Notizie dalla Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarien.65, 2015, pp.2959-2968

Autori: Alvisa Palese

Continuano i lavori della Conferenza permanente. Dopo aver informato trasversalmente le Istituzioni nonché le altre Commissioni Nazionali e i Magnifici Rettori al fine di offrire una diffusa informazione del nuovo assetto della Conferenza, si sono completate alcune Commissioni Nazionali (Commissione Nazionale cdS in Tecniche Ortopediche: Presidente Professor Mora e Vice-Presidente Dottoressa Guida; Commissione Nazionale CDS Podologia: Presidente prof. Cavallini e Vicepresidente dott. Arcangelo). Nella sua prima seduta che si è tenuta a Bologna lo scorso 16 dicembre, la Giunta ha affrontato, tra le altre, le seguenti problematiche che meritano una diffusa informazione:

Requisiti Minimi quantitativi – docenti di riferimento per CDS

L’accreditamento dei Corsi di studio (CDS) così come prevista dal DM MIUR 30 gennaio 2013, n. 47, indica un “accreditamento iniziale” che corrisponde ad una autorizzazione fondata su parametri quantitativi ed un successivo “accreditamento periodico” che corrisponde alla conferma dell’autorizzazione ottenuta sulla base anche della verifica del mantenimento dei parametri quantitativi. In particolare l’allegato A del DM MIUR 30 gennaio 2013, n. 47 indica, tra gli altri, nel numero di ‘docenti di riferimento’ i requisiti minimi irrinunciabili che un CDS deve avere per poter essere attivato e nel tempo autorizzato. Nel DM MIUR 23 Dicembre 2013, n. 1059 di adeguamento ed integrazione al DM 30 Gennaio 2013 n. 47 soprarichiamato, all’allegato A lettera B, sono definiti il numero minimo di docenti di riferimento ai fini dell’accreditamento iniziale di un CDS. In accordo a tale allegato, nel caso in cui la numerosità di immatricolati a ciascun CDS superi la numerosità massima teorica prevista, il numero di docenti di riferimento/anno deve essere incrementato in misura proporzionale al superamento di tali soglie in base ad una formula.

I dispositivi normativi soprarichiamati prevedono una quantità incrementale di requisiti di docenza all’aumentare degli studenti qualora la numerosità massima sia superata, ma non prevedono una riduzione incrementale del numero di docenti qualora sia rispettata la numerosità di riferimento o raggiunta la numerosità minima. L’impatto dell’applicazione di tali requisiti pur graduale, nella situazione in cui gli Atenei si trovano attualmente ad operare per il perdurare dei vincoli al turnover rischia di determinare una progressiva chiusura dei CDS a numerosità limitata per impossibilità degli stessi Atenei ad assicurare i docenti richiesti. La Giunta, dopo articolata ed approfondita discussione, ha approvato all’unanimità di rivedere complessivamente i requisiti di docenza previsti attualmente:

– introducendo per i CDS di laurea a bassa numerosità una riduzione del numero minimo di docenti di riferimento fino a tre docenti per i corsi che prevedono da 10 fino a 25 studenti/anno;

– prevedendo tra i requisiti minimi una valutazione anche dell’offerta quali-quantitativa di servizi sanitari presso le strutture che appartengono alla rete formativa di riferimento del CDS, rivedendo i requisiti di attività vigenti che, nell’evoluzione dei Sistemi Sanitari Regionali, non appaiono più congruenti;

– introducendo nei requisiti minimi di docenti di riferimento, la norma che entro tre anni almeno un docente universitario appartenga ai settori compresi fra ex MED/45 e ex MED/50 e al profilo professionale specifico del CDS.

Specificità della Scheda SUA  per le lauree sanitarie

I quadri A1, C3, e B5 della SUA non riportano alcune specificità importanti del CDS dell’area sanitaria. Pertanto, è stata elaborata e discussa una proposta che prevede le seguenti raccomandazioni in sede di compilazione della SUA:

– Quadro A1 – Consultazione con le organizzazioni rappresentative – a livello nazionale e internazionale – della produzione di beni e servizi, delle professioni: Sono consultate con almeno cadenza triennale le organizzazioni rappresentative del mondo delle professioni (Collegi/Ordini/Associazioni) e dei servizi (Dirigenti delle professioni Sanitarie) per dibattere l’appropriatezza del curriculum rispetto alla professionalità attesa e le scelte da intraprendere rispetto alle istanze emergenti.

