche una specifica valutazione della presenza e della qualità della professionalità nell’Università. Il GdL terminerà entro Dicembre i lavori relativi alle Professioni di Veterinaria e di Agraria mentre sono in fase avanzata le acquisizioni dei pareri nelle altre Aree (Medicina, Giurisprudenza, Ingegneria, Architettura ecc.).

E’ anche iniziato un processo di censimento delle Scuole di Specializzazione in Psicologia che dovrebbe portare ad un percorso valutativo da parte dell’ANVUR sia delle Scuole pubbliche di appartenenza universitaria che di quelle private.

Per finire vorrei qui ribadire il ruolo cruciale che la componente tecnico-amministrativa degli Atenei riveste in tutti questi processi valutativi. Tale componente deve oggi essere valorizzata all’interno della intera filiera di questi processi e per questo motivo è improrogabile la necessità di far emergere con maggior forza il Ciclo della Performance come uno degli aspetti qualificanti delle attività dell’ANVUR.

Paolo Miccoli

Direttivo ANVUR

Conferenza permanente dei Presidenti di Consiglio di CLM in Medicina e Chirurgia

Attività Editoriale

“Dottori, domani. Storie, dialoghi e riflessioni per una nuova educazione alle cure” e l’ultimo libro che il nostro past Presidente Luciano Vettore ha scritto con la collaborazione di Giacomo De Vecchio ed il contributo di Giuseppe Parisi

“Dottori, domani” considera con stile narrativo le basi pedagogiche e i problemi concreti che riguardano l’insegnamento e l’apprendimento nelle Scienze della salute e della cura in Italia. Tutti i capitoli – con l’intento di stimolare nei lettori una riflessione creativa – iniziano con un racconto, proiettato in un futuro abbastanza prossimo, nel presupposto che la formazione di oggi deve rispondere adeguatamente alle domande di salute che incontreranno i professionisti di domani; segue un dialogo tra gli autori, che fa emergere gli aspetti problematici narrati nel racconto; ogni capitolo si conclude con numerosi approfondimenti teorici di natura pedagogica e con una sintesi dei contenuti.

Il libro si propone come il primo testo italiano dedicato alla “formazione dei formatori” in ambito sanitario.

Antonio Delfino Editore, Roma – ottobre 2016

264 pagine,  E 18; anche in formato e-book

Acquisibile anche da Amazon

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Valentina Gazzaniga, che coordina la rubrica di Scienze umane di questa rivista, ha curato insieme ad A. Piccioli, P. Catalano, il volume Bones. Orthopaedic Pathologies in Roman Imperial Age. (Springer-Verlag Gmbh, 2015). Il libro presenta i risultati di studio di un gruppo di ricerca interdisciplinare composto da antropologi, ortopedici e storici della medicina, che hanno ricostruito la storia delle pratiche ortopediche nella Roma di età Imperiale, lavorando su una estesa campionatura di materiali ossei provenienti dagli scavi di necropoli romane di età imperiale curati dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’Area Archeologica Centrale di Roma. L’uso combinato di fonti osteologiche e mediche, insieme all’impiego tecniche di imaging di recentissima generazione,  ha consentito di tracciare un quadro chiaro delle patologie orto-traumatologiche nella Roma Imperiale e delle tecniche medico-chirurgiche e degli strumenti impiegati per la loro correzione. L’omogeneità del campione studiato e l’alto numero di individui esaminati costituisce un importante valore aggiunto del testo.

Bones. Orthopaedic Pathologies in Roman Imperial Age, a cura di V. Gazzaniga, Springer-Verlag Gmbh, 2015).

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Medicina nei secoli ospita nel suo Supplemento speciale del 2016 una serie di articoli apparsi su questa rivista tra il 2014 e il 2016  nella rubrica dal titolo Libri che hanno fatto la storia della medicina. Il volume omonimo presenta, nel loro contesto storico, le opere più significative dall’antichità ai nostri giorni di alcuni grandi medici e scienziati, da Ippocrate a Oliver Sacks passando per Galeno, Avicenna, Al Zahrawi, Andrea Vesalio, William Harvey, Marcello Malpighi , Bernardino Ramazzini, Giambattista Morgagni, Rudolph Virchow, Claude Bernard, Augusto Murri e  gli Autori americani dell’ultimo DSM. Il volume si apre con la presentazione di Andrea Lenzi e di Giovanni Danieli e si chiude con la post-fazione di Gilberto Corbellini.

I libri che hanno fatto la storia della medicina. A cura di Giovanni Danieli e Valentina Gazzaniga. Medicina nei Secoli –Arte e Scienza, Supplemento speciale 2016, Sapienza Università Editrice, 2016, ISBN 978-88-98533-97-8)

Conferenza permanente delle Classi di Laurea delle Professioni sanitarie

Dopo il Meeting di Bologna dello scorso settembre, in cui sono stati affrontati e discussi gli aspetti di sostenibilità dei Corsi di studio delle professioni sanitarie a vent’anni dalla loro attivazione, nonché i processi di accreditamento ANVUR, le Commissioni Nazionali stanno affrontando le tematiche prioritarie definite nella loro programmazione.  Tra i numerosi aspetti emersi negli ultimi due mesi, riteniamo importante segnalare due importanti novità di interesse trasversale:

  1. a) In accordo all’impegno assunto dalla dott.ssa Ugenti nel corso del Meeting annuale della Conferenza, al fine di assicurare il corretto svolgimento delle prove finali dei Corsi di Laurea delle professioni sanitarie, tenuto conto delle Linee di Indirizzo approvate in materia dalla nostra Conferenza (12 settembre 2013) ed acquisito il parere favorevole dell’Osservatorio Nazionale delle professioni sanitarie (28 settembre 2016), con Circolare Interministeriale dello scorso 30 settembre us sono state definite indicazioni operative. In particolare, come riporta la Circolare, “la prova finale dei Corsi di Laurea è unica; si compone di due momenti di valutazione diversi, cioè di una prova pratica e di una prova che consiste nella redazione dalla tesi e della conseguente dissertazione. La prova pratica può svolgersi secondo due modalità:

1) simulazione pratica, strutturata in modo da permettere al candidato di dimostrare di avere acquisito le conoscenze e abilità pratiche, tecniche e relazionali inserite nel contesto operativo previsto dal proprio profilo professionale;

2) prova con domande a risposta chiusa e a risposta aperta su casi clinici o situazioni paradigmatiche della pratica professionale.

Entrambe le modalità possono essere integrate con un colloquio ove la Commissione – in accordo ai Collegi/Associazioni di categoria – lo ritengano necessario. Pertanto NON sono considerate valide eventuali prove scritte con quiz valutativi delle sole conoscenze teoriche”.

La Circolare è stata inviata a tutti i Presidenti di Commissione nazionale di Corsi di studi triennali con preghiera di assicurarne la più ampia diffusione.

  1. b) È possibile fare qualche bilancio sulle prove di ammissione ai Corsi di Studio delle lauree sanitarie. Mastrillo ha prodotto un articolato report, disponibile sul sito de Il sole 24 Ore Sanità del 20 ottobre 2016, in cui evidenziano i seguenti aspetti:

1) le domande (vendi tabella 1) sono rimaste stabili rispetto all’anno accademico precedente. Si sono infatti registrate 86.709 domande di ammissione ai 22 corsi di laurea delle Professioni sanitarie, mentre l’anno precedente vi era stato un calo del -2,2% mentre due anni fa del -16,2%. Quindi, i corsi delle professioni sanitarie stanno registrando una media di 3.4 candidati/posto (in generale) per i complessivi 439 corsi di studio (-4 rispetto all’aa precedente) e le complessive 719 sedi (diminuite da 741, -22 rispetto all’anno precedente). Nella tabella sono descritte le domande pervenute per ciascun profilo professionale.

2) Il tasso di occupazione, a un anno è invece in aumento del 2.2%, dal 61% del 2011 e 2012 al 63% del 2014, come da elaborazione di Mastrillo sui dati rilevati da Alma Laurea.

Alvisa Palese

Segretario generale

Notiziario

Consiglio Universitario Nazionale

Nel periodo immediatamente precedente la pausa estiva e la successiva ripresa autunnale il lavoro del CUN ha riguardato diversi temi, primo fra tutti, alla fine di luglio, è stato formulato il parere richiesto e obbligatorio  su “Determinazione dei valori-soglia degli indicatori da utilizzare per la valutazione della qualificazione scientifica degli aspiranti commissari e per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso alla prima e alla seconda fascia di professori universitari”, dopo il quale è stata avviata la nuova ASN. Come è noto le principali differenza con le precedenti tornate sono la possibilità di presentare la domanda praticamente in ogni periodo dell’anno con un meccanismo praticamente a  “sportello”, la sostituzione delle mediane con valori soglia ed altro. Per chi volesse approfondire i riferimenti normativi sono i seguenti:

D.M. 29 luglio 2016, n. 602

DPR 95 del 4 aprile 2016 pubblicato su Gazzetta Ufficiale n.130 del 6 giugno 2016.

DM n.120 del 7 giugno 2016 pubblicato su Gazzetta Ufficiale n.155 del 5 luglio 2016.

