MD-PhDn.72, 2016, pp. 3274-3275

Marco Krengli (Piemonte Orientale, Novara), Daniele Santini (Roma, Campus Biomedico), Francesco Curcio (Udine), Luciano Daliento (Padova), Antonio Moschetta (Bari), Raffaella Muraro (Chieti), Paolo Remondelli (Salerno).

Componenti esperti esterni alla Conferenza: Antonella Calogero (Roma, La Sapienza-Polo Pontino), Calogero Caruso (Palermo), Riccardo Zucchi (Pisa), Mauro Tognon (Ferrara), Massimiliano Corsi Romanelli (Milano, Statale).

 

Il percorso di dottorato di ricerca si colloca in Italia in una fase successiva alla laurea e spesso, in ambito medico, addirittura dopo la specializzazione e quindi dopo un precedente periodo di 10-11 anni di studi universitari. Questo fa sì che l’accesso sia limitato a pochissimi “scientists” che accettano di investire nello studio una buona parte della propria vita professionale, e probabilmente, quella potenzialmente più produttiva dal punto di vista scientifico. Questo si traduce in un numero esiguo di medici che si formano in attività di ricerca soprattutto traslazionale, che è quella che meglio può tradurre nella pratica clinica i risultati di sperimentazioni che nascono nei laboratori dedicati alla ricerca di base.

L’istituzione di un percorso integrato MD-PhD consentirebbe un accesso precoce al dottorato di ricerca in modo da raccogliere le vocazioni di coloro che durante gli studi di Medicina e Chirurgia potrebbero indirizzare la propria formazione alla ricerca, creando i presupposti per una futura attività da svolgere in ambito accademico o in istituti di ricerca.

Obiettivo del Gruppo di Lavoro è quindi quello di formulare una proposta di percorso MD-PhD, utile alla redazione di un documento della Conferenza e che fornisca indicazioni per la stesura di una normativa ministeriale. Dovranno quindi essere definite le principali caratteristiche del percorso MD-PhD in termini di accesso, svolgimento e integrazione nell’ambito del corso di laurea in Medicina e Chirurgia.

Per lo svolgimento della propria attività, il gruppo di lavoro della Conferenza ha stabilito di effettuare due survey preliminari volte a descrivere i percorsi di eccellenza esistenti nelle varie sedi universitarie a livello nazionale e a raccogliere le principali informazioni relative ai percorsi MD-PhD presenti nei principali Paesi Europei ed extra-Europei. I risultati di queste survey sono già stati descritti in precedenti reports. Sulla base di tali survey, presentate e discusse in varie riunioni della Conferenza, è a questo punto possibile formulare alcune considerazioni.

Nella stesura della proposta di percorso MD-PhD si dovrà tener conto dei seguenti aspetti principali:

1) tempo di accesso;

2) modalità e requisiti di accesso;

3) strutturazione del percorso con acquisizione simultanea o sequenziale dei titoli MD e PhD;

4) benefits da prevedere;

5) collaborazione fra più sedi universitarie.

Tempo di accesso

Nei programmi USA l’inizio dell’attività PhD è collocata al 3° anno anche se la scelta avviene di norma al 2° anno. Nei programmi Europei l’inizio varia dal 3° al 5° anno. A tale proposito l’accesso ai percorsi di eccellenza in Italia varia dal 2° al 4° anno. In generale un accesso dopo almeno una parte di corsi pre-clinici può aiutare a una scelta più consapevole da parte degli studenti, tuttavia un accesso tardivo oltre il 3° anno determina una concentrazione di attività dedicata al parcorso PhD che può risultare eccessiva anche in rapporto al concomitante carico di studio e di attività professionalizzante nelle discipline cliniche.

Modalità e requisiti di accesso

Una selezione è prevista in tutti i percorsi MD-PhD attivi ed è basata sulla valutazione del precedente curriculum e delle attitudini e aspirazioni dei candidati. Tali aspetti possono essere valutati sia con criteri basati sulla media dei voti e sui crediti acquisiti/esami superati, sia con un colloquio che, a seconda di come è strutturato, può essere orientativo o selettivo.

Strutturazione del percorso con acquisizione simultanea o sequenziale dei titoli MD e PhD

L’integrazione fra MD e PhD è in generale strutturata in modo differente in Nordamerica e in Europa.

