Notizie dal Consiglio Universitario Nazionale

Il 29 aprile il CUN ha incontrato il Ministro, Sen. Prof.ssa Stefania Giannini. All’incontro erano presenti il Capo Dipartimento, prof. Marco Mancini (confermato nel ruolo dal Ministro), e il Capo di Gabinetto, dott. Alessandro Fusacchia. Nel corso dell’incontro il Ministro ha presentato al Consiglio le proprie linee politiche su alcuni dei temi più rilevanti ed urgenti del Sistema universitario, quali: le procedure per il conseguimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale  che alla luce dell’esperienza della prima tornata intende modificare; gli interventi sulle politiche di reclutamento per mettere in sicurezza il sistema; il diritto allo studio, il dottorato di ricerca, la formazione degli insegnanti, la necessità di semplificazione, la valutazione.

Il 30 aprile i rappresentanti del CUN sono stati ricevuti in Audizione informale presso la VII Commissione Cultura Scienza e Istruzione Camera dei Deputati sulle politiche di reclutamento del personale universitario. (il video è visionabile sul sito www.cun.it).

Negli ultimi mesi il CUN, oltre l’attività ordinaria, ha prodotto diversi documenti:

– “Proposta per la revisione delle procedure finalizzate all’attribuzione dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (art. 16, L. 30 dicembre 2010, n. 240 e D.M. 7 giugno 2012, n. 76)” formulato in risposta alla richiesta di parere pervenuta al Consiglio da parte dell’allora Ministro on.le prof.ssa Maria Chiara Carrozza, in cui viene proposto un diverso sistema di abilitazione che non preveda il concorso nazionale unico per tutti, ma consenta ai ricercatori che ritengono di avere maturato i requisiti per l’up-grading di sottoporsi alla valutazione con un meccanismo cosiddetto “a sportello”.

“Reclutamento Universitario: una proposta per uscire dall’emergenza”. Il documento focalizza l’attenzione, in particolare, sull’attuale situazione, sull’evoluzione e sulle prospettive del corpo docente ed amministrativo degli atenei e propone uno schema minimale di reclutamento che, a normativa vigente, consenta di mettere in sicurezza il sistema.

Nella condivisione dell’impegno assunto dal Governo per un rafforzamento delle politiche di semplificazione, il CUN ha dato avvio all’individuazione delle procedure e degli adempimenti burocratici che più ostacolano il funzionamento del Sistema Universitario e della Ricerca e sono disponibili i seguenti documenti:

“Semplifica Università” che per il momento comprende due sezioni la prima “per cominciare” in cui dà avvio all’individuazione delle procedure e degli adempimenti burocratici che più ostacolano il funzionamento e il potenziamento del Sistema Universitario e della Ricerca. È ferma convinzione del CUN che l’eliminazione dei vincoli burocratici rappresenti un fattore chiave per liberare risorse indispensabili anche all’incentivazione della qualità e dell’efficienza del Sistema Universitario e della Ricerca, senza aumentare la spesa pubblica. In questo documento il CUN si sofferma su talune complicazioni burocratiche generate da regole spesso oscure, obsolete, non sempre adeguate alle specificità del settore, la cui applicazione indifferenziata al Sistema universitario e della Ricerca avvolge le attività dei docenti, dei ricercatori, degli studenti, del personale tecnico-amministrativo in una rete inestricabile di lacci e di vincoli che assorbono le migliori energie.

La seconda parte del documento “Semplifica Università” riguarda Autovalutazione; Accreditamento iniziale e periodico, Valutazione periodica (AVA) Questo documento intende proporre alcune modifiche normative mirate per ridurre la complessità del sistema AVA, aumentarne l’efficacia e favorirne l’accoglimento da parte della comunità universitaria in modo che possa svolgere al meglio il proprio ruolo di strumento per il miglioramento della qualità dell’offerta didattica.

Sempre in tema di semplificazioni è stata prodotta una raccomandazione sul MePa in cui si richiede che gli Atenei siano esentati dal ricorrere al MePa esclusivamente per quanto riguarda i soli acquisti di beni e servizi che gravino sui fondi di ricerca

Infine nelle ultime adunanze si è cominciato a ripensare all’Assetto della docenza Universitaria e la prima parte di tale documento è stata dedicata a proposte riguardanti l’accesso in ruolo. In questo documento si sottolinea la necessità da una lato di superare le due figure di ricercatore di tipo A e di tipo B immaginando un’unica figura in “tenure track” con il ruolo di giovane professore a tempo determinato, dall’altro, in sintonia con quanto ribadito dal ministro, di attuare un piano per il reclutamento di giovani ricercatori. Si tratta di una prima proposta e si esprime la necessità di ripensare  a posizioni successive al conseguimento del dottorato con contratti rispettosi della Carta Europea dei Ricercatori, nonché l’intero assetto della docenza in tutte le sue fasi, compresa la fascia ad esaurimento dei Ricercatori a Tempo Indeterminato (RTI). Sarà perciò cura del Consiglio predisporre, in tempi brevi, proposte che affrontino questi temi.

Tutti i documenti citati sono consultabili sul sito www.cun.it  che è stato tra l’altro recentemente rinnovato nella sua  veste grafica.

 

Manuela Di Franco

Segretario generale del CUN

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