A Settembre sono state formulate: Osservazioni su “Linee guida per l’accreditamento periodico delle sedi delle università e dei Corsi di Studio” (AVA 2.0) che voglio essere uno spunto di riflessione per la formulazione di proposte nell’ambito del processo di revisione di AVA proponendo una semplificazione nei diversi adempimenti. Il documento completo è sul sito www. cun .it ( osservazioni  del 7/9 /2016)

E’ stato formulato un parere su Parere su «Allegato 3 del DM 635 dell’8/8/2016 corsi di studio prevalentemente a distanza e integralmente a distanza» nel quale vengono identificate le “classi che prevedono, per il perseguimento di specifici obiettivi formativi, particolari attività pratiche e di tirocinio, ovvero che prevedono la frequenza di laboratori ad alta specializzazione,”  e per le quali la formazione a distanza deve essere attentamente disciplinata.

Alla fine di settembre è stato pubblicato il documento “ Keywords CUN per l’identificazione del profilo scientifico dei ricercatori” in cui l CUN , propone nell’ambito di una collaborazione istituzionale con il CNGR, alla comunità scientifica un nuovo elenco aggiornato di parole chiave utili all’identificazione del profilo scientifico dei ricercatori. ( consultabile sul sito www.cun.it)

Infine con  l’ordinanza ministeriale del 7 ottobre 2016 il MIUR ha indetto nei giorni compresi tra il 19 ed il 25 gennaio 2017 le votazioni per l’elezione dei componenti del Consiglio Universitario Nazionale, in rappresentanza delle seguenti aree scientifico – disciplinari : 01,  02, 04, 06, 08, 11 e 14.

Per ciascuna delle predette aree sono eletti:

– n. 1 professore di I fascia;

– n. 1 professore di II fascia;

– n. 1 ricercatore, anche a tempo determinato.

Le votazioni avranno luogo tra le ore 9,00 e le ore 17,00, escluso il sabato. Il giorno 25 gennaio 2017 le operazioni di voto termineranno alle ore 14.00.

Quindi anche l’area Medica dovrà nuovamente eleggere i propri rappresentanti.

Manuela Di Franco

Segretario CUN

 

Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca

Terminata la complessa procedura di proposizione delle soglie da parte di ANVUR per accedere al giudizio da parte delle Commissioni per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), sono scaduti ormai i termini per la presentazione delle relative domande per partecipare al sorteggio per la nomina di Commissario. Si attende quindi che il MIUR, che nel frattempo ha pubblicato sul suo sito i CV dei Colleghi che hanno fatto domanda, inoltri ad ANVUR la lista completa per la verifica del possesso dei requisiti, o meglio del raggiungimento di due soglie su tre; solo allora il Ministero potrà procedere al sorteggio. Sarebbe auspicabile, ed è stato da noi sottolineato, che quest’ultimo possa avvenire entro il termine previsto dalla legge per consentire ai Colleghi che saranno collocati a riposo nel prossimo anno accademico di vedere soddisfatta la legittima ambizione di entrare a far parte delle Commissioni stesse.

E’ in uscita a breve il DM sull’accreditamento delle sedi: esso avviene su proposta dell’ANVUR come noto; può essere un accreditamento iniziale, a seguito della verifica del possesso dei requisiti attraverso le procedure descritte dalle relative linee guida dell’ANVUR.

Può invece essere  un accreditamento periodico che avviene a seguito di

visite in loco delle CEV, analisi dei dati della relazione annuale dei Nuclei di Valutazione, analisi dei dati provenienti dalla SUA-CDS, dalla SUA-RD, analisi degli indicatori previsti dal MIUR, su indicazione dell’ANVUR.

Per quanto riguarda la proposta condivisa sia dal MIUR che dal Ministero della Salute di procedere speditamente ad un accreditamento, o almeno valutazione, del livello scientifico dei Membri universitari del Collegio di docenza delle Scuole di Specializzazione, si segnala che ANVUR, d’intesa ed in stretta contiguità con l’Osservatorio, sta preparando il data base completo di tutti Docenti degli SSD qualificanti delle Scuole: la relativa richiesta è già stata inoltrata a tutti i Rettori. Preliminarmente si è ritenuto, sempre d’intesa con l’Osservatorio, di utilizzare la VQR per tali valutazioni, in quanto unico strumento di valutazione cui presumibilmente si sono sottoposti tutti i Colleghi Docenti. Per VQR, e qui termino, si auspica ovviamente potersi intendere la VQR che dovrebbe terminare il 31 Ottobre p.v. Ricordo che in tal senso l’Intercollegio ha provveduto, lo scorso 26 Settembre, all’audizione del Collega Massimo Volpe, Coordinatore del GEV 6, che, pur con molte cautele, si è mostrato abbastanza ottimista sul buon esito della complessa operazione, pur non potendo ancora fornire garanzie, relativamente al suo GEV, sul rispetto assoluto della data di scadenza prevista.

Paolo Miccoli

Direttivo ANVUR

 

Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

Messina 16 e 17 Settembre 2016

All’apertura dei lavori il, 16 settembre, il Presidente ringrazia per l’ospitalità e per l’organizzazione il Prof. Eugenio Cucinotta, Presidente del CLMMC di Messina, e dichiara aperti i lavori illustrando brevemente l’OdG. Intervengono quindi il Rettore dell’Università di Messina e il Commissario Straordinario della Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina che portano il loro saluto istituzionale e augurano buon lavoro ai Presidenti intervenuti.

Come di consueto il Presidente fornisce gli aggiornamenti sui temi caldi del momento, soffermandosi in particolare sulle problematiche di interesse della Conferenza connesse sia alla nuova tornata dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, sia alle problematiche delle Scuole di Specializzazione.

Stefania Basili presenta lo stato dell’arte delle attività del tavolo misto ministeriale, che vede anche la partecipazione di Giuseppe Familiari per conto della Conferenza Permanente delle Facoltà e Scuole di Medicina e Chirurgia, sul nuovo Esame di Laurea con abilitazione informando che ormai i lavori sono in dirittura d’arrivo, nonostante la complessità del problema e le criticità emerse nel confronto delle varie parti presenti.

Nel pomeriggio si svolge l’Atelier organizzato dal Gruppo Innovazione Pedagogica dal titolo “LA LEADERSHIP NEL LAVORO DI GRUPPO” che prevede un’interessante simulazione, effettuata da due laboratori in contemporanea, di una riunione di CTP in cui i Presidenti e i Vice Presidenti designati si trovano a gestire un gruppo all’interno del quale gran parte dei componenti ha assegnati specifici ruoli, sconosciuti agli altri, al fine di far emergere problematiche simili a quelle che si riscontrano nella realtà. Il risultato è alla fine sintetizzato dai facilitatori/osservatori dei due laboratori, Maria Grazia Stepparava e Federico Zorzi, in una riunione plenaria particolarmente ricca di dibattito sulle metodologie di gestione del lavoro di gruppo in ordine sia agli aspetti relazionali, sia a quelli meramente tecnici. L’impressione collettiva finale è quella di un arricchimento in termini di consapevolezza della necessità di addestramento continuo alla leadership, soprattutto per i colleghi più giovani che si impegnano dell’organizzazione e nel coordinamento della didattica, e di ritorno positivo personale dell’esperienza vissuta nell’atelier.

I lavori sono quindi aggiornati al giorno seguente.

Il Presidente riapre i lavori la mattina del 17 ringraziando di nuovo l’ospite Eugenio Cucinotta anche per la perfetta riuscita della parte sociale del programma culminata, la sera precedente, nella cena sociale con lo splendido scenario dello stretto di Messina illuminato dal plenilunio. Quindi il Presidente affronta la problematica del futuro della Conferenza e del suo ruolo nelle istituzioni e nella pedagogia medica, rimarcando che la presenza ufficiale di un suo rappresentante al tavolo tecnico per il nuovo esame di Laurea con abilitazione insieme alla possibilità, ormai sempre più reale, che in tale contesto l’esame di abilitazione si basi sul modello Progress Test ideato e gestito dalla Conferenza per i CLMMC, sancisca il ruolo della CPPCLMC quale interlocutore istituzionale riconosciuto anche a livello ministeriale. Tale situazione impone che la Conferenza acquisisca una veste giuridica propria, ufficialmente riconoscibile, e quindi il Presidente ritiene opportuna la costituzione di una ASSOCIAZIONE “CONFERENZA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DI CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA E CHIRURGIA” della quale propone uno statuto che prevede essenzialmente il compito di dare supporto gestionale, organizzativo e amministrativo alla CPPCCLMMC delle Università italiane e identifica nel Consiglio Direttivo l’organo di coordinamento del quale declina la composizione. La Conferenza approva all’unanimità la proposta del Presidente.

