Editorialen.70, 2016, pp. 3165

In questo secondo numero del nuovo Journal of Italian Medical Education – JIME troverete dei contributi di grande spessore. Vi rubiamo solo un minuto per raccontarvi che, come sempre in nome della Conferenza, stiamo arrivando, dopo un lungo e complicato percorso, alla Laurea abilitante. Questa realizzazione conferma ancora una volta il prestigioso ruolo che le Istituzioni hanno attribuito alla nostra Conferenza, costituita da Professori che lavorano tutti in maniera volontaria sul grande progetto di un laureato in medicina a valenza internazionale.

In questo fascicolo troverete un nuovo inserto che unito a quelli che si succederanno comporrà una collezione da tenere tra i documenti utili dei corsi di laurea. In maniera veramente “confidenziale” abbiamo intitolato la rubrica “la cassetta degli attrezzi” riproponendo un vecchio ma futuristico format che Pietro Gallo aveva proposto ai tempi in cui  era Presidente di uno dei Corsi di laurea tra i più innovativi d’Italia.

Tra i contributi pedagogici troverete quello di Maria Grazia Strepparava che, con la leggerezza che caratterizza i colti, ci aiuta a riflettere sul tema del lavoro a piccoli gruppi fatto con gli studenti, che riporta fin da subito ai concetti attuali e fondamentali della “buona comunicazione in medicina”. Ed ancora parlando questa volta della “comunicazione efficace” troverete un piccolo scritto di cui uno di noi è  stato volentieri coautore, scritto che affronta uno dei topic più discussi in questi ultimi anni, quello dell’appropriatezza e della aderenza terapeutica.

Tra “I lavori delle Conferenze dei Presidenti” spicca il testo sulla “valutazione dell’esame di laurea” che Bruno Moncharmont ha elaborato grazie all’enorme sforzo compiuto in tutte le sedi per  riuscire a valutare il percorso dei nostri studenti al fine del voto di laurea. Questa ricerca ha ripreso e portato ad una mozione finale il progetto che Eugenio Gaudio aveva cominciato molto tempo fa e che Sapienza ha messo in atto da più di quattro anni riqualificando completamente il percorso formativo e valutativo che porta alla laurea i nostri studenti.

Questo numero ospita lo scritto di una delle più significative figure della medicina contemporanea, Gian Franco Gensini che ha curato per noi una disamina sulla simulazione in medicina. A corredo di questo bellissimo contributo Antonello Ganau, riporta lo stato dell’arte sulla realtà italiana in merito alla simulazione.

I gruppi di lavoro, come sempre, hanno riportato i loro “working in progress”, mentre il capitolo notizie, arricchito di recente dalla presenza di Paolo Miccoli che ci aggiorna sull’ANVUR, è diventato una fonte inesauribile d’informazioni e di spunti.

Da ultimo, il prestigioso saggio di Cesare Scandellari che ha ricostruito la nascita del concetto di “clinica” ed il ruolo determinante in essa svolto da Augusto Murri uno dei massimi clinici medici mai esistiti, nonchè un contributo di alta ricerca pedagogica fornito dal gruppo coordinato da Giuseppe Familiari.

Tutto ciò rappresenta la nostra nuova sfida per portare la rivista ad essere non solo il “nostro giornale” ma la rivista del futuro e per noi il futuro sono e saranno sempre i nostri studenti e la ricerca scientifica.

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