Piattaforme online e Nuovi Median.80, 2018, pp. 3575-3576, DOI: 10.4487/medchir2018-80-1

Abstract

Viviamo in un mondo sempre più interconnesso e tecno-logico in ogni ambito. Questo processo sta coinvolgendo anche la medicina ed il suo insegnamento, attraverso l’uso di strumenti derivati dall’innovazione tecnologica. Tra questi abbiamo fonti di consultazione, videolezioni e clip e ambienti interattivi erogati da università, studenti e terze parti. L’integrazione intelligente di tali strumenti può migliorare l’erogazione della didattica. Pertanto è importante averne consapevolezza.


Nowadays our world is more and more interconnected and technological in every field. This process is also about medicine and medical education thanks to the tools technology innovation is providing us. We have several consultations sources, videoclasses and clips till interactive environment provided by university, students and third parts. The smart integration of these tools can definitely improve the quality of teaching so awareness about it is very important.

Articolo

Viviamo in un mondo sempre più interconnesso e tecnologico in ogni ambito. Questo processo sta coinvolgendo anche la medicina ed il suo insegnamento (1,2,3), attraverso l’uso di strumenti derivati dall’innovazione tecnologica. Poiché però, come ci ricorda il poeta:

“Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco” – William Yeats

in questo testo passeremo in rapida rassegna gli obiettivi formativi coerenti con l’uso di strumenti didattici come le piattaforme online e i nuovi media. Saper sfruttare al meglio queste nuove opportunità rappresenta una sfida che vale la pena vincere perché aiutano ad offrire una didattica migliore.

Quali obiettivi formativi?

Come è noto, un obiettivo formativo è il risultato atteso di un’azione di insegnamento/apprendimento ed è espresso attraverso una frase introdotta da un verbo. Facciamo riferimento alla classica tassonomia di Bloom, che classi-fica gli obiettivi formativi cognitivi in livelli di astrazione crescente. In anni recenti la tassonomia è stata integrata con l’aggiunta di una “tassonomia digitale“ (vedi figura 1). Come è evidente, ai verbi tipici dei livelli più bassi sono stati aggiunti verbi relativi ad azioni tipiche del mondo digitale, come “googling” o “scaricare”. Tuttavia se prendiamo in considerazione i verbi più tradizionali, risulta evidente che ambienti e media elettronici si prestano bene ai livelli cognitivi più bassi, come descrivere, illustrare, riconoscere (strutture, funzioni, procedure, …) e a quelli di livello medio: correlare, utilizzare (conoscenze per decisioni). Un’attenzione particolare rivestono infine le possibilità di usare questi ambienti e strumenti per formare le abilità di comunicazione e cooperazione tipiche dell’interazione sociale contemporanea, fortemente orientata alla co-produzione di prodotti attraverso processi collaborativi che prescindono dalla co-presenza fisica.

Quali sono gli strumenti nella nostra cassetta degli attrezzi dell’e-learning?

Li abbiamo raggruppati per tipologia (consultazione, clip e videolezioni, interattivi) e fonte (Università, Studenti, Terze Parti)

Strumenti di consultazione – Università

Tutte le università sottoscrivono l’abbonamento a numerose riviste e che sono a disposizione di docenti e studenti. Questa potrebbe apparire come una banalità, ma molti studenti ne sono all’oscuro o comunque non hanno idea di come fare ad accedere a tali servizi, anche attraverso l’uso di server proxy.

Sono inoltre disponibili ulteriori vari servizi di cui le università possono dotarsi come Access Medicine e UpToDate, vasti repertori di informazione bibliografica indicizzata per argomenti e referenziata alle fonti.

Strumenti di consultazione – Studenti

Le tanto chiacchierate e controverse sbobinature, piacciano o meno, sono una realtà e rappresentano uno strumento fondamentale per gli studenti per destreggiarsi soprattutto nel triennio clinico a causa dei programmi fumosi e delle peculiari inclinazioni dei docenti.

Strumenti di consultazione – Terze Parti

Wikipedia, Dr. Google e Mypersonaltrainer sono così importanti che figurano sempre più spesso nei ringraziamenti delle tesi dei nostri studenti. Vengono usati per approfondire o fare chiarezza sulle questioni più disparate. Piuttosto che demonizzarli, varrebbe la pena insegnare a farne un uso consapevole.