Carlo Della Rocca presenta alla Conferenza la relazione definitiva del gruppo Editing Core Curriculum che, tramite un lavoro di razionalizzazione e semplificazione, ha proposto una versione che al momento consta 1737 UDE raccolte in quattro aree di apprendimento nel tentativo di facilitare l’utilizzo dello strumento da parte dei CdL. Nel lavoro di omogeneizzazione è stato modificato circa un quarto delle UDE originalmente proposte dalla passata revisione. L’analisi dell’attuale dimostra una coerente distribuzione delle UDE tra le aree di apprendimento per quello che riguarda il grado di conoscenza e il grado di abilità, sebbene, per quest’ultimo, sia forse necessario un incremento delle abilità pratiche. Per quel che concerne il grado competenza, risulta ancora forse troppo rappresentato quello mnemonico. Nella discussione che segue si decide di procedere alla separazione tra le skills vere e proprie e le UDE pratiche, di ribadire che il concetto di Core va riferito alle necessità formative del cosiddetto medico standard e non alle competenze specialistiche e che sarà necessario, nel futuro, trovare sistemi che rendano meglio fruibile lo strumento Core Curriculum. In questo senso la Conferenza ritiene di poter conferire al gruppo Core Curriculum il mandato di:

procedere a un ulteriore sfoltimento delle UDE pensando al Core per il medico standard e non per lo specialista;

– migliorare la generalizzazione;

– concepire linee guida per l’utilizzazione dello strumento;

– simulare la costruzione di un curriculum tipo basato su UDC e utilizzando le UDE approvate.

Isabella Barajon presenta lo stato dell’arte dei corsi in lingua inglese relazionando sui risultati di un questionario distribuito ai Presidenti dei CdL in lingua inglese che, per il momento, ha avuto un’adesione parziale. La situazione appare abbastanza eterogenea, probabilmente anche per la mancanza di un fattivo confronto tra le sedi circa sia le finalità dei corsi, sia delle metodologie didattiche di volta in volta utilizzate. L’interessante dibattito che segue termina con l’auspicio che il confronto si realizzi nell’ambito della Conferenza stessa tramite la partecipazione più assidua dei Presidenti dei CdL in inglese.

Per l’attività dei gruppi di lavoro riferiscono:

Stefania Basili per il gruppo Progress Test che informa sullo stato dell’arte della preparazione del nuovo P.T. e propone l’organizzazione, per gli studenti del VI anno, di un P.T. da effettuarsi alla fine del II semestre come simulazione dell’eventuale nuovo esame di abilitazione, proposta quest’ultima fatta propria dalla Conferenza all’unanimità.

Marco Krengli, per il gruppo MD-PhD, riporta i dati relativi a un questionario conoscitivo sul percorso di eccellenza a livello internazionale per il quale sono stati contattate 32 sedi straniere, prevalentemente europee, e che ha esitato in importanti informazioni circa le realtà estere esistenti sulla base dell’esperienza delle quali il gruppo prevede, tramite anche la collaborazione con il gruppo di lavoro Innovazione pedagogica, di elaborare per la prossima riunione della Conferenza una proposta di percorso MD-PhD.

Giuseppe Familiari, per il gruppo Accesso a medicina e test attitudinale, riporta alcune battute del dibattito che sull’argomento si è tenuto nell’ultimo congresso AMEE rilevando come ci sia coincidenza con le tematiche usualmente affrontate dalla Conferenza; inoltre chiede l’approvazione del modulo di consenso informato da proporre agli studenti per procedere con lo studio sulle attitudini e il benessere degli studenti del CLMMC.

La prossima riunione della Conferenza si terrà a Roma il 12 dicembre 2016.

Carlo Della Rocca

per il Segretario Amos Casti

 

Conferenza Permanente delle Classi di Laurea e Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie

Il Meeting che si è tenuto a Bologna dal 23 al 24 settembre ha segnato una importante tappa nella storia della Conferenza: inizia, infatti, il 19mo anno di attività (nel 2017 la Conferenza Permanente dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie compirà 20 anni). In accordo all’esigenza di riflettere su come passare da una fase di crescita ad una piena maturità, le tematiche affrontate hanno riguardato la stabilità dei CdS e la loro integrazione nel sistema Universitario e nel Servizio Sanitario Regionale. All’apertura del meeting ospitato presso l’Università degli studi di Bologna, sono intervenuti il Prorettore Vicario Prof. Mirko Degli Esposti su delega del Rettore Prof. Francesco Ubertini, e il Prof. Paolo Pillastrini su delega del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia Prof. Fabrizio De Ponti.

Nella mattina le Commissioni Nazionali hanno lavorato per sviluppare le tematiche di proprio interesse. Quindi, nel primo pomeriggio, la Conferenza che si è riunita in sessione plenaria nel Complesso Universitario Belmeloro, ha affrontato le tematiche dei processi di accreditamento ANVUR con la collaborazione del Prof. Bruno Moncharmont (esperto disciplinare valutatore ANVUR), dello studente Giulio Caridà, iscritto al 5° anno di Medicina dell’Università di Catanzaro, esperto valutatore e della Prof. Agg. Paola Ferri dell’Università degli Studi di Modena- Reggio Emilia. I primi hanno sintetizzato la loro esperienza in qualità di valutatori, mentre la Prof. Agg. Ferri ha riferito in qualità di Coordinatore di un CdS valutato, quali strategie di preparazione della valutazione ha condotto. Quindi, il Prof. Paolo Pillastrini e la Dott.ssa Anna Brugnolli hanno sintetizzato con uno sguardo aperto a tutte le Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie, lo stato dell’arte del Progress Test a livello nazionale. A chiusura della sessione il Prof. Miccoli, consigliere dell’ANVUR, ha ribadito l’importanza dei processi di accreditamento e la loro finalità; ed ha suggerito l’esigenza di discutere come integrare nelle dimensioni valutate dal progress test, le competenze traversali che costituiscono aspetti importanti su cui la formazione universitaria deve puntare.

La seconda sessione ha focalizzato l’attenzione sulla governance dei Corsi di Studi e, nello specifico, sul ruolo dei Coordinatori/Direttori delle Attività Formative Professionalizzanti. La Prof.ssa Luisa Saiani e la Dott.ssa Silvia Bielli hanno presentato dapprima la normativa e la sua evoluzione con particolare attenzione ai passaggi cruciali della definizione del ruolo; quindi, hanno presentato i primi risultati della Survey che hanno condotto a livello nazionale. Nel mese di Agosto/Settembre hanno invitato oltre 400 Coordinatori /Direttori a riflettere sul loro ruolo attraverso un questionario cui hanno risposto oltre 230 partecipanti. I risultati preliminari presentato hanno riguardato: la posizione del Coordinatore/Direttore, la sua stessa denominazione; le modalità di svolgimento del ruolo nonché i contenuti propri, con riferimento ai livelli di autonomia ed a quelli di interdipendenza. È stata anche portata l’attenzione sulla durata degli incarichi. Al termine della presentazione è stata suggerita l’esigenza di armonizzare questo il ruolo anche attraverso i protocolli di intesa. È intervenuta la Direttrice della Programmazione delle Professioni Sanitarie presso il Ministero della Salute, Dott.ssa Rossana Ugenti che ha proposto la costituzione di un tavolo di lavoro nell’ambito dell’Osservatorio del MIUR che coinvolga i diversi partner in cui affrontare le questioni poste del ruolo e delle funzioni del Coordinatore/Direttore. La sessione ha ricevuto una partecipazione molto attiva anche nel il dibattito.

La terza sessione ha volto lo sguardo verso il futuro. In particolare, come preparare le nuove generazioni a ruoli accademici. Hanno partecipato con proprie relazioni il Dott. Ercole Vellone dell’Università degli Studi di Tor Vergata e la Dott.ssa Elisa Pelosin dell’Università degli Studi di Genova. Le due relazioni complementari hanno trattato la questione dei criteri e dei requisiti di una buona Scuola di dottorato; i processi di reclutamento, selezione e sviluppo di professionisti capaci di sviluppare leadership nel campo della ricerca. Sullo sfondo, la questione se i dottorati delle Professioni Sanitarie devono essere mono o multidisciplinari al fine di garantire offerte stabili e vincenti.

Quindi, si è aperta la quarta sessione Istituzionale di confronto politico-istituzionale moderata dalla Prof.ssa Luisa Saiani e dal Prof. Luigi Frati. Il Prof. Andrea Lenzi, Presidente del CUN, ha sintetizzato lo stato dell’arte dei lavori per la nuova Abilitazione Scientifica Nazionale; il Prof. Adriano Ferrari ha invece presentato la questione delle docenze professionalizzati, se è necessario il requisito della Laurea Magistrale oppure no; quindi, la Dott.ssa Vanda Lanzafame della Direzione Generale per lo Studente, lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione della Formazione Superiore del MIUR ha illustrato le possibilità di sviluppo delle Lauree Magistrali; infine, il Dott. Angelo Mastrillo ha descritto i flussi in entrata e in uscita dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie con particolare riferimento all’ultimo anno, ma nel contesto degli ultimi 16-20 anni di attività.

Il Prof. Giovanni Danieli, padre fondatore della Conferenza Permanente e Editor della Rivista Medicina e Chirurgia ha portato il suo saluto. Ha sintetizzato la storia della Conferenza, quali sono state le ragioni della sua nascita, i momenti di sviluppo e la maturità che ha raggiunto nel tempo. È stato un momento di grande partecipazione anche emotiva in cui coloro che sono presenti da sempre, e soprattutto coloro che si sono avvicinati alla Conferenza negli ultimi tempi, hanno potuto ricostruire l’importante lavoro svolto dalla stessa per lo sviluppo e l’affermazione dei Corsi di Studio all’interno dell’Università, nonché per il miglioramento della qualità delle competenze dei professionisti offerti al Sistema Sanitario. Un sentito ed affettuoso ringraziamento a Giovanni Danieli per aver avuto questa intuizione ed averci accompagnato per anni nel cammino è stato formulato dal prof. Frati a dalla prof.ssa Saiani a nome di tutta la Conferenza che è esplosa in un caloroso applauso.

