Nuovi orientamenti per la formazione del Medicon.65, 2015, p.2921

Autori: Andrea Lenzi

Inizia con questo numero il ventisettesimo anno di regolare pubblicazione di Medicina e Chirurgia, inizia con un nuovo Comitato editoriale che assicurerà ulteriore slancio al nostro periodico e con un piano editoriale straordinario, coincidendo il 2015 con il trentesimo anno di vita della Conferenza. La ricorrenza non passerà sotto silenzio: ci ritroveremo infatti tutti a Portonovo di Ancona il 25 e 26 settembre prossimi, nella stessa sede dove trent’anni fa Luigi Frati, Claudio Marcello Caldarera e Giovanni Danieli riunirono per la prima volta i Presidenti dei Corsi di Laurea appena istituiti in Italia per dar vita a quell’organismo che è oggi la nostra Conferenza.

Nell’occasione la rivista presenterà, nei prossimi numeri ed in altrettanti Dossier, tre tra i più significativi progetti portati a termine in questi trent’anni, rispettivamente Il Core curriculum, il Progress Test, le Site Visit. L’analisi e il commento critico di quanto realizzato è premessa indispensabile per la costruzione del futuro.

Ed ora alcuni hot topics dell’attuale dibattito accademico

Tramontata per quel che concerne l’accesso a Medicina, almeno temporaneamente, l’ipotesi  del cosiddetto “modello francese”, che prevede un primo anno comune alle Facoltà della Santé  (Medicina, Odontoiatria, Farmacia e Ostetricia) e al termine un test per “classare” gli studenti in una delle quattro facoltà, si tornerà, con l’a.a. 2015/2016, alla prova di selezione tradizionale da svolgersi nel mese di settembre con date peraltro differenziate per i corsi di laurea internazionali . Questa differente  datazione e più in generale l’insieme di alcuni inconvenienti che si sono registrati in edizioni precedenti, portano ad auspicare l’adozione di nuovi meccanismi di selezione all’accesso che possano tra l’altro prevedere, ad esempio, un sistema di orientamento e di pre-selezione negli ultimi anni della Scuola Media Superiore e il superamento di  test attitudinali utili per validare la motivazione della scelta della Facoltà.

Vi sarà poi per i Medici  l’istituzione di un esame di laurea abilitante, la cui definizione è  attualmente in itinere; dovrebbe questa consentire, a differenza del passato, un immediato accesso dei laureati alle specializzazioni o ai corsi di medicina generale o direttamente al mondo del lavoro. Allo scopo nuovi  percorsi formativi sono da tempo allo studio della Conferenza che ha organizzato diversi ateliers pedagogici finalizzati ad approfondire il concetto di competenza professionale, i modi e i tempi per raggiungerla, la sua valutazione l’applicabilità nei nostri corsi di laurea, di un progetto specifico.

In conformità poi con lo scenario europeo ed internazionale, il sistema formativo sanitario italiano dovrebbe essere completato con l’istituzione  del percorso MD-PhD (laurea e dottorato di ricerca in Medicina) che dovrebbe contribuire ad identificare già nel corso di laurea eventuali vocazioni alla ricerca scientifica, e con l’attivazione di  percorsi formativi post specialistici in grado di portare alla nascita di alcune sub-specialities indispensabili per coprire  professionalità sia intermedie sia derivanti da più specializzazioni.

In conformità poi con lo scenario europeo ed internazionale, il sistema formativo sanitario italiano dovrebbe essere completato con l’istituzione  del percorso MD-PhD (laurea e dottorato di ricerca in Medicina) che dovrebbe contribuire ad identificare già nel corso di laurea eventuali vocazioni alla ricerca scientifica, e con l’attivazione di  percorsi formativi post specialistici in grado di portare alla nascita di alcune sub-specialities indispensabili per coprire  professionalità sia intermedie sia derivanti da più specializzazioni.

E’ stato infine firmato dal Ministro Stefania Giannini il DM relativo ai nuovi Ordinamenti  delle Scuole di Specializzazione, riscritti dopo cinque anni di sperimentazione del primo riassetto proposto da una Commissione coordinata dal grande e indimenticato Aldo Pinchera.

Il riordino attuale ha portato ad un’ ulteriore contrazione del numero delle scuole ed ha ridotto la durata di molte di esse, consentendo il recupero di risorse da destinare a nuovi contratti; ha comportato la ridefinizione degli obbiettivi formativi, l’accentuazione del carattere professionalizzante, l’espansione del tirocinio e il pieno utilizzo del potenziale formativo – personale ed attrezzature –  degli ospedali e delle strutture sanitarie territoriali, accreditati dopo precisa valutazione. Dopo anni di incomprensioni e talvolta di polemiche, si è giunti, sul piano formativo, ad una condivisione di intenti Università – Sanità finalizzata alla produzione di Specialisti esperti ed in grado di entrare e competere nel mercato europeo del lavoro. Integrazione che vede tra l’altro riconosciuto al Medico ospedaliero o del territorio,  purchè dotato di adeguato curriculum, il ruolo di Docente a contratto ed il suo ingresso nei Consigli delle Scuole.

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