In Nordamerica lo studente, superati i primi due anni, di solito preclinici, si dedica completamente alla attività di ricerca (PhD) per un periodo fino a 4 anni, proseguendo solo successivamente il percorso MD con la maggior parte delle attività cliniche per altri 2 anni. I due titoli MD e PhD possono quindi essere conseguiti simultaneamente al termine degli studi.

 

In Europa l’integrazione fra MD e PhD varia da sede a sede senza però una netta divisione fra periodi in cui viene svolta sola attività di ricerca e periodi di studio di materie precliniche e cliniche. I titoli di studio, inoltre, sono acquisiti in modo sequenziale, di solito MD dopo 6 anni e PhD dopo ulteriori 2-3 anni. Nei due modelli descritti vi sono vantaggi e svantaggi. Il principale vantaggio del modello Nordamericano è legato alla possibilità di dedicarsi completamente alle singole attività e in particolare quella di ricerca, mentre il principale vantaggio del modello Europeo può risiedere nella flessibilità di modulazione delle attività di studio, tirocinio e ricerca con la possibilità di conseguire il primo titolo di studio (MD) dopo 6 anni.

Benefits da prevedere

Tutti i percorsi MD-PhD prevedono dei benefits che hanno lo scopo di rendere più accessibile e interessante un percorso di studio e ricerca che ha una durata non inferiore a 8 anni. Generalmente consistono in borse di studio, esenzione dalle tasse e facilitazioni logistiche.

Collaborazione fra più sedi universitarie

In uno scenario in cui i programmi di scambio a livello internazionale e nazionale vengono sempre più incentivati sembra del tutto logico prevedere una collaborazione fra più sedi universitarie che consenta agli studenti di effettuare rotazioni per attività di studio e ricerca e ai docenti di condividere programmi didattici e di promuovere quelli che sono le peculiarità di ricerca delle singole sedi.

E’ da prevedere un programma di scambio anche a livello internazionale  con adesione a indicazioni e linee guida europee (ORPHEUS, ESF-ALLEA, ESF European Review Guide. Al fine di completare le informazioni utili alla stesura della proposta di percorso MD-PhD può essere opportuno prevedere anche contatti con la componente studentesca e in particolare con la “European MD/PhD Association (EMPA)” (http://www.eumdphd.com/empa-2/) che riunisce studenti inseriti nei percorsi MD/PhD.

Stato dell’arte dei Gruppi di lavoron.70, 2016, pp. 3184

Gruppo di lavoro

MD – PhD

Il Gruppo comprende attualmente Marco Krengli (Piemonte Orientale, Novara), Daniele Santini (Campus Biomedico, Roma), Antonio Moschetta (Bari), Raffaella Muraro (Chieti), Francesco Curcio (Udine), Calogero Caruso (Palermo), Luciano Daliento (Padova), Paolo Remondelli (Salerno), Mauro Tognon (Ferrara), Antonella Calogero (Roma La Sapienza, Polo Pontino) e Riccardo Zucchi (Pisa). E’ stata recentemente acquisita la collaborazione di Massimiliano Corsi Romanelli delegato del rettore dell’Università Statale di Milano per il percorso MD-PhD.

 

L’obiettivo è quello di individuare le possibili caratteristiche del percorso MD-PhD in termini di accesso e svolgimento, nonché le modalità di integrazione di tale percorso nell’ambito del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, al fine di formulare una proposta utile alla redazione di un documento della Conferenza che fornisca indicazioni per la stesura di una normativa ministeriale.

L’attività prosegue come previsto con la raccolta di informazioni su percorsi simili in ambito internazionale al fine di giungere alla formulazione di una proposta finale.

È stata preparata una scheda di raccolta dati e i componenti del gruppo hanno iniziato a raccogliere informazioni sulla base di contatti nei vari Paesi Europei ed extra-Europei. La scheda prevede di indagare il piano di studi in termini di ore di impegno nelle diverse attività didattiche (lezioni, tirocinio, laboratorio) e loro distribuzione negli anni di corso, tipi di ricerca svolta, criteri di ammissione e di permanenza nel percorso, modalità di accesso, nonchè modalità di assegnazione di borse di studio ed eventuali altri benefits per gli studenti inseriti nel percorso.

Sono stati finora raccolti dati, che sono in fase di elaborazione, dalle seguenti sedi:

Phillips University, Marburg, Germany; Ruprecht-Karls University of Heidelberg, Germany; University of Zurich, Switzerland; University of Tours, France; Virgina Commonwealth University, USA; Yale University, USA; Johns Hopkins University, USA.

