Il Master di secondo livello in Medicina d’Emergenza-Urgenza. Esperienza dopo tre anni di attivazionen.61, 2014, pp.2732-2734, DOI: 10.4487/medchir2014-61-5

Abstract

Master programs are post-graduate study courses, characterized by a scientific completion and high education profile, usually designed for recent graduates, but also frequented by professionals who feel the need to deepen the skills and/or to retrain them.

Master programs supply both technical-operational and planning professional knowledge and ability.

Among the Medicine Faculty Master Programs, has been recently established the Emergency Medicine Master Program, answering the need for a specific competence, otherwise difficult to obtain by a single study program.

Currently only two italian university (Sapienza – University of Rome and Florence) have implemented the Emergency Medicine Master Program.

Unique peculiarity is that the program is designed and shared along with the Italian Society of Emergency-Urgency Medicine (SIMEU).

Principal objective about this course is to provide a certifiable quality guaranteed by the university institution and scientific society jointly designed program.

The program uses the clinical and theoretical simulation as the key teaching tool in the training process.

After 3 year beyond the activation, the next objective is to extend this education model to all italian universities, to promote a knowledge resulting by an integration between training and world work, in order to obtain a formation process able to answer to the most recent employment needs.

Articolo

I Master universitari sono corsi di studio post – laurea a carattere di perfezionamento scientifico e di alta formazione, concepiti per neolaureati, ma frequentati anche da professionisti che sentano la necessità di approfondire le loro competenze e/o di qualificarsi anche se hanno maturato anzianità di servizio.

I Master forniscono conoscenze e abilità di carattere professionale di livello tecnico – operativo o di livello progettuale e rilasciano un titolo di studio accademico.

Generalmente chiedono di partecipare ai Master due tipi di laureati: 1) chi avverte la necessità di approfondire le proprie conoscenze e di accrescere le proprie abilità e 2) chi avverte l’esigenza di uno sviluppo economico/ professionale e trova nell’alta formazione una risorsa per raggiungere l’obiettivo. Nel primo caso il Master è stato intrapreso per “gradimento” da parte del laureato; nel secondo caso per la possibilità di un “impatto occupazionale”. In base a questi due caratteri i Master possono essere distinti in: (a) Master ad alto gradimento e a buon impatto occupazionale; (b) Master a basso gradimento e buon impatto occupazionale; (c) Master ad alto gradimento e basso impatto occupazionale; (d)Master a basso gradimento e scarso impatto occupazionale.

Tra i Master universitari ad alto gradimento e minore impatto occupazionale (c) sono generalmente compresi i Master delle Scuole di Medicina (Medicina e Professioni Sanitarie). Hanno un alto gradimento perché coniugano bene il sapere, approfondendo le basi acquisite con i Corsi di Laurea, con il saper fare (cosa, quando, come), osservando, partecipando e sperimentando in prima persona le abilità non acquisite durante il Corso di Laurea e permettendo lo sviluppo di una competenza, attraverso l’acquisizione di conoscenze, capacità e comportamenti.

Il Master in Medicina d’Emergenza-Urgenza

Tra i Master delle Facoltà di Medicina, è stato recentemente istituito il Master di Medicina di Emergenza-Urgenza. Si è avvertita l’esigenza di un master in questo settore perché i Medici che operano nel sistema dell’urgenza, sia territoriale (118) che ospedaliera (Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza) richiedono una preparazione specifica che solo in parte può essere mutuata da un percorso autodeterminato, o da una specializzazione in disciplina affine (preparazione che, comunque, non è omogenea). D’altra parte la formazione universitaria deve venire incontro alle esigenze del mondo del lavoro e, in questo, la formazione in Medicina Urgenza deve rispettare un percorso strutturato che garantisca una formazione globale, fatta di conoscenze (il sapere) e di abilità (il saper fare), basi sulle quali si potrà maturare sul campo l’esperienza formativa professionale (il saper essere). Tutto ciò rappresenta qualcosa di più di una somma di brevi corsi, anche universitari (corsi di alta formazione) che stimolano alcune abilità procedurali in limitati saperi dell’urgenza.