– Quadro C3 – Opinioni enti e imprese con accordi di stage/tirocinio curriculare o extra – curriculare scadenza 30/09/2014: Annualmente i CdS raccolgono dati nelle modalità che ritengono più efficaci (questionari, conferenze annuali, audit su incidenti critici) dalle aziende sanitarie/ospedaliere e da altre strutture (case di riposo) appartenenti alla rete formativa (in convenzione o di cui al protocollo di intesa), rispetto ai punti di forza e di miglioramento. A tale processo di valutazione sono coinvolti stakeholder aziendali, referenti organizzativi per gli stage, tutor clinici nelle forme che ciascun CDS definirà con le proprie aziende partner e all’interno dei protocolli di intesa definiti con la regione e le aziende. Sulla base delle indicazioni raccolte, i CDS includono le azioni di miglioramento nei propri documenti di riesame e monitorizzano l’evoluzione, comunicando l’anno successivo l’esito delle azioni perseguite.

– Quadro B5  – Assistenza per tirocini e stage scadenza 05/05/2014: Sono descritti in forma dettagliata: la struttura (sistemi di responsabilità) ed i meccanismi operativi (programmazione, gestione e valutazione) del tirocinio, nonché gli standard attesi, con riferimento alla Consensus Conference di Tirocinio approvata dalla Conferenza Nazionale Permanente delle Lauree triennali. Sono considerati nel documento di riesame gli standard non ancora soddisfatti rispetto alle raccomandazioni nazionali di cui alla Consensus Conference, su cui azioni di miglioramento specifiche devono essere attivate.

Piano triennale

Nel prossimo triennio, saranno prioritari i seguenti aree/obiettivi:

– Modelli di definizione dei fabbisogni di profili di area sanitaria: è necessario, partecipando ai tavoli di lavoro in atto o implementandone di nuovi, addivenire a sistemi più puntuali e prospettici di definizione dei fabbisogni al fine di stabilizzare l’offerta di professionisti dell’area sanitaria e renderla utile per il paese.

– Monitoraggio dell’andamento dei CdS dell’area sanitaria in considerazione dei requisiti quantitativi: è necessario attivare uno stretto monitoraggio dei corsi  attivati e sospesi e/o chiusi per effetto dei requisiti minimi e delle ricadute sui fabbisogni e sul paese.

– Modelli organizzativi dei CDS: deve essere elaborata una analisi dei vantaggi e degli svantaggi dei CDS interateneo, a ciclo continuo o intermittente (attivazione ad anni alterni); riflettendo criticamente anche sulla fattibilità per i CdS degli Atenei che scelgono una mission particolare rispetto ai CDS dell’area sanitaria al fine di addivenire a indicazioni sui modelli organizzativi dei CDS di laurea sanitaria.

– Elaborazione di linee di indirizzo per la definizione dei Protocolli di intesa regione/università alla luce delle esperienze in atto in alcune regioni e dell’esigenza, in altre, di sviluppare il proprio protocollo.

– Scheda delle attività: ai sensi del decreto ministeriale (DI Università-Sanità del 24 settembre 1997), erano stati definiti i dati di attività e di struttura necessari per ciascun corso di laurea sia in fase di attivazione sia di mantenimento. Tali standard di attività e di struttura devono essere ri-aggiornati affinché possano riflettere in modo più puntuale l’evoluzione de SSN e del campo di attività delle professioni.

– Lauree magistrali e clinica: dovrà essere definita ed approvata una proposta operativa sulle lauree magistrali al fine di rispondere meglio all’esigenza del paese di preparazione dei nuovi professionisti.

– Attivare un osservatorio in uscita: sarebbe necessario attivare un sistema di monitoraggio dei professionisti dell’area sanitaria in uscita verso altri paesi al fine di monitorare il fenomeno della migrazione prevalentemente legato al blocco delle assunzioni.

– Disabilità: è necessario riaprire il dibattito sugli studenti che desiderano intraprendere una professione sanitaria e che sono diversamente abili.

Comments are closed.