Sono in corso contati con altre sedi fra cui le Università di Belfast, Tubingen, Leiden, Cordova e Danzica.

Da una prima analisi delle informazioni raccolte dalle sedi contattate e da dati di letteratura risulta che i percorsi hanno alcune caratteristiche simili in Europa e in Nordamerica. Negli USA vi sono 120 programmi (Alamri Y, Clinical Medicine, 2016, 16:215-8), 45 dei quali finanziati da NIH. In Canada il supporto del Canadian Institutes of Health Reserach verrà meno a partire proprio dal 2016, tuttavia alcune Università proseguiranno a offrire percorsi Md/PhD. La maggior parte di questi percorsi ha una durata di 8 anni che consentono di ottenere sia la laurea sia il titolo di dottorato. In Europa il programma MD/PhD è nato in UK all’Università di Cambridge e poi si è esteso ad altre istituzioni accademiche nel Regno Unito e in altri Paesi fra cui Svezia, Svizzera, Germania, Francia. Analogamente, in Asia, Giappone e Singapore hanno simili programmi e Australia, Nuova Zelanda e, più recentemente, Sudafrica hanno pure adottato analoghi percorsi.

Per meglio definire lo scenario Europeo sono previsti contatti anche con la “European MD/PhD Association (EMPA)” (http://www.eumdphd.com/empa-2/), che riunisce studenti inseriti nei percorsi MD/PhD.

Si prevede di completare la survey in modo da presentare un report preliminare alla riunione di Roma il 4 luglio e completo alla riunione di Messina il 16-17 settembre 2016.

(Marco Krengli)

 

Studio comparativo fra risultati degli immatricolati “regolari” e “ricorrenti”

Abbiamo terminato l’analisi dei dati forniti dai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia di Milano Statale, Milano Bicocca, Modena e Reggio Emilia, Molise, Novara, Pavia, Roma (La Sapienza) e Torino (Orbassano e Molinette) che hanno permesso di valutare l’eventuale relazione tra voto di maturità e punteggio al test di ingresso, tra punteggio al test di ingresso e score di rendimento (punteggio che tiene conto del numero di esami superati e del voto conseguito, pesato per il numero di CFU attribuiti al corrispondente insegnamento), tra score di rendimento e alcune delle variabili incluse nello studio.  Come già ricordato in occasione dell’incontro di Siena (ed inviato, come richiesto, il 22 febbraio scorso), i risultati preliminari hanno evidenziato una differenza, più o meno rilevante a seconda della sede, tra il rendimento ottenuto dagli studenti immatricolati regolarmente e quello degli immatricolati in sovrannumero: con risultati migliori per i primi.

Per fornire la sintesi definitiva è necessario che i Presidenti dei CdL coinvolti commentino i risultati che saranno loro inviati la prossima settimana.

Il lavoro potrebbe proseguire valutando i risultati al termine del primo triennio (AA: 2016/17); a tal fine sarebbe estremamente utile poter includendo CdL del Centro-Sud Italia dove maggiore è stato il numero di studenti immatricolati in sovrannumero.

(Anna Bossi)

 

Progress Test- Progetti futuri

Il gruppo di lavoro comprende: Salvatore Bozzaro (Torino – Polo San Luigi Gonzaga di Orbassano), Agostino Palmeri (Catania), Giulia Morace (Milano  -Polo San Paolo), Maria Penco (L’Aquila),  Antonio Lanzone (Roma – Cattolica), Manuela Merli (Roma – SAPIENZA-CLMB), Stefania Basili (ROMA-CLMD), Felice Sperandeo (SISM), Alfred Tenore (past-president – Udine – Chair, Department of Medical Education, University of Science and Medicine Colton, California, USA).

In occasione della riunione della Conferenza tenutasi a Siena sono stati mostrati i dati finali dell’ultimo PT. In seguito ad ogni Presidnte è stata inviata una richiesta di creazione di domande di tipo nozionistico e a vignetta clinica da selezionare per il PT 2016.  Ogni Presidente dovrà inviare il form al corpo docente del CLM e la collezione di domande dovrà essere inviata alla Commissione validatrice entro il mese di Luglio. Attualmente abbiamo ricevuto solo 150 domande.

Il prossimo Progress Test si terrà il 16 Novembre 2016.

(Alfred Tenore, Stefania Basili)