In Italia due Università (Firenze e Roma-La Sapienza) hanno istituito il Master di Emergenza-Urgenza.

I Docenti del Master sono espressi dai Professori Universitari e da qualificati Docenti provenienti dall’Area di Emergenza ed espressione della Società che rappresenta l’emergenza (SIMEU).

La peculiarità di questo Master (ve ne è qualche altro in Italia, denominato in modo simile) è che il programma è unico, condiviso con la Società Italiana di Medicina d’Emergenza d’Emergenza-Urgenza (SIMEU); propone un’attività didattica caratterizzata da lezioni sulle principali patologie del settore (tra cui Embolia Polmonare, Edema Polmonare e scompenso cardiaco, Asma, Sincope, Insufficienza respiratoria, Shock, Gestione del dolore in Pronto Soccorso, Sindromi Coronariche Acute, Vertigini, Dolore addominale acuto, Disordine acido-base, Emergenze ipertensive, Emergenze endocrine, Disturbi comportamentali, Squilibri idro- elettrolitici, Gestione del paziente geriatrico, Bradiaritmie, Wound care, Ustioni, Infezioni polmonari, Tachiaritmie, Dissecazione e aneurisma aortico, Stato mentale alterato e coma, Emergenze oculari, Chetoacidosi diabetica, Ictus, Febbre e Sepsi, Convulsioni e stato epilettico, Emergenze ortopediche, Approccio al politrauma, Meningiti e encefaliti, Trauma cranico minore, Sanguinamento gastrointestinale, Emergenze nefrologiche, Emergenze otorinolaringoiatriche, Emergenze tossicologiche, Arresto cardiaco e periarresto) e  da workshop  e simulazioni sulle procedure ed abilità necessarie per chi lavora nell’emergenza-urgenza (tra cui Gestione delle vie aeree nell’emergenza, Tecniche di ventilazione, Accessi centrali venosi ed arteriosi, Presidi di immobilizzazione, Gestione fratture esposte, Concetti avanzati nella rianimazione nel trauma, Concetti avanzati nella rianimazione del paziente pediatrico, nella rianimazione cardiaca, Laboratorio di ultrasuoni, Laboratorio di ECG, Suture ed emostasi, drenaggi, Tamponamento di epitassi, Rimozioni corpi estranei, Riduzione fratture nasali).

L’obiettivo di questo Master è che il percorso formativo possa garantire una qualità certificabile sia perché concepito dall’Istituzione Universitaria con la Società Scientifica del settore di riferimento, sia perché la formazione risulta omogenea qualunque sia la sede universitaria del  Master perché vengono trattati gli stessi temi con le stesse metodiche di insegnamento. In particolare, il Master utilizza la simulazione come elemento fondamentale per la formazione.

Il simulatore per la formazione in medicina rappresenta una tecnica avanzata di formazione rivolta alla creazione di specifici scenari clinici per imparare a esercitarsi nell’applicazione di protocolli e procedure e per valutare la capacità degli operatori anche in condizioni di difficoltà. Inoltre è una condizione ottimale per addestrare gli operatori sanitari alla gestione di condizioni cliniche critiche in totale sicurezza per i pazienti. La Medicina è stato uno degli ultimi settori delle Scienze ad avvalersi della simulazione; rappresenta la tecnica più idonea per l’insegnamento ad adulti già in possesso di una di conoscenze sull’argomento. Si è introdotta la simulazione perché l’interattività permette di migliorare l’apprendimento facilitando la fissazione dei concetti esposti; perché la metodologia della simulazione è finalizzata all’apprendimento e al mantenimento del sapere esperto di tutte le professioni medico-sanitarie e fornisce una formazione completa coniugando il sapere e le abilità con i comportamenti e la comunicazione. Si avvicina così l’esperienza simulata (formativa) a quella lavorativa, riproducendo scenari il più possibile vicini alla vita professionale. Un esempio pratico dell’efficacia della simulazione è l’applicazione delle Linee Guida al caso clinico riprodotto: è valutata la gestione del paziente in conformità alla applicazione delle linee guida, è valutata la performance individuale e del team, attraverso il debriefing, momento successivo che segue sempre l’operatività dello scenario.