Non secondaria alle sessioni scientifiche era quella relativa ai poster presentati da molte sedi per condividere esperienze di utilizzo a scopo didattico di simulazioni sulle technical and non-technical skills nei CdS e nei Corsi Magistrali delle Professioni Sanitarie. Sono stati presentati oltre 20 poster, visionabili per le due giornate nei locali del Meeting. La Dott.ssa Elisabetta Losi, Presidente della Commissione di Valutazione Poster ha presentato, al termine delle due giornate, i nomi dei vincitori dei poster esposti: G. Boselli e Collaboratori, G. Amaducci e Collaboratori.

Tutti i lavori della Conferenza sono disponibili a sito http://cplps.altervista.org/blog/. Nei prossimi mesi si riunirà la giunta della Conferenza per proseguire i lavori iniziati.

Alvisa Palese

Segretario generale

 

Sindacato italiano Studenti in Medicina

WOLISSO PROJECT

Aiutare vuol dire liberare dalla necessità di aiuto

 

Il Wolisso Project è un progetto di cooperazione internazionale nato nel 2005 in seno alla sede locale di Udine del SISM-Segretariato Italiano Studenti Medicina in collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm. Ad oggi la collaborazione tra SISM e Cuamm è stata ufficializzata attraverso la firma di un Protocollo d’Intesa e il Wolisso Project è diventato Progetto Nazionale all’interno del SISM, diffondendosi in tutta Italia.

Il cuore del progetto consiste nel dare la possibilità agli studenti di Medicina di partire per un’esperienza di tirocinio sul campo presso le strutture sanitarie di Wolisso-Etiopia e Tosamaganga-Tanzania, che Medici con l’Africa Cuamm coordina all’interno dei suoi progetti. Durante il mese di tirocinio gli studenti affiancano il personale italiano Cuamm così come quello locale, frequentando i reparti ospedalieri e avendo l’opportunità di assistere alle attività nelle strutture periferiche. Accanto a ciò il Wolisso Project sviluppa progetti e studi nelle strutture sanitarie africane in cui è coinvolto e, attraverso l’organizzazione di eventi e seminari, si propone di sensibilizzare e preparare la futura classe medica e la popolazione riguardo le tematiche inerenti il diritto fondamentale alla salute e la cooperazione internazionale.

L’obiettivo è la formazione di una classe di professionisti che operino per una Medicina che si sappia adattare a risorse e bisogni differenti, dati dall’incontro con società e culture lontane dalle nostre, permettendo allo studente di ampliare il suo bagaglio professionale, culturale e umano.

Fino ad ora gli studenti partiti per l’Africa sono più di 200 da tutt’Italia; i progetti sviluppati sono 8; tra gli innumerevoli eventi e incontri promossi, sono stati organizzati corsi di Semeiotica di Frontiera in molte delle 37 sedi locali SISM su tutto il territorio nazionale.

Nei piani per il futuro, oltre all’impegno per rendere il progetto sempre più conosciuto, strutturato e valorizzato nelle Università italiane e in ambito internazionale, c’è la redazione di uno studio scientifico per andare a sondare quella che è stata la ripercussione del progetto all’interno della popolazione studentesca coinvolta in questi primi anni di attività.

Chiara Pertoldi

Coordinator Wolisso Project

Notizie dal CUN, dall’ANVUR, dalle Conferenze Permanenti dei Corsi di laurea in Medicina e dalle Conferenze Permanenti delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie

Consiglio Universitario Nazionale

Tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile  si è conclusa l’analisi degli Ordinamenti Didattici. Complessivamente sono stati esaminati ottantotto Ordinamenti per corsi di studio di nuova istituzione e ottocentonovantuno Ordinamenti didattici modificati. Per quanto riguarda gli ordinamenti di nuova istituzione, il CUN, concluso l’esame delle riformulazioni pervenute, li ha inviati all’ANVUR per le procedure di sua competenza

In questi mesi il Cun ha formulato al Ministro diverse  proposte  tra cui “Proposta in materia di «Orientamento integrato fra Scuola e Università” che contiene alcune analisi e proposte in materia di orientamento integrato fra Scuola e Università. In particolare, il Consiglio ritiene che un percorso di orientamento universitario debba fornire agli studenti strumenti per poter scegliere in modo informato e consapevole il percorso formativo più adatto alle loro abilità, attitudini e vocazioni, così da ridurre gli abbandoni, accorciare il tempo necessario per conseguire la laurea e favorire un proficuo proseguimento negli studi e ingresso nel mondo del lavoro; individua nell’orientamento dentro la Scuola secondaria, nell’orientamento all’ingresso dell’Università e nell’orientamento dentro l’Università i tre momenti qualificanti, meritevoli di interventi.

Nell’adunanza di aprile è stata formulata una” Raccomandazione sulla formazione specialistica in area sanitaria nella bozza del disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art. 22 Patto per la salute.” NERETTO  nella quale il CUN ha espresso le preoccupazioni condivise dall’area medica nel suo complesso e quindi vista la bozza del disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane, ex art. 22 del Patto per la salute, ove si prevede di ridurre la presenza dello specializzando nelle sedi atte alla sua formazione, a favore di una cosiddetta attività nelle strutture del SSR, svolta senza una garanzia di coordinamento da parte del Consiglio della Scuola di specializzazione, ha approvato un testo con il quale chiede con forza che:

1)  il sistema della formazione medica specialistica non sia ancora una volta sottoposto a modifiche che ne comportino un ennesimo profondo ripensamento, quando ancora ci si sta confrontando con la prima applicazione del DM 4 febbraio 2015, n. 8, alla base del più recente riordino delle scuole di specializzazione in area sanitaria;

2)  qualunque proposta di revisione sia discussa solo dopo avere sentito le rappresentanze dei docenti e degli studenti, coinvolgendo CUN, CNSU e l’Osservatorio Nazionale della formazione medico specialistica.

Ancora in questi ultimi mesi i lavori sono stati focalizzati anche  su proposte Per la «manutenzione» della l. 30 dicembre 2010, n. 240 (Le analisi e le proposte del Consiglio Universitario Nazionale)

https://www.cun.it/uploads/6250/Lamanutenzionedellalegge240nellepropostedelCUN.pdf Al compimento di un quinquennio dall’entrata in vigore della l. 30 dicembre 2010 n.240, il Consiglio Universitario Nazionale ha ritenuto opportuno analizzare il “rendimento” della riforma e  suggerire correttivi per rendere più raggiungibili alcuni degli obiettivi che il legislatore si era prefissato. Sulla base delle attività di esame svolte in sede istruttoria dalla Commissione speciale interna al CUN in merito alla l. 30 dicembre 2010, n. 240 e dei lavori svolti in aula nel corso delle ultime sessioni, è stato redatto un testo contenente alcune analisi e proposte, che è stato approvato nella precedente seduta del  19/04/2016. Queste indicazioni nascono da un confronto lungo e partecipato, che si era già in parte sedimentato in documenti dei quali sono ripresi, e portati a sintesi, gli spunti qualificanti che vengono posti all’attenzione delle sedi istituzionali, delle comunità accademiche e scientifiche, come avvio di un percorso aperto alle riflessioni e al contributo di quanti siano interessati.

Tra maggio e giugno sono stati formulati :

1)
Parere su «Schema di decreto recante i criteri per il riparto del Fondo di finanziamento ordinario delle Università per l’anno 2016
Il CUN, visto lo schema di decreto recante i criteri per il riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2016, ha approvato un testo con il quale, rilevando in via preliminare quanto esso rifletta, con lievi variazioni, la struttura dei decreti relativi al FFO 2014 e 2015, esprime parere complessivamente favorevole al provvedimento, sia pure a condizione che si attenui l’effetto dell’applicazione del modello del costo standard, che siano minimizzati i margini di variazione nelle assegnazioni del FFO ai singoli Atenei e sia stabilita una data certa per la ripartizione della quota premiale e perequativa.

2)
Parere su «Schema di decreto recante le linee generali d’indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2016-2018 e gli indicatori per la valutazione periodica dei risultati». 
Il CUN ha approvato un testo con il quale, nel condividere la scelta di prevedere misure capaci di orientare e incentivare il raggiungimento da parte degli Atenei di obiettivi prefissati, anche attraverso l’identificazione ex ante di indicatori per la valutazione dei risultati, esprime parere favorevole alle soluzioni accolte nel decreto, sottoposto al suo esame, pur subordinandolo al recepimento di talune condizioni esplicitate. Altre osservazioni sono altresì formulate con specifico riferimento alle previsioni contenute negli Allegati al provvedimento

La Giunta della CRUI nella seduta del 25 maggio ha deliberato di designare quali rappresentanti della CRUI al CUN, in sostituzione degli ex Rettori Proff. Melis e Nappi, il prof. Remo Morzenti Pellegrini (Rettore dell’Università di Bergamo) e il prof. Aurelio Tommasetti (Rettore dell’Università di Salerno). Nell’ultima adunanza di giugno in vista dell’imminente indicazione da parte dell’ANVUR dei valori soglia per la prossima tornata dell’ASN (DPR  95; 4 aprile 2016), sono intervenuti il Presidente Professor Graziosi e la Professoressa Terracini, membro del Direttivo, per informare l’aula dei principi alla base delle indicazioni che l’Agenzia fornirà al Ministro. Alla luce delle informazioni fornite, il Presidente Lenzi ha inviato una lettera al Presidente dell’ANVUR con un allegato contenente alcune considerazioni scaturite dal successivo dibattito in aula.  In relazione alla ASN è stata formulata una: Raccomandazione «In merito alla considerazione dei periodi di congedo per maternità o per motivi di salute, nell’ambito delle procedure per il conferimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale», non previsto nel decreto.

Manuela Di Franco

Segretario generale

 

Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca

L’attività di questi ultimi mesi in ANVUR, è stata caratterizzata inizialmente dai processi di accreditamento dei CdS di nuova istituzione. Sono state valutate richieste di accreditamento di oltre 90 CdS, e all’interno di questi una quota rilevante attiene proprio all’Area 6. In larghissima parte i Corsi hanno ricevuto l’accreditamento dopo l’esame delle controdeduzioni prodotte dagli Atenei e per i pochissimi per i quali l’accreditamento non è giunto vi sono ottime possibilità per una loro riproposizione l’anno prossimo dopo la soluzione di alcune criticità. Analogamente per i Corsi di Dottorato di nuova istituzione la percentuale di accreditamento è stata elevata malgrado i criteri del XXXIII ciclo varati dall’ANVUR (vedi numero precedente) siano lievemente più stringenti. Il processo di accreditamento dei Corsi che hanno subito variazioni è già in fase avanzata e terminerà entro la fine di Giugno garantendo per Luglio la fine del processo per tutti i Corsi di Dottorato.

Da segnalare inoltre, il 24 Maggio u.s. l’accordo fra ANVUR ed Osservatorio, sancito nel Corso di un Evento al MIUR, presenti anche i Rappresentanti del Ministero della Salute, dell’inizio di un processo di Valutazione dei Collegi di Docenza delle Scuole di ambito sanitario da parte dell’Agenzia.

Lo stesso giorno avveniva la presentazione del rapporto biennale ANVUR all’Auditorio Antoniano alla presenza del Capo Dipartimento,dei Presidenti  CUN e CNR e di numerosi rettori.

Dopo l’uscita del DPR del Giugno u.s. sulla seconda fase di Abilitazione Scientifica Nazionale il Ministro Stefania Giannini ha firmato l’8 Giugno il relativo DM che dà mandato all’ANVUR di proporre i valori soglia per tutti e tre gli indicatori, al raggiungimento di almeno due dei quali è legata la possibilità di adire il giudizio delle Commissioni da parte degli aspiranti all’accesso alla prima e seconda fascia nonché anche alla qualificazione degli aspiranti Commissari, per i quali, si ricorda, il DM richiede una qualificazione scientifica “caratterizzata da criteri e parametri…più selettivi di quelli richiesti ai candidati”.. Tali valori dovrebbero essere approvati dal CD  dell’ANVUR il 27 Giugno e direttament inviati per parere al CUN che si esprimerà presumibilmente all’inizio di Luglio. Il Ministro varerà infine I valori soglia che, una volta definiti, renderanno possibile l’avvio delle procedure previste appunto entro il mese di Luglio.

Segnalo infine che a seguito della scadenza del mandato del professor Stefano Fantoni come Presidente dell’Agenzia si è eletto un nuovo Presidente nella persona di Andrea Graziosi professore di Storia presso la Federico II di Napoli.

Paolo Miccoli

Direttivo ANVUR

 

Conferenza Permanente dei Presidenti di Consiglio dei CLM in Medicina e Chirurgia

Nella magnifica sala San Donato della Rocca Salimbeni della Banca Monte dei Paschi di Siena si svolgono i lavori della Conferenza. All’apertura dei lavori il Presidente Prof. Mario Messina presenta le Autorità che per il tramite del Dirigente della Fondazione Monte dei Paschi, del Direttore del Dipartimento anche a nome del Rettore, del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria e del Presidente dell’Ordine dei Medici, portano il loro saluto e gli auguri di buon lavoro.

Il Presidente della Conferenza ringrazia le Autorità, si complimenta per la prestigiosa Sede e rimarca il ruolo della Conferenza nella preparazione del medico.

Per le “notizie dal fronte” il Prof. Lenzi cita la mozione del CUN per le Scuole di Specializzazione affinché lo specializzando alla fine del suo percorso abbia lo stesso tipo di preparazione in tutte le sedi del territorio nazionale e contesta alcune critiche sollevate riferendo quanto fatto a livello del CUN e per il tramite dell’Osservatorio delle Scuole di Specializzazione e rileva che il progress test e le site visits in questo contesto sono complicate per l’enorme numero delle Scuole operanti in Italia. In merito all’orientamento alla scelta della Facoltà, problema molto sentito a livello ministeriale, ricorda il documento del CUN. Infine affronta la problematica relativa all’esame di laurea abilitante che prevede una commissione ministeriale con un adeguato apporto della Conferenza e la necessità che il percorso formativo e le verifiche siano fattibili e svolte nella stessa maniera in tutte le sedi.

Stefania Basili affronta “Il tema dell’Aderenza alla terapia in medicina (il problema, i modelli, cosa insegnare agli studenti e quando)”. Per aderenza alla terapia si intende il conformarsi del paziente alle raccomandazioni del medico riguardo ai tempi, alle dosi e alla frequenza nell’assunzione del farmaco per l’intero ciclo di terapia. Pazienti non aderenti alla terapia potrebbero essere attribuiti a medici che non hanno facilitato le prescrizioni terapeutiche, da qui l’esigenza di come e cosa insegnare agli studenti e ciò che possa facilitare l’aderenza alla terapia, soprattutto per le pluriterapie.

Alfred Tenore presenta “Il Progress test 2015: risultati e prospettive”. Come sempre vengono analizzati la notevole disponibilità di dati per la grande partecipazione di quasi tutte le sedi, che oltre fornire grande affidabilità a questo strumento lo pongono ad un importante livello internazionale; sono distribuite ai Presidenti le schede con i risultati delle singole sedi.

Nel pomeriggio di venerdì 8 aprile si svolge il Forum “Esperienze di lavoro di gruppo”, magistralmente presentato da Fabrizio Consorti e con i gruppi che si occupano di: a) CTP, coordinato da Oliviero Riggio; b) Gestione del Corso integrato, coordinato da Giuseppe Familiari; c) Interprofessionale, coordinato da Davide Festi; d) Personale tecnico-amministrativo, coordinato da Bruno Moncharmont. Si conclude con la riunione plenaria sotto la guida di Pietro Gallo.

Nella giornata di sabato 9 aprile, il Presidente comunica alcune modifiche nella organizzazione e gestione della Conferenza, e in particolare;

  1. a) la trasformazione della Conferenza in Associazione con approvazione notarile;
  2. b) la rivista articolata in sezioni, con articoli sottoposti a referee e non più a invito, tranne casi particolari, con norme redazionali definite e comitato editoriale;
  3. c) applicazione delle mozioni deliberate dalla Conferenza e divulgate dal Presidente;
  4. d) le delibere approvate debbono essere applicate e calate sulle realtà accademiche, territoriali e sui singoli Corsi di Laurea;
  5. e) le rappresentanza studentesche approvate (EMSA) saranno invitate nella riunione successiva. Tutto ciò viene approvato all’unanimità.

Il Prof. GF. Gensini (Presidente SIMMED), su invito, presenta “Simulazione in medicina e pedagogia medica: quali modifiche nel corso può comportare, con quali gradi di libertà per i singoli CLM”. Vengono definite tutte le condizioni necessarie e ottimali per la simulazione, le esperienze di alcune sedi, il documento programmatico della società scientifica italiana per la simulazione in sanità, con gli obiettivi, la metodologia e il decalogo e i riferimenti riportati nella pubblicazione su Intern Emerg Med DOI 10.1007/s11739-015-1341-2.

  1. Familiari con il coinvolgimento di C: Barbaranelli presentano “Studio longitudinale sul benessere e le attitudini degli studenti di medicina” per un migliore riconoscimento delle caratteristiche psicoattitudinali dei candidati, miglior orientamento professionale per gli stessi, migliore selezione dei candidati al fine di migliorare la qualità della professione, diminuire i drop out e quindi i tempi di latenza tra la fine della scuola superiore e l’ingresso nel lavoro. Le fasi dello studio si svolgeranno con i seguenti tempi: all’inizio del CDL, del terzo anno, alla fine del quarto e del sesto e a due anni dalla laurea. Viene presentato il questionario del tempo 2, previsto per il terzo anno, che viene approvato all’unanimità.

Per il punto relativo a “Relazioni dei Gruppi di Lavoro sulla stato dell’arte della attività e dei Delegati alla Attività di Monitoraggio” viene definito lo stato dell’arte e la fase di avanzamento dei seguenti gruppi: a) Core curriculum: definizione e monitoraggio, C. Della Rocca; b) Simulazione didattica ed altre attività professionalizzanti e di tirocinio, A. Ganau; c) Test di ammissione: primi risultati delle sedi piemontesi, G. Migliaretti; d) Studio comparativo fra risultati degli immatricolati “regolari” e “ricorrenti”, A. Bossi.

I prossimi incontri si terranno a Roma il 4 luglio 2016 e il 16 e 17 settembre 2016 a Messina.

L’Editor della Rivista mostra l’indice con i titoli del numero 69/2016.

Amos Casti

Segretario generale

 

Conferenza permanente delle Classi di laurea delle Professioni sanitarie

Lo scorso 16 maggio si è tenuta a Bologna la riunione di Giunta della Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie.  Tra i tanti temi affrontati, si segnalano:

  1. Su invito della Direzione Generale Professioni Sanitarie Ministero – dott. Ugenti, l’Ufficio di Presidenza ha partecipato al Convegno di presentazione degli esiti del progetto “Joint Action on Health Workforce Planning and Forecasting” inerente la definizione del fabbisogno di professionisti per i prossimi 20 anni. Durante il congresso che si è tenuto a Roma preso il Ministero, è emerso che: a) sono ad oggi all’attenzione dei fabbisogni due professioni disciplinate da Direttive Europee, infermieri ed ostetriche. La Conferenza ha chiesto che l’attenzione sia allargata progressivamente verso tutte le professioni; b) senza dubbio la definizione del fabbisogno di medio – lungo periodo è apprezzabilissima poiché aiuterà a stabilizzare i Corsi di Laurea (CdL), una importante esigenza attuale del sistema; c) è notevole il lavoro metodologico svolto sino ad oggi dal Ministero per addivenire ad una strategia di definizione dei fabbisogni delle professioni sanitarie che colloca l’Italia tra i Paesi di punta in Europa. I documenti presentati sono disponibili ai seguenti link: http://healthworkforce.eu/events/19052016-the-final-convene-on-the-pilot-project-italy-dissemination-event/; http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato3189134.pdf. Inoltre, l’Ufficio di Presidenza ha partecipato attivamente al meeting Congresso Bulgaria – Varna (Febbraio 2016), in cui sono stati riferiti i risultati raggiunti dai diversi Paesi. http://healthworkforce.eu/events/18022016-varna/
  2. È stato re-istituito l’Osservatorio Permanente (10 marzo 2016 – DI n. 155) presso il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251 ed al decreto del 19 febbraio 2009). http://attiministeriali.miur.it/media/271913/di_10032016_n155.pdf L’Osservatorio Nazionale, di cui fanno parte 10 componenti del Comitato di Presidenza e 27 rappresentanti delle 22 professioni sanitarie, formula proposte e pareri in ordine alla definizione di:
  • a) linee di indirizzo per l’elaborazione di requisiti d’idoneità organizzativi, strutturali e tecnologici, per l’accreditamento delle strutture didattiche universitarie e ospedaliere per la formazione delle figure professionali di cui alla legge n. 251/2000;
  • b) linee guida per la stipula dei protocolli d’intesa tra le Regioni e le Università, a norma dell’art. 6, comma 3, del decreto legislativo n.502/1992 e dell’art.6, comma 13 della Legge n.240/2010;
  • c) criteri e modalità per assicurare la qualità e la formazione in conformità alle indicazioni dell’Unione Europea;
  • d) criteri e modalità per il monitoraggio dei risultati della formazione delle figure professionali dell’area sanitaria.
  1. È proseguito il dibattito sui SSD MED 48-50: come noto, con Decreto Ministeriale 855 del 30 novembre 2015 http://attiministeriali.miur.it/anno-2015/ottobre/dm-30102015.aspx si sono rivisti i Settori Concorsuali ed in particolar modo quelli a cui afferivano SSD cosiddetti “sotto-quota” (meno di 10 PO per SSD e meno di 20 per SC) senza modificare l’assetto complessivo; inoltre, lo stesso DM definiva la possibilità che uno stesso SSD possa afferire ad un solo SC. Pertanto, è stata abrogata la possibilità di presentare multiple domande (pluri-afferenze). Per elaborare declaratorie in grado di fungere da guida ed aiuto nella valutazione dei candidati dei SSD che riflettono i SSD MED 48-50 con linguaggi che ne assicurino la comprensione della tipizzazione, ciascun Presidente/Vicepresidente di Commissione è stato invitato ad elaborare proposte con la Commissione e ad inviarle all’Ufficio di Presidenza che si è resa disponibile anche per supportare i lavori. Durante l’incontro di Giunta le proposte sono state dibattute e sistematizzate. A breve sarà a disposizione il verbale.
  2. È stato definito il programma del Meeting della conferenza (accreditamento ECM in corso) che si terrà a Bologna dal 23 al 24 settembre pv (complesso Universitario in Via Belmeloro). Dopo venti anni di formazione a livello universitario, si discuterà sulla “Stabilità e integrazione dei Corsi di laurea delle professioni sanitarie nel Sistema Universitario”. Saranno trattate molte tematiche, tra le quali quelle relative all’accreditamento dei CdL da due punti di vista particolari:
  3. dei processi (Quali sono le esperienze, e che cosa abbiamo imparato dai processi di accreditamento condotti in Italia dalle Commissioni CEV sino ad oggi? Come prepararsi al meglio alla visita di accreditamento? Quale ruolo hanno gli studenti e come prepararli in modo efficace?);
  4. della struttura (Come affrontare la disomogeneità dei protocolli regionali e dei finanziamenti dei CdL? Dopo vent’anni di formazione universitaria, la collocazione dei coordinatori/direttori della didattica professionalizzante e dei tutor è adeguata? Quali sono i criteri di attribuzione della docenza professionalizzate nei corsi di laurea?).

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Saranno inoltre sviluppate le tematiche inerenti lo sviluppo delle competenze manageriali e cliniche (Quale differenziazione è possibile per le lauree magistrali?) e quelle che preparano ad una carriera accademica (Quali dottorati devono essere disegnati per preparare la nuova generazione alla carriera accademica?).

Saranno presenti il prof. Andrea Lenzi Presidente del CUN, il prof. Paolo Miccoli (componente ANVUR), la dott.ssa Rossana Ugenti (Direttore Generale della D.G. delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie) e la dott.ssa Vanda Lanzafame (Dirigente Ufficio VI DGSINFS-Esami di Stato e Dottorati). Inoltre, il Managing Editor prof. Giovanni Danieli, interverrà sullo stato dell’arte della rivista e sul suo sviluppo. Il programma dettagliato è disponibile al sito: http://www.conferenzapermanentelaureesanitarie.unito.it/index.html.

E’ inoltre prevista una sessione poster per condividere esperienze di utilizzo a scopo didattico di simulazioni su technical e non-technical skills nei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale delle professioni sanitarie. http://cplps.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2011/07/SESSIONE-POSTER-CONFERENZA-BOLOGNA-2016.pdf. Le proposte andranno trasmesse in forma di abstract entro il 10 settembre (max 300 parole, con indicazione di titolo, autori, affiliazione) alla: Dott.ssa Elisabetta Losi Università di Modena e Reggio Emilia elisabetta.losi@unimore.it.

Alvisa Palese

Segretario generale

 

Segretariato Italiano Studenti in Medicina Scambi professionali italiani

Il progetto Clerkship Italiane-Clerkita, rivolto agli studenti del quinto e sesto anno di corso ed ai tesisti, consiste in un mese di tirocinio presso reparti di “eccellenza” in un ateneo italiano diverso dalla propria sede di studio. Per reparti di eccellenza intendiamo reparti che, a detta degli studenti della facoltà di riferimento, possiedono un elevato potenziale formativo. I partecipanti al progetto ricevono il supporto organizzativo della sede ospitante, oltre ad aver garantito alloggio ed un pasto al giorno per tutta la durata dello scambio.

Dove siamo arrivati?

Il progetto è attualmente attivo in 26 poli universitari: Ancona, Bologna, Brescia, Campobasso, Catania, Catanzaro, Chieti, Ferrara, Foggia, Genova, Messina, Modena, Napoli Federico II, Palermo, Parma, Roma La Sapienza, Roma Sant’Andrea, Roma Tor Vergata, Salerno, Sassari, Siena, Torino, Trieste, Udine, Varese e Verona. Altre università hanno manifestato interesse ad avviare il progetto per la campagna 2017-2018.

Già nel 2011, la Conferenza ne ha consigliato l’implementazione riconoscendone le potenzialità formative, confermate poi nel 2015 con l’attribuzione di 2 crediti formativi agli studenti.

Come potremmo migliorarlo?

Solo una piccola parte degli atenei, però, fornisce la copertura assicurativa ai partecipanti, portandoli negli altri casi a ricorrere ad assicurazioni esterne con il limite evidente di creare disomogeneità nella polizza. Il SISM, per tale motivo, si è già attivato nel contattare varie compagnie assicurative per fornire agli studenti una copertura più efficiente, ma riteniamo che il supporto delle università e delle loro polizze assicurative possa rappresentare una garanzia per la crescita ed il miglioramento del progetto.