Clip e videolezioni – Università

In Italia è meno diffuso, ma all’estero è pratica comune soprattutto da parte di università prestigiose l’erogazione di corsi e-learning. Esistono diverse hub che poi li mettono a disposizione. Tra le più diffuse c’è Coursera che consente di seguire moltissimi corsi in inglese sottotitola-to gratuitamente o con certificazione a prezzi simbolici.

Clip e videolezioni – Studenti e Terze Parti

Youtube rappresenta una delle hub video più grandi al mondo. Qui sono disponibili numerosissimi canali più o meno professionali dedicati alle varie branche della medicina. Tra i più celebri segnaliamo “Geeky Medics” per esami obiettivi OSCE, “Osmosis” per la patologia generale e fisiopatologia e le italianissime “Agorà Scienze Biomediche” per le materie del primo triennio e “Surgical Team H3” per tecniche chirurgiche di base.

Strumenti interattivi – Università

Uno degli strumenti più diffusi, ma al contempo meno sfruttati è la piattaforma Moodle a disposizione delle università. Infatti oltre che semplice bacheca avvisi e contenitore per le slides ed eventuali letture consigliate, con un po’ di creatività può essere sfruttato per creare dei momenti di didattica interattiva (somministrando casi clinici, richiedendo elaborati riflessivi ecc…)

Strumenti interattivi – Studenti e Terze Parti

I social network come Facebook hanno sostituito i vecchi forum dove ci si scambiano informazioni e consigli.

Siti di filesharing come GoogleDrive e Dropbox invece risultano utili per la condivisione tra pari di file. Esistono poi vari programmi ed applicativi per computer e device molto interessanti che vanno dagli atlanti di anatomia, ai casi clinici fino a piattaforme come “Kahoot!” che consentono di somministrare domande in tempo reale “gamificando” le classiche lezioni frontali aumentando molto l’engagement della platea.

Strumenti extra

Segnaliamo in ultimo piattaforme come “Slideshare” e “Medscape” per trarre ispirazione. La prima consente di attingere ad un variegato numero di presentazioni, il secondo di numerose risorse cliniche e didattiche utili.

Come implementare questi strumenti?

Ci sono livelli crescenti di implementazione possibili. Si può andare dalla semplice segnalazione all’integrazione nella didattica frontale, fino all’inserimento nella valutazione ai fini della prova d’esame. Tali strumenti sono tanto numerosi quanto versatili che consentono, se ben sfruttati, di integrarsi perfettamente allo stile del docente rispondendo però alle specifiche esigenze degli studenti. Tale equilibrio può essere raggiunto con la sperimentazione ed il dialogo pensando al binomio docente-discente come ad una squadra con un obiettivo in comune: la miglior formazione possibile.

“TEAM – Together wE Achieve More”

Bibliografia

1: Hillman T, Sherbino J. Social media in medical education: a new pedagogical paradigm? Postgrad Med J. 2015 Oct;91(1080):544-5. doi: 10.1136/postgradmedj-2015-133686. Epub 2015 Sep 3. Review. PubMed PMID: 26338982.

2: Madanick RD. Education Becomes Social: The Intersection of Social Media and Medical Education. Gastroenterology. 2015 Oct;149(4):844-7. doi: 10.1053/j. gastro.2015.08.037. Epub 2015 Aug 24. Review. PubMed PMID: 26311278.

3: Rasmussen A, Lewis M, White J. The application of wiki technology in medical education. Med Teach. 2013;35(2):109-14. doi: 10.3109/0142159X.2012.733838. Epub 2012 Oct 26. Review. PubMed PMID: 23102056.

Cita questo articolo

Agresti G., Consorti F., Bellini T., Streppafava M.G., Piattaforme online e Nuovi Media, Medicina e Chirurgia, 80, 3575-3576, 2018. DOI: 10.4487/medchir2018-80-1

Notizie dall’ANVUR, dal CUN, dalla Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie

Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca – ANVUR

Sono molteplici le attività dell’Agenzia, alcune delle quali stanno maturando proprio in questi giorni in cui mi accingo a dare il mio consueto con-tributo alla rubrica.

Il processo di sorteggio delle Commissioni giudicatrici della ASN è terminato dopo che ANVUR aveva effettuato i consueti controlli come stabilito dal decreto. Si apre quindi la seconda fase che terminerà come da calendario per la presentazione delle domande dei candidati.