La simulazione può essere applicata in modalità “micro – simulazione” ovvero casi clinici al computer, in modalità “macro” con mezzi manichini (per valutare la performance in particolari procedure (es: BLS) o con manichini interi e tecnologicamente sofisticati (simulatori ad alta tecnologia) che riproducono una realtà molto simile a quella effettivamente riscontrata nella pratica lavorativa quotidiana, riproducendo anche  difficoltà, imprevisti elementi confondenti che possono accadere nella pratica clinica quotidiana (scenari ad alta fedeltà). Nella simulazione in emergenza – urgenza la metodologia applicata ai casi clinici è quella che caratterizza la disciplina: “general assessment”, “primary assessment”, secondary assessment”, “tertiary assessment”.

I partecipanti al Master sostengono esami per conseguire il titolo. Sono previste verifiche delle conoscenze e delle competenze all’ingresso e in uscita mediante questionari a risposta multipla, discussione di casi clinici e prova pratica.

Caratteristiche dei partecipanti al Master

Dopo 3 anni di attivazione del Master, corredate da 166 domande da tutta Italia, si possono delineare le caratteristiche dei partecipanti. Per entrambe le sedi, il 76% delle domande proviene da Colleghi in servizio presso il PS/DEA o presso il servizio territoriale del 118. Per la restante parte l’11% proviene dal servizio di guardia medica e il 12% da strutture non di emergenza (ambulatori, reparti ospedalieri, etc).

Nella figura 1 sono riportate le percentuali di provenienza dalle diverse regioni italiane.

Fig2_1_61

Com’è evidente, la maggior parte dei partecipanti al Master proviene dall’Italia centrale. Tuttavia, c’è anche un 15% che proviene dall’Italia del Nord, un 16% dall’Italia del Sud e circa l’8% dalle Isole. Questo sembra confermare la peculiarità di questo Master dedicato a un settore dove ancora manca, per il momento, la figura del medico formato nel post-laurea per la medicina di emergenza-urgenza.

Per quanto riguarda l’età dei partecipanti nella figura 2 è riportata la distribuzione nelle varie classi di età.  Come è osservabile la classe di età più rappresentata è sicuramente quella dei medici tra i 31 e 35 anni anche se le altre classi di età sono comunque sufficientemente rappresentate.  Il sesso dei partecipanti e’ equamente distribuito essendo le donne il 58%.

Fig1_2_61

Valutazione da parte dei Discenti

L’analisi dei questionari di gradimento proposti a fine corso ci consente le seguenti deduzioni: 1) il Master è stato apprezzato nelle proposte didattiche che ha fornito, nella personalizzazione di alcuni indirizzi, coerenti con le esigenze professionali dello studente (laboratorio degli ultrasuoni e di elettrocardiografia, gestione vie aeree e ventilazione non invasiva, corsi sul trauma, sul bambino critico, stage in particolari unità d’emergenza );  2) le richieste principali riguardano un più ampio spazio alle simulazioni e  approfondimenti sempre maggiori  sulle terapie.

Conclusioni

Il prossimo obiettivo, considerato che Università e Società Scientifica hanno progettato e realizzato il Master è l’estensione della  formazione, omogenea in tutte le sedi universitarie, perché il sapere sia integrazione tra formazione e mondo del lavoro,  sviluppando un processo formativo secondo le esigenze occupazionali. Il Master così potrebbe costituire un vero valore aggiunto, certificando l’ingresso nel mondo del lavoro o il cambiamento dell’ambito lavorativo, o, ancora, la progressione di carriera.

Bibliografia

1) Creazione di un sistema di valutazione dei Master universitari della Sapienza.  Documento del DIeS, www.diesonline.it

2) G Bertazzoni e M Bianchini – Su alcuni aspetti riguardanti la richiesta infermieristica di accesso ai Master. Med Chir 40-41; 1681-4, 2007

Cita questo articolo

Bertazzoni G., