Notizie dal CUNn.65, 2015, pp.2959-2968

In questi ultimi mesi l’Area Medica è stata un settore centrale nei lavori del CUN. Nel mese di dicembre è stato espresso un parere sul Riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria  (17/12/2014) nel quale il CUN, preso atto della proposta resa dal Gruppo di lavoro ad hoc costituito dal Dipartimento per l’Università, l’Alta Formazione Artistica e Musicale e Coreutica e per la Ricerca in merito al riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria, così come previsto dall’art. 21 del DL 12.9.2013 e dall’art. 15 del DL 24.6.2014, n. 90,  ha suggerito alcune limitate proposte di modifica ed in particolare ha posto l’accento sulla necessità che le Scuole di Specializzazione siano considerate a pieno titolo come terzo livello della formazione Universitaria, sottolineando in particolare per l’area sanitaria l’equivalenza del titolo di Specialista con quello di Dottore di Ricerca. Negli ultimi due mesi, la commissione ad hoc, presieduta dal Presidente del CUN, Prof. Andrea Lenzi, ha consultato i rappresentanti delle Discipline interessate compiendo un lavoro di revisione ampio e condiviso che ha portato dopo sei anni accademici dall’attivazione delle Scuole di Specializzazione a normativa europea, (DM 1agosto 2005) al riassetto normativo delle nostre scuole rendendole  adeguate alle più recenti innovazioni assistenziali, organizzative e tecnologiche, ma anche e soprattutto venendo incontro alle richieste degli specializzandi, del ministero della Salute, del Ssn e delle Regioni. Si è scelto di ridurre la lunghezza in anni del percorso, partendo da un principio di risparmio di risorse, ma nello stesso tempo aggiornando e migliorando gli obiettivi formativi. Le attività professionalizzanti costituiranno il 70% di tutto il corso, con un contestuale aumento del peso in ore delle stesse (30 ore per ogni credito formativo, contro le 25 del passato), consentendo una maggiore assunzione di responsabilità per lo specializzando, che vedrà certificate dalla scuole sul “libretto diario” tutte le attività svolte e le competenze acquisite. Sono state poste le  condizioni perché la rete formativa coinvolga a pieno titolo, nel percorso formativo dello specializzando, assieme ed in accordo con le sedi universitarie, le strutture ospedaliere e del territorio. Quindi la sede universitaria sarà l’hub che rilascia il titolo e coordina l’attività didattica, ma le strutture del SSN, identificate dalle Regioni, verranno selezionate e incluse dal Consiglio della Scuola, in base a criteri di specificità e qualità dell’assistenza prodotta e delle necessità formative degli specializzandi. I dirigenti responsabili di queste strutture del SSN saranno docenti a contratto della Scuola ed entreranno a far parte del Consiglio della Scuola, creando così un circolo virtuoso di collaborazione università-ospedale-territorio. I criteri di docenza previsti nel DM e i requisiti e standard di qualità, garantiti dall’Osservatorio nazionale, con meccanismi di accreditamento rigorosi ad hoc, saranno utilizzati per identificare non solo la sede principale ed amministrativa della Scuola, ma anche le sedi universitarie aggregate e le suddette strutture del SSN incluse nella rete formativa della scuola. Queste le principali direttive che hanno portato alla abbreviazione di durata per 30 tipologie di scuole di specializzazione; alla soppressione e accorpamento di altre con una riduzione da 57 a 50 tipologie e quindi a un risparmio previsto di circa 3.000 annualità per potenziali 7-800 contratti in più, con una parallela revisione e adeguamento di tutti gli ordinamenti didattici.

Il 17 dicembre 2014  si è tenuto a Roma presso  il Senato della Repubblica un convegno promosso dal CUN sul tema: “Per fare dell’Università una risorsa che genera risorse” in cui sono intervenuti molti autorevoli relatori tra cui il Presidente del Senato (Sen. Pietro Grasso) Si è trattato di un importante momento di incontro e dialogo tra gli attori del sistema universitario e i rappresentanti di alcuni significativi contesti istituzionali, economici, sociali e culturali, al fine di valutare quali siano le condizioni che consentono all’Università e alla Ricerca di farsi interlocutrici delle esigenze del Paese per comprendere quale Università voglia l’Italia.

La CRUI e il CUN hanno condiviso, e unanimemente approvato, alcune prime proposte di semplificazione normativa dirette a considerare le peculiarità delle funzioni assegnate alle Università rispetto alle pubbliche amministrazioni non competitive, per sottoporle all’attenzione delle sedi parlamentari in occasione della sessione di bilancio, ufficialmente aperta presso il Senato.

L’iniziativa si colloca nel contesto dell’attenzione che entrambi gli organi da tempo dedicano alle semplificazioni normative e amministrative, quali misure indispensabili allo sviluppo, alla piena valorizzazione e alla competitività, anche internazionale, del nostro sistema universitario.

Le proposte del CUN per la semplificazione delle procedure e degli adempimenti burocratici che più ostacolano il funzionamento del Sistema Universitario e della Ricerca sono sul sito www.cun.it (Semplifica Università)

È stato pubblicato sul sito del MIUR il Decreto Ministeriale 29 dicembre 2014 n. 976 relativo al “Fondo per il sostegno dei giovani e favorire la mobilità degli studenti, ai sensi dell’art. 1 del D.L.-decreto-legge 9 maggio 2003, n. 105, convertito dalla legge 11 luglio 2003 n. 170”:

http://attiministeriali.miur.it/anno-2014/dicembre/dm-29122014.aspx

Sulla “Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana” del 29.12.2014 è stata pubblicata la Legge di Stabilità 2015. Sono di specifico interesse per l’Università, fra gli altri, i cc. 172, 346, 349, 425.

Sulla “Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana” del 31.12.2014 è stato pubblicato il Decreto-Legge 192/2014 cd. “Milleproroghe” che contiene novità di interesse per il sistema universitario.

È stato pubblicato sul sito del MIUR il decreto ministeriale 4 novembre 2014 n. 815 di “Ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per l’anno 2014: http://attiministeriali.miur.it/anno-2014/novembre/dm-04112014.aspx.

Sono stati formulati diversi pareri e mozioni  tra cui:

Dichiarazione Dottorato e Valutazione (22/10/2014)

Dopo attenta disamina del documento sulla “valutazione dei corsi di dottorato” approvato dal Consiglio Direttivo dell’ANVUR, che illustra i criteri e gli indicatori per la valutazione dei corsi di dottorato e aperto al confronto con la comunità scientifica, il CUN  ne segnala le criticità dell’impianto generale e espone nell’allegato osservazioni puntuali su ciascuno degli indicatori proposti

Raccomandazione in merito alla composizione delle Commissioni preposte alle procedure pubbliche di selezione pr l’acquisizione della posizione di Ricercatore a tempo determinato (19/11/2014)

Si raccomanda che gli Atenei, nel costituire le commissioni giudicatrici preposte alle procedure pubbliche di selezione per la posizione di RTD, assicurino, la presenza di commissari afferenti al settore scientifico-disciplinare o al settore concorsuale per il quale è stata avviata la procedura.

Mozione sulla Durata massima complessiva dei rapporti instaurati con i titolari di assegni di ricerca (19/12/2014) in cui il CUN chiede che sia introdotta una deroga, temporaneamente definita, al limite di durata massima complessiva degli assegni di ricerca di cui ciascun titolare può usufruire definita dall’art. 22, c. 3, della legge 30 dicembre 2010 n. 240.

Dichiarazione in merito al Decreto ministeriale 9 dicembre 2014, n. 893, costo standard unitario di formazione per studente in corso  (14/01/2015) www.cun.it

Infine il 29 gennaio si sono svolte le elezioni per il rinnovo parziale del CUN delle aree 03, 05,07,09,10,12,13,14.

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