A riguardo delle Scuole di Specializzazione il 26 Novembre ultimo scorso si è svolta un’ importante riunione dell’Osservatorio cui ha partecipato anche l’Agenzia e che dovrebbe portare a compimento il lungo cammino verso la nuova edizione del relati-vo DM che potrebbe permettere la parziale riforma dell’Indicatore A di ANVUR: questo consentirebbe che anche i Ricercatori di tipo B, purché in possesso del requisito costituito dal raggiungimento della soglia ASN per Professori Associati, possano entrare a far parte del Collegio di Docenza della Scuole. Sarebbe altresì auspicabile che le soglie, in caso di promozione alla fascia superiore di un docente della Scuola, venissero mantenute alla fascia di appartenenza per quanto riguarda il calcolo per almeno due o tre anni. Tutto questo sarà possibile solo in presenza di un nuovo decreto. In caso di-verso comunque si può affermare che il processo di accreditamento delle Scuole sta trovando una sua metrica ben stabilizzata anche rispetto alla qualificazione scientifica dei relativi Collegi. Decisamente positiva l’integrazione con l’Agenzia sulle schede di soddisfazione degli studenti e sulle Site Visit, con progetto di immissione delle Scuole nel circuito valutativo di AVA; si sta già lavorando ad un modello da proporre ad uno dei prossimi Consigli Direttivi dell’ANVUR

Si prevede inoltre che entro la fine dell’anno il Decreto relativo ai Dottorati di Ricerca possa essere riscritto ed a questo proposito ANVUR sta rielaborando le linee guida alla luce dell’esperienza di questi due anni. Alcuni significativi cambiamenti sono previsti, soprattutto nell’ottica di una forte semplificazione dei processi e di criteri meno stringenti degli indicatori relativi sia alla qualificazione del Coordinatore che del Collegio di Dottorato.

Il 22 Novembre presso l’ANVUR si è conclusa anche la visita di ENQA, il network dell’Assicura-zione della Qualità nella didattica, in vista di una definitiva affiliazione dell’Agenzia Italiana presso lo stesso Network.

Per finire da pochi giorni sono state pubblicate sul sito dell’Agenzia le nuove linee guida per la compilazione della scheda SUA-Terza Missione. Si invita a prenderne visione anche in vista delle forti implicazioni che essa ha rispetto al capitolo della tutela della salute.

Prof. Paolo Miccoli

Membro Consiglio Direttivo ANVUR


Consiglio Universitario Nazionale

Nel mese di novembre è stato approvato Il Parere sullo schema di decreto ministeriale relativo ai criteri di ripartizione di ulteriori risorse a valere sul fondo di finanziamento ordinario (FFO) per l’anno 2018.

Il Consiglio Universitario Nazionale, ha approvato il testo nel quale, pur valutando con favore gli interventi di incentivo e di riequilibrio posti in essere dal Ministero, ribadisce quanto già espresso in quello del 25 luglio 2018 sullo schema di decreto relativo ai criteri di ripartizione di ulteriori risorse a valere sul Fondo di Finanziamento Ordinario per l’anno 2018.

In questo parere vi è inoltre l’auspicio che, nell’iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio per il 2019 e per il triennio 2019-2021, siano previste e individuate risorse aggiuntive per il finanziamentodelle Università.

E’ proseguita la discussione sulle proposte elaborate in vista di un adeguamento dell’offerta formati-va, attraverso la creazione di nuove classi di laurea a orientamento professionale (Professioni agrarie, alimentari e forestali; Professioni civili ed edili; Professioni industriali e dell’informazione; Professioni tecniche paraveterinarie), di laurea triennale (Scienza dei materiali) e di laurea magistrale (Data science; Gestione e valorizzazione del patrimonio culturale; Ingegneria dei materiali; Neuroscienze; Scienza dei materiali), anche alla luce dei contributi pervenuti dalle comunità scientifiche e accademiche dopo la presentazione pubblica a Torino del 6 novembre e la pubblicazione delle bozze sul sito del CUN.

Il professor Giovanni Docimo dell’Università della Campania Vanvitelli è il nuovo rappresentante per i professori di II fascia dell’area medica.

Prof. Manuela Di Franco

Consigliere CUN Aera 06, Segr. Generale


Segretariato Italiano Studenti in Medicina – SISM

L’hidden curriculum del SISM

Da quasi cinquant’anni il SISM offre agli studenti opportunità per accrescere il Sapere, allenare il Saper Fare e maturare il Saper Essere per diventare medici migliori.

Riteniamo che essere un bravo medico significhi molto più che porre diagnosi e impostare terapie. Deve saper curare, ma anche prendersi cura dei propri pazienti.

Coloro i quali decidono di mettersi in gioco svolgendo un ruolo attivo in Associazione oltre a raggiungere gli obiettivi formativi formali sviluppano quelle dimensioni implicite e latenti dell’insegna-mento e dell’apprendimento note come hidden curriculum (“curriculum nascosto”).

Il SISM funge infatti da catalizzatore consentendo allo studente di coltivare una incredibile quantità di competenze trasversali (note come Soft Skills), declinandole in una cornice costituita dai Valori Associativi espressi nei nostri Policy Statement (https://nazionale.sism.org/la-nostra-policy) e raccolti nella Carta dei Valori.

Ecco quindi che tra una giornata di sensibilizzazione ed un corso professionalizzante, lo studente “SISMico” impara a pianificare e ad organizzare attività portandole avanti sia in autonomia, che lavorando d’equipe. Lo fa adoperando strumenti di conflict management e feedback oltre ad applicare un’efficace leadership situazionale. Sviluppa le fondamentali abilità di comunicazione efficace che saranno indispensabili con i colleghi ed i pazienti. Si adatta a rispondere alle difficoltà, a gestire lo stress generato dagli imprevisti e si allena a mettere in atto strategie di problem solving per conseguire gli obiettivi prefissati.

Tutte queste competenze e sensibilità li accompagneranno nel resto delle loro carriere rendendoli, noi crediamo, medici, cittadini e persone migliori.

Il tutto per essere parte attiva di quel cambiamento che vorremmo vedere realizzarsi nel mondo.

Giuseppe Agresti – Liaison Officer for Medical Education Issues 2018


Notizie dall’ANVUR, dal CUN, dalla Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie, dal SISMn.79, 2018, pp. 3541-3544

Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca – ANVUR

All’inizio del mese di Agosto il MIUR ha emanato il decreto contenente le soglie per l’abilitazione Scientifica Nazionale (ASN): come da noi segnalato quindi nella rubrica del numero precedente, il processo seguirà sostanzialmente il cronoprogramma previsto dal Ministero e consentirà di rispettare le scadenze utili a permettere a tutti i Professori Ordinari che siano in ruolo fino al 31 Ottobre, e che ne abbiano titolo, di partecipare all’estrazione per la carica di Commissario prima della collocazione a riposo.

Le scadenze per la presentazione delle domande per gli aspiranti Professori Ordinari e Professori Associati andrà conseguentemente a termine verso la fine dell’anno.

A questo proposito si precisa anche che ANVUR ha pubblicato il 25 Settembre la lista definitiva e aggiornata delle riviste, sia quelle scientifiche che quelle di fascia A utilizzate per il raggiungimento delle ricordate soglie all’interno delle Aree non bibliometriche.

L’Agenzia ha iniziato, come da norma, dal primo Ottobre la verifica dei requisiti dei docenti che hanno fatto la domanda per commissari.

Si ricorda che nella stessa data il Ministro Bussetti ha anche firmato i decreti relativi all’FFO e ai Costi Standard previo parere di ANVUR per entrambi.

Il 10 di Ottobre terminerà anche il processo di valutazione dei progetti ammessi ad usufruire delle borse di dottorato aggiuntive finanziate nell’ambito del progetto PON. Si ricorda che tali finanziamenti dell’Unione Euro-pea sono destinati esclusivamente agli Atenei del Sud e delle Isole. Un numero cospicuo, sicuramente maggioritario, di queste borse fa proprio riferimento alle Aree CUN 5, 6 e 7. La lista degli esperti valutatori era stata compilata nel Luglio scorso.

Continua nel frattempo il lavoro dell’Osservatorio delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria al cui fianco ha lavorato l’Agenzia nell’elaborazione dell’Indicatore ANVUR di qualificazione scientifica del Collegio dei Docenti delle Scuole stesse.

Il 25 Ottobre l’Osservatorio ha proceduto ad un’au-dizione del Presidente di ANVUR: si è discusso sulle possibili modifiche che è ragionevole introdurre rispetto all’Indicatore per renderlo più flessibile soprattutto per quei Ricercatori ed Associati che vengano chiamati alla fascia superiore. ANVUR raccomanda, in pieno accordo peraltro con l’Osservatorio, che anche i Ricercatori di tipo B possano entrare a far parte del Collegio di Docenza della Scuole e partecipare così al calcolo dell’Indicatore: su questo aspetto però si pone la necessità di una riscrittura del relativo Decreto Interministeriale.

Il 18 Luglio a Parigi si è svolto un incontro presso l’HCERES, Agenzia di Valutazione francese delle Univer-sità e della Ricerca, per stabilire la fondazione di un Con-sorzio fra Agenzie Valutatrici Europee, di cui farà parte ANVUR insieme all’Agenzia Spagnola ed Olandese per ef-fettuare la valutazione quinquennale di ECRIN (European Clinical Research Infrastructures Network).

I lavori di valutazione inizieranno con una nuova riunione che si terrà il 22 Ottobre a Madrid.

Prof. Paolo Miccoli

Presidente ANVUR

 

Consiglio Universitario Nazionale

Nell’ adunanza precedente la pausa estiva Il CUN ha espresso il proprio parere sulla proposta ANVUR con-cernente l’aggiornamento dei valori soglia degli indicatori ASN.

Esaminato il documento di accompagnamento alle tabelle contenenti i nuovi valori soglia per l’ASN elaborato dall’ANVUR, il CUN premette di ritenere comunque prioritario che si assicurino continuità e stabilità alle procedure di abilitazione, e ribadisce di non condividere la procedura adottata da ANVUR che conferma di fatto la logica delle “mediane” dell’ASN 2012-13, in contrasto con lo spirito della legge 240/2010 (come modificata dal decreto-legge n. 90/2014).

Il Consiglio esprime comunque apprezzamento per gli interventi migliorativi che l’ANVUR ha apportato alla procedura – alcuni dei quali erano stati peraltro suggeriti dal CUN nel parere del 26 luglio 2016 – e formula osservazioni su aspetti sia generali che particolari, riferiti rispettivamente alle aree bibliometriche e alle aree non-bibliomentriche.

Il CUN ha espresso parere favorevole, con osservazioni, sullo schema di decreto recante i criteri per il riparto del FFO delle Università per l’anno 2018, sottolineando come lo schema rifletta, con minime variazioni, la struttura dei decreti relativi ai FFO dell’ultimo triennio (25/7/2018 www.cun.it).

Nella seduta del 4 settembre, il CUN ha incontrato esponenti di Confindustria – Giovanni Brugnoli (Vice Presidente per il Capitale Umano), Pierangelo Albini (Direttore area lavoro, welfare e capitale umano) e Ric-cardo Di Stefano (Vice Presidente dei giovani imprendi-tori) – per discutere il tema della formazione professionalizzante (iniziative già adottate, in via sperimentale e in fase di progettazione).

Concluse le consultazioni dei soggetti interessati, il CUN ha esaminato e discusso le prime proposte formulate dagli otto gruppi di lavoro designati al fine di elaborare le proposte istitutive delle nuove classi di Laurea Magistrale e di stabilire su quali classi già esistenti effettuare una manutenzione.

Il 6 novembre il CUN sarà convocato, in seduta pub-blica, presso l’Ateneo di Torino.

Nel corso della sessione sarà presentato lo stato di avanzamento delle proposte fino ad allora elaborate dal CUN per la costituzione di nuove classi di laurea e gli interventi di manutenzione delle classi esistenti, al fine di realizzare un adeguamento dell’offerta formativa del sistema universitario italiano coerente con le esigenze dei contesti culturali, sociali ed economici.

Il 26 settembre il Viceministro On.le Lorenzo Fioramonti ha incontrato il Consiglio ed ha espresso l’impegno a incrementare le risorse per l’Università e la Ricerca.

Prof. Manuela Di Franco

Consigliere CUN Area 06, Segr. Generale

 

Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie

 

Si apre un nuovo triennio: breve report delle elezioni Durante il Meeting Annuale presso l’Università di Bologna che affrontava quest’anno ‘Lo sviluppo scientifico e specialistico delle professioni sanitarie’ alla presenza di oltre 300 partecipanti, si sono tenute il 28 e il 29 settembre scorso le elezioni delle cariche delle 26 Commissioni Nazionali di cui si compone la Conferenza. Ciascu-na Commissione, dopo essersi riunita ed aver discusso le attività svolte nell’ultimo quadriennio, ha raccolto le candidature e quindi provveduto alle elezioni dei mem-bri in rappresentanza dei Docenti Universitari che svolgono funzioni di Presidente/Coordinatore dei Corsi di Studio; dei Docenti delle Discipline Professionalizzanti con funzioni di Direttore/Responsabile delle Attività Formative Professionalizzanti, nonché dei Docenti dei SSD di riferimento. Quindi, sono stati elette le cariche di ciascuna Commissione sintetizzate nella tabella 1.

La Professoressa Luisa Saiani dell’Università di Verona è stata confermata all’unanimità Presidente della Conferenza Permanente dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie e sarà affiancata dalla Prof.ssa Alvisa Palese dell’Università di Udine nel ruolo di Segretario Generale e dal Dott. Angelo Mastrillo dell’Università di Bologna nel ruolo di Segretario.

La carica di Vice-Presidente Vicario e di ulteriori Delegati/Referenti saranno individuati nella prima riunione della Giunta che si terrà a breve ed in cui verrà discusso anche il piano degli impegni.

Nell’Assemblea conclusiva che ha tracciato alcune priorità di lavoro, è stato espresso un caloroso augurio ai neo-eletti affinché sia un triennio di successo; è stato espresso un altrettanto caloroso ringraziamento a tutti i componenti delle Commissioni Nazionali uscenti per la dedizione con cui hanno sostenuto le diverse iniziative e promosso lo sviluppo della qualità dei Corsi di Laurea delle professioni sanitarie.

Alvisa Palese

Segretario Generale della Conferenza Permanente

 

Segretariato Italiano Studenti in Medicina – SISM

Il SISM e la Social Accountability

Il SISM è membro ufficiale della IFMSA (Interna-tional Federation of Medical Students’ Associations). La Federazione, nata nel 1951, rappresenta, connette, impegna e ispira ogni giorno oltre 1,3 milioni di stu-denti in 127 nazioni. Essa si riunisce due volte l’anno nella sua “General Assembly”.

 

Ad agosto, a Montreal, si è tenuta la 68esima Ge-neral Assembly durante la quale circa mille giovani studenti di medicina provenienti da oltre cento nazio-ni si sono riuniti. In tale contesto essi hanno potuto incontrarsi e creare una strategica rete internazionale, riconoscendosi nelle similitudini delle loro realtà, ma anche arricchendosi delle diversità che il multiculturalismo di un evento del genere può offrire. Il tutto formandosi e confrontandosi su tematiche chiave di Medical Education, Salute Pubblica, Salute Riproduttiva, Salute Globale e sviluppando quei talenti trasversali così utili e così trascurati che rispondono al nome di Soft Skills.

Durante l’evento insieme a diversi ospiti, abbiamo potuto riflettere sulla Social Accountability (SA) e le sfide ad essa associate (il cambiamento climatico, l’AMR, le medicina delle migrazioni…).

L’OMS definisce la SA delle Facoltà di Medicina come “l’obbligo che esse hanno nell’orientare l’educazione, la ricerca e le attività di servizio nei confronti delle priorità di salute che riguardano la comunità, la regione e/o la nazione che esse hanno il mandato di servire. Priorità che sono identificate insieme ai go-vernanti, alle organizzazioni di salute, ai professionisti della salute e alla popolazione.” (WHO 1995).

La SA ha come dimensioni la Qualità (in grado di soddisfare sia le aspettative professionali che quelle della comunità), l’Equità (l’opportunità per tutti di accedere ai servizi), la Rilevanza (i problemi più impor-tanti localmente sono affrontati prima), le Partnership (il tener conto di tutti gli stakeholders) e l’Efficienza (miglior impatto sulla salute al minor costo possibile).

Tali indicatori dovrebbero essere presi in considerazione insieme ai descrittori di Dublino quando si programmano e si aggiornano dei corsi universitari per garantire agli studenti, futuri medici, quelle co-noscenze, abilità e competenze relazionali che permettano loro di avere un impatto positivo sulla salute delle persone della loro comunità.