Ci rimettiamo quindi alla competenza dei Presidenti di Corso di Laurea per continuare l’intesa e il supporto che la Conferenza Permanente ci ha garantito in tutti questi anni.

Silvia Raddi, Giustino Morlino

Notizie dal CUN, dall’ANVUR, dalle Conferenze Permanenti dei Corsi di laurea in Medicina e dalle Conferenze Permanenti delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie

Consiglio Universitario Nazionale

Nel mese di settembre 2015, il CUN ha espresso il parere su “Regolamento recante criteri e parametri per la valutazione dei Candidati ai fini dell’attribuzione dell’Abilitazione Scientifica Nazionale… omissis”. Questo argomento è di forte interesse per tutta la comunità Accademica in quanto il bando della nuova ASN, ferma dal 2013, è atteso da giovani e meno giovani studiosi per l’ingresso nell’Università (tenure track) e per le progressioni di carriera. Nel parere viene auspicata una maggiore flessibilità e responsabilità, quindi autonomia, da parte delle commissioni, l’individuazione di “valori soglia” da raggiungere per potere partecipare, l’eliminazione dell’età accademica, l’introduzione di un terzo parametro. (Il testo del parere del 30 settembre, è disponibile sul sito www.cun.it) Il decreto dovrebbe essere emanato dal MIUR in tempi brevi ed uno dei motivi del ritardo è stato dovuto al parere del Consiglio di Stato sulla maggioranza qualificata (4/5) prevista già nella precedente ASN e che ora dovrebbe divenire maggioranza semplice (3/5). In ogni caso, sebbene si attendano tempi più brevi il decreto “milleproroghe”, attualmente in discussione in parlamento, ha fissato al 31/12/2016 il termine per l’emanazione del regolamento dell’abilitazione scientifica nazionale.

Il 21 ottobre 2015 è stato espresso il parere sulla Legge di Stabilità nel quale il CUN ha auspicato che venga disposto un progetto di rilancio del sistema universitario, che preveda quanto meno: l’assunzione di un numero adeguato di RTDb; la seconda tranche del piano straordinario per la chiamata di Professori di seconda fascia previsto dalla legge 13 dicembre 2010, n.220 (legge di stabilità 2011)e l’attivazione di un piano straordinario per il reclutamento di Professori di prima fascia; la previsione di finanziamenti che garantiscano il diritto allo studio; la rimozione del blocco degli scatti stipendiali ;il rinnovo dei contratti del Personale tecnico-amministrativo.

A novembre è stata, sulla stessa linea della CRUI, espressa al Ministro una raccomandazione sulla necessità di sospendere i tempi della VQR, in considerazione delle numerose criticità esposte in numerosi Atenei.

Il 13 gennaio è stata designata nel Comitato Consultivo dell’ANVUR la Prof.ssa Alessandra Petrucci ordinario del Dipartimento Statistica informatica e applicazioni “G Parenti” dell’Università degli Studi di Firenze. Sempre a gennaio il CUN ha ricevuto la visita del Ministro On. Stefania Giannini che ha indicato le linee programmatiche su cui lavorare durante l’anno in corso.

Sono stati poi  formulati due pareri il primo sull’equipollenza dei titoli francesi con la ASN e il secondo sulle corrispondenze tra posizioni accademiche italiane ed estere. Attualmente il CUN sta esaminando gli ordinamenti didattici e a tal proposito si segnala la “guida alla scrittura degli ordinamenti didattici” disponibile sul sito www.cun.it. Si segnala inoltre, sempre sul sito, la “Guida alla presentazione delle domande per i passaggi di SSD, SC e MSC”. Nella penultima adunanza di febbraio è stata pubblicata una dichiarazione sul valore della ricerca in cui si interviene sulla necessità del riconoscimento giuridico degli scatti retributivi per il personale universitario.

Sono pervenute al Presidente le dimissioni del Prof. Mario Morcellini quale rappresentante al CUN dell’Interconferenza. Da questa è giunta la designazione del Prof. Vitale Cardone quale nuovo rappresentante in seno al Consesso.

Manuela Di Franco

Segretario generale

Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca

E’ con grande piacere che inizio questa collaborazione con la Rivista: far giungere a voi tutti la voce dell’ANVUR è per me motivo anche di orgoglio.

 

In data 19 Febbraio 2016 un’ ulteriore proroga al termine per la presentazione dei prodotti nell’ambito della VQR è stata concessa dall’ANVUR e la nuova scadenza è spostata quindi al 14 Marzo per le Università.

Nel corso del mese di Febbraio è stato elaborato, anche se non ancora licenziato dal Consiglio Direttivo, il documento che illustra i criteri e gli indicatori che saranno da guida per l’accreditamento dei Corsi di dottorato del XXXII ciclo. Esso sarà consultabile sul sito ANVUR pertanto non vale la pena riassumerlo qua, ma può essere utile indicare le linee di indirizzo fondamentali che hanno portato, pur nella sostanziale continuità con il relativo documento del 2014, ad alcune rilevanti integrazioni. Un peso maggiore viene assegnato al Coordinatore che deve essere incardinato nell’Ateneo sede del Dottorato, il cui Consiglio deve contenere almeno per il 50% docenti incardinati nello stesso Ateneo, mentre viene meglio demarcata la differenza fra i dottorati bibliometrici e non bibliometrici.

Dovrà essere garantita la disponibilità del 50% di aumento della borsa per un periodo di soggiorno all’estero non superiore ai 18 mesi.

Alcune novità interessano l’area Medica ed in particolare la necessità di fornire un elenco dettagliato dei “laboratori con dotazioni disponibili (grandi macchinari e risorse assistenziali nel caso di dottorati clinici)”.

Altra rilevante novità di precipuo interesse per l’Area Medica è a livello di SUA-RD (Ricerca Dipartimentale): nella prossima rilevazione saranno inseriti nell’ambito del personale in servizio (quadro C2) anche gli Specializzandi afferenti al Dipartimento, consentendo quindi ai Dipartimenti coinvolti nelle Scienze della Vita maggiori potenzialità di espressione della propria capacità di ricerca. Ho ritenuto di impegnarmi personalmente per una tale opportunità ma debbo aggiungere che il CD ha mostrato di accogliere con grande favore questa variazione.

Segnalo infine con soddisfazione che proseguono i contatti fra CUN ed ANVUR sulla possibilità di avviare finalmente un percorso di eccellenza che porti infine all’idea, peraltro pienamente condivisa dall’Agenzia di Valutazione, di un titolo di cosiddetto PhD-MD.

Paolo Miccoli

Direttivo ANVUR

 

Conferenza Permanente dei Presidenti

di Consiglio del CLM in Medicina e Chirurgia

Riunione del 30 novembre 2015

All’apertura dei lavori il Presidente illustra l’OdG che prevede l’intervento istituzionale della dr.ssa Rossana Augenti, funzionario responsabile della formazione nel Ministero della Salute e rappresentante in Europa per la programmazione degli accessi, quello di Paolo Miccoli, chirurgo endocrinologo, e nuovo componente nel direttivo ANVUR per l’area scienza della salute, e infine quello di Lorenzo Donini sulla nutrizione clinica nel percorso formativo dopo la proposta EXPO’15; da ultimo, si sofferma sulla necessità di uniformità per quanto riguarda l’attribuzione del voto di laurea.

Stefania Basili presenta un breve rendiconto del Progress test 2015 rilevando che hanno partecipato al test 47 Corsi di Laurea su 49 (96%), con un notevole incremento rispetto agli anni scorsi e con una grandissima partecipazione degli studenti (24.594). I risultati sono in elaborazione e verranno presentati nella prossima riunione della Conferenza e sollecita la preparazione di nuove domande per rinnovare l’archivio, coinvolgendo anche le società scientifiche come proposto dal Prof. Bellelli.

La Dr.ssa Rossana Ugenti, Direttore Generale del Ministero della Salute, ha tenuto una brillante relazione su “Programmazione del fabbisogno di medici: il progetto europeo per un nuovo modello ”. Si tratta di un progetto triennale che, oltre i medici, riguarda anche altre professioni sanitarie, con diversi gruppi di lavoro. Il progetto pilota in Italia è collegato agli adempimenti istituzionali e considera l’offerta (proiezione su flussi in entrata e uscita collegato con il numero di professionisti attuali e quello atteso in futuro) con la domanda (quella attuale e futura a seguito di cambiamenti demografici, epidemiologici ed organizzativi), prospettando uno scenario a gruppo chiuso ed uno a gruppo aperto, diffuso al MIUR, Regioni, FNOMCEO, Istat.

Il Prof. Paolo Miccoli, nuovo membro ANVUR per la medicina, rimarca i punti di contatto con la Conferenza sottolineando i punti qualificanti come a) la manutenzione del core curriculum con la pratica medica (rivedere i corsi professionalizzanti a cominciare dai tirocini), b) la metodologia scientifica e l’evoluzione della ricerca con percorsi di eccellenza quali il MD-PhD, c) la laurea con abilitazione, e d) le site visits e il progress test che proiettano la Facoltà nel contesto europeo.