Il SISM nell’organizzare le sue attività cerca di ispirarsi a tali principi perché crede fortemente che “L’insegnamento della medicina non esiste per dare agli studenti un modo per vivere, ma per assicurare la salute alla comunità.” (Rudolf Virchow, fondatore della medicina sociale).

L’IFMSA ha messo a disposizione un’agile guida sulla Social Accountability comprensiva di un utile e rapido “assessment tool” consultabile visitando “https://ifmsa.org/social-accountability”

Giuseppe Agresti

Liaison Officer on Medical Education issues 2018

SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina

Strategie didattiche centrate sullo studente nei CLM in Medicina. I. Da una didattica basata sull’insegnamento ad una centrata sull’apprendimenton.78, 2018, pp. 3494-3496, DOI: 10.4487/medchir2018-78-3

Abstract

The aim of this editorial is to recall the paradigm shift from teacher-centred to student-centred undergraduate education, in order to introduce a series of three articles on the topic of learning strategies of Italian medical students.

The shift towards student-centred education begins with the curriculum design, aimed to modulate the learning objects on the different outcome competencies that medical students have to acquire. Then, the various kinds of competencies must be aligned with the consistent modes of teaching and of learning assessment.

To favour this shift, the working group of medical education of the Italian Conference of the Presidents of Undergraduate Curricula in Medicine opened a debate on the question whether the teaching strategies carried out in our curricula are in keeping with the learning attitudes of our students. A forum was accordingly organized to discuss three of these learning strategies: the study groups; students’ transcriptions of lectures; and IT platforms and new media.

Three different articles will follow on these subjects, aimed to evaluate how to verify, validate, promote and integrate students’ learning strategies with our teaching tools.

Key words: Medical Education; Student-centred education; Competencies; Learning Objects

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Lo scopo di questo editoriale e di richiamare il cambio di paradigma da una didattica universitaria centrata sul docente a una centrata sullo studente, al fine di introdurre tre articoli sul tema delle strategie di apprendimento degli studenti in medicina italiani.

Lo spostamento verso la didattica centrata sullo studente inizia con la pianificazione del curriculum degli studi, finalizzato a modulare gli obiettivi di apprendimento sulle diverse competenze in uscita che gli studenti in medicina devono acquisire. Successivamente, i diversi tipi di competenze devono essere allineati con le pertinenti modalità di insegnamento e di valutazione dell’apprendimento.

Per favorire questo spostamento di paradigma, il gruppo di lavoro Innovazione Pedagogica della Conferenza Permanente dei Presidenti di CLM in Medicina ha aperto un dibattito sul quesito se le strategie di insegnamento portate avanti nei nostri corsi di laurea sono coerenti con le attitudini di apprendimento dei nostri studenti. È stato così organizzato un forum per discutere tre di queste strategie di apprendimento: i gruppi di studio; le trascrizioni delle lezioni (le cosiddette sbobinature); e le piattaforme informatiche e i nuovi media.

Seguiranno tre differenti articoli su questi temi, finalizzati a valutare come verificare, validare, promuovere e integrare le strategie di apprendimento degli studenti con i nostri strumenti di insegnamento.

Parole chiave: Pedagogia medica; Didattica centrata sullo studente – Competenze – Obiettivi di apprendimento

Articolo

È in atto, nella didattica universitaria, un cambio di paradigma con il passaggio da una dimensione della didattica centrata sul docente, e sull’insegnamento, a una basata sullo studente, e sull’apprendimento. Non si tratta di modificare solo l’angolo di visuale, ma di un mutamento radicale, che investe dimensioni molteplici (Tabella I).

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Il mondo universitario ha finora visto come la propria missione principale – se non unica – quella di produrre nuove conoscenze attraverso la ricerca scientifica, con il fine subalterno di trasferirleagli studenti.

Grazie ai progressi della pedagogia e della ricerca didattica, tuttavia, sta maturando progressivamente la consapevolezza che la promozione efficace dell’apprendimento dello studente non è una missionsubalterna per l’Accademia. In questa ottica, l’asse lungo il quale si sviluppa il curriculum degli studi universitari non è più quello di un “programma da svolgere” scelto “a priori” dal corpo docente ma quello delle “competenze che gli studenti devono acquisire”, individuate d’intesa con gli stakeholders.