Il Prof. Lorenzo Donini affronta il problema della “Nutrizione clinica nei Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia: la proposta post EXPO’15” ed afferma che è necessario: a) porre le problematiche nutrizionali al centro dell’attenzione (presenza di problematiche nutrizionali, considerare gli aspetti socioculturali, psicologici, funzionali che si accompagnano alle problematiche nutrizionali); b) verificare che i saperi previsti negli ambiti della nutrizione di base, applicata e clinica siano presenti nel corso di studi in M&C; c) adottare, anche per la nutrizione, lo stesso processo di formazione che si adotta in altri ambiti (dalle scienze di base alla fisiopatologia alla clinica); d) integrare le conoscenze che vengono fornite nelle scienze di base, nelle “metodologie” e nella clinica, anche in una logica nutrizionale; e) recuperare il senso clinico della ristorazione collettiva ospedaliera; f) considerare il “territorio” come area di interesse della formazione.

La commissione (B. Moncharmont, C. Della Rocca e S. Basili) preposta ad uniformare il meccanismo di calcolo del voto di laurea in tutte le sedi, anche alla luce del fatto che tale punteggio è valutato nel concorso nazionale per l’ammissione alle scuole di specializzazione, ha proposto una mozione (allegata) che viene approvata all’unanimità.

Per l’attività dei gruppi di lavoro riferisce Anna Bossi su: Studio comparativo fra risultati degli immatricolati “regolari” e “ricorrenti” riportando i risultati ottenuti dalle sedi di Milano, Torino/Orbassano, Pavia e Campobasso, e in attesa di quelli degli altri CdL che partecipano a questa iniziativa (Milano Bicocca, Modena, Napoli 2–Caserta, Napoli Federico II, Novara, Palermo, Roma 2, Torino); e Marco Krengli del gruppo MD-PhD che riporta i dati relativi al questionario sul percorso di eccellenza a cui hanno risposto il 75% delle sedi.

Per il punto “Il lavoro di gruppo nella didattica e nell’organizzazione della didattica” del GdL Innovazione Pedagogica, Maria Grazia Streparava ha tenuto una brillante relazione sul lavoro di gruppo con gli studenti e tra docenti, segnalando i vantaggi, le caratteristiche, i contenuti, gli interventi strategici, gli strumenti, la dinamica di gruppo e la gestione delle difficoltà. Nella conclusione ha definito i 10 “comandamenti” del lavoro di gruppo: trasparenza, uguaglianza, sopportarsi reciprocamente, ascolto attivo, contatto visivo, la guida del leader, coinvolgimento di tutti, interventi in ogni momento, conduzione formale o informale e infine controllo sull’andamento del lavoro da parte di tutti.

 

La prossima riunione della Conferenza si terrà a Siena l’otto e nove aprile 2016.

Amos Casti

Segretario generale

Conferenza Permanente delle Classi

di Laurea delle Professioni Sanitarie

La Conferenza Permanente delle Classi di  Laurea delle professioni sanitarie procede nella sua attività di sviluppo della qualità della formazione. In particolare, anche al fine di sviluppare le tematiche/problematiche emerse nel Meeting annuale che quest’anno si è realizzato a Bologna, ha realizzato l’incontro della Giunta lo scorso dicembre. In tale incontro si è lavorato sulle problematiche relative alle afferenze dei corsi di laurea triennali e magistrali delle professioni sanitarie ai Dipartimenti o alle Scuole/Facoltà di Medicina e Chirurgia. Si è discussa l’esigenza di suggerire agli Atenei unitarietà gestionale dei CdS delle professioni sanitarie per facilitare mutuazioni, esperienze di didattica interprofessionale e presentarsi come unico interlocutore con il sistema sanitario regionale rispetto alle convenzioni ed ai necessari supporti per le attività formative professionalizzanti. Pertanto, si è convenuto che l’afferenza debba avvenire sulla base di questi criteri, assicurando la possibilità di un coordinamento sia tra i CdS che tra i livelli istituzionali coinvolti. E’ emersa inoltre l’esigenza di monitorare i diversi modelli organizzativi in essere soprattutto per valutarne l’efficacia in sede di concreto funzionamento.

Rispetto alla tematica dei SSD ed alle abilitazioni scientifiche nazionali, con il contributo del Prof. Lenzi Presidente del CUN si è discussa l’esigenza di rielaborare  le declaratorie dei SSD 46-50 in modo da evidenziare le peculiarità scientifiche di questi ambiti disciplinari per guidare nella valutazione dei candidati di questi  SSD.

Con riferimento alle problematiche emerse recentemente rispetto alla prova pratica finale dei corsi di laurea, l’Ufficio di Presidenza ha incontrato il Direttore Generale del Ministero alla Salute dott.ssa Rossana Ugenti con la quale si è tenuto un confronto molto positivo. Al termine dell’incontro è emersa una condivisione del documento di indirizzo sull’Esame finale approvato dalla Conferenza e si è evidenziata la necessità di aggiornare l’attuale circolare che contiene indirizzi per l’espletamento dell’esame finale abilitante. Si  è condiviso che la prova pratica può prevedere modalità diverse purché sia evidente la finalità di accertare le capacità dei candidati di affrontare situazioni, problemi, casi esemplari e significativi per il loro futuro esercizio professionale. Non sono pertanto accettabili quesiti che valutano solo il livello posseduto di conoscenze, che costituiscono i prerequisiti delle competenze professionali.

Il Prof. Antonio Lanzone,  Presidente Commissione Nazionale per Ostetrica/o ha invece riferito  alla Giunta l’articolato lavoro svolto dalla Commissione per sviluppare la preparazione delle Ostetriche, a fronte di una crescente complessità delle responsabilità attese dal profilo di ruolo. Dopo aver presentato gli aspetti storici e scientifici  che hanno motivato la Commissione Nazionale dei CdS Ostetrica/o, anche sulla base delle normative europee di riferimento, a chiedere un prolungamento della durata di studi, si è aperto il dibattito. Già altre Commissioni, infatti, come ad esempio quella per Fisioterapisti e Infermieri, hanno più volte  dibattuto e motivato la necessità di una revisione della durata dei rispettivi CdS.

Non da ultimo, Angelo Mastrillo è intervenuto sulla tematica del tutorato evidenziando le questioni relative ai criteri di reclutamento e nomina, alla dotazione minima ed alle funzioni che costituiscono aspetti importanti anche in fase di definizione dei protocolli di intesa. Si è discussa l’esigenza di sviluppare un framework di riferimento per la definizione dei diversi ruoli tutoriali nei Corsi di Laurea. Infine, sono state riferite alcune informazioni rispetto agli avanzati lavori inerenti il Work Package n. 5 sul modello di definizione dei fabbisogni – condotto del Ministero della Salute ed a cui al prof. Saiani è stata invitata in fase di presentazione dei riusltati sino ad ora raggiunti nella definizione di una modellistica.

Infine, si è deciso di realizzare il prossimo meeting a Bologna il 23-24 settembre 2016.

Alvisa Palese

Segretario generale

Segretariato Italiano Studenti in Medicina)

MIND – Mental Illness and New Doctors

Gli Studenti in MeC parlano di salute mentale

Perché la psichiatria non basta

  1. Premesso che un argomento intenso come questo andrebbe compreso di pancia, nell’insegnamento di psichiatria vengono presentati criteri diagnostici per definire il malato ponendo l’accento sulle deficienze del singolo senza valutare il contesto sociale: metaforicamente la psichiatria continua a chiudere i malati in una stanza.
  2. Inoltre è un approccio settoriale, lo studio di un particolare gruppo di patologie che rappresentano un solo aspetto della vita del paziente; invece sarebbe utile distaccarsi dalla patologia e ripartire dalla salute come elemento globale.

Queste sono solo due testimonianze1 dei partecipanti al MIND- Mental Illness and New Doctors, laboratorio esperienziale sulla salute mentale che ha visto riunirsi a Bisceglie (BAT) dal 4 al 6 dicembre 2015  25  soci del SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina.

Se è opinione diffusa che per capire alcuni tipi di disagio, tra cui quello psichico, sia necessario averne esperienza diretta, non possiamo che ritenere incompleta una formazione puramente accademica focalizzata su diagnosi e terapia, enfatizzando così lo stigma; allo stesso tempo la salute stessa non è la mera assenza di malattia ma una percezione personale della propria condizione di benessere: pertanto il futuro medico deve essere avvicinato alle buone pratiche di illness centered medicine orientate al recovery.

Cos’è e come nasce il MIND

Il MIND nasce da due anni di autoformazione di un gruppo di soci appartenenti a differenti atenei che ha studiato e cercato testimonianze sulla realtà della salute mentale e servizi territoriali. Dopo diversi esperimenti è nato un laboratorio che, attraverso tecniche di educazione non formale, cineforum e l’intervento di una psichiatra ha stimolato la consapevolezza dei partecipanti sul concetto di salute mentale e i determinanti di esso, la normalità e lo stigma, nonché l’inclusione sociale; la realtà dei servizi territoriali in Italia e l’importanza di un rapporto medico paziente olistico, cercando così di raccogliere l’eredità Basagliana.

Possibili sviluppi del progetto

Formatori e partecipanti hanno avviato un lavoro di revisione e integrazione del materiale su cui si è basato il primo laboratorio in vista di una seconda edizione dello stesso, auspicando la diffusione del format nelle differenti realtà locali.

a cura di Claudia Chiurlia, Letizia Lorusso e Silvia Martignago