Programmare per competenze significa rendersi conto che queste si distribuiscono su un ampio spettro di acquisizioni cognitive: dalle conoscenze(da apprendere, memorizzare, richiamare, rielaborare criticamente) che costituiscono il saperedello studente, alle abilità(interpretative, relazionali e operative) che attengono al campo del saper fare, alle attitudini(professionali ed etiche) che rientrano nella sfera del saper essere, alle meta-competenze clinicheche implicano il richiamo delle conoscenze e delle abilità da mettere al servizio della capacità di risolvere problemi e prendere decisioni e che richiedono la formazione di un professionista riflessivo.

Lo spettro delle competenze trasversali ha trovato un’efficace codifica nei cosiddetti Descrittori di Dublino: conoscenza e capacità di comprensione; conoscenza e capacità di comprensione applicate; autonomia di giudizio; abilità comunicative; capacità di apprendere.

Partire dall’apprendimento e dalle competenze da acquisire significa poi ripercorrere – e allineare– tutto il processo di definizione delle modalità di insegnamento e di verifica dell’apprendimento. Decenni di ricerca pedagogica, e di “buone pratiche” didattiche, hanno insegnato che non esiste né un’unica modalità di insegnamento efficace, né “la” forma migliore di insegnamento se avulsa dal contesto. La lezione frontale mantiene il suo impatto, specie se orientata alla pratica della flipped class, nell’insegnamento delle conoscenze, mentre la didattica a piccoli gruppi, al letto del paziente, nello skill lab o sul campo, nel territorio, è indispensabile per l’apprendimento delle abilità. Parimenti, le competenze cliniche si apprendono in contesti reali o in simulazioni realistiche.

Lo stesso discorso vale per la valutazione dell’apprendimento.

C’è ancora spazio per l’esame orale, ma l’acquisizione delle conoscenze può essere verificata più rapidamente – e in modo più obiettivo – con prove scritte. L’apprendimento delle abilità deve essere necessariamente valutato con una prova pratica, così come le competenze cliniche vanno verificate “in contesto”.

Procedura essenziale del lavoro di insegnamentoapprendimento è quindi il cosiddetto “allineamento” tra competenze, modalità di insegnamento e forme di valutazione in modo che queste siano coerenti tra loro.

Il sistema internazionale TUNING, con le sue matrici, offre uno strumento assai efficace per realizzare questo allineamento (Figura 1).

Schermata 2018-09-04 alle 16.30.23

In questo contesto di cambio di paradigma, la Conferenza Permanente dei Presidenti di CLM in Medicina si è interrogata sullo scarto esistente tra modalità di insegnamento e forme di apprendimento.

Il Gruppo di Lavoro Innovazione Pedagogicaha messo a punto una serie di eventi pedagogici che si seguiranno per tutto l’anno 2018.

Abbiamo iniziato (Roma, 21 Gennaio 2018) con la lettura magistrale tenuta da Fabrizio Consorti, dal titolo “Il cambiamento del ruolo del docente nel grande gruppo: da chi trasmette informazioni (lezione frontale) a chi facilita l’apprendimento (flipped class)”e abbiamo proseguito con il Forum (Trieste, 20 Aprile 2018) dal titolo “I nostri strumenti didattici sono adeguati all’apprendimento dello studente?”. In questo Forum, tre laboratori paralleli si sono interrogati su altrettante forme di apprendimento che sembrano essere privilegiate dagli studenti in Medicina italiani: i gruppi di studio, le trascrizioni delle lezioni (le cosiddette sbobinature) e le piattaforme informatiche e i nuovi media.

A questo breve testo introduttivo, seguiranno altri tre articoli, pubblicati sempre su Medicina e Chirurgia, che faranno il punto su queste tre forme di apprendimento, interrogandosi sul ruolo che il docente può svolgere per integrarle, verificarle, validarle, al fine di realizzare una sinergia tra le forme di insegnamento messe in atto dal docente e quelle di apprendimento messe in essere dallo studente.

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Gallo P., et al., Strategie didattiche centrate sullo studente nei CLM in Medicina. I. Da una didattica basata sull’insegnamento ad una centrata sull’apprendimento, Medicina e Chirurgia, 78: 3494-3496, 2018. DOI: 10.4487/medchir2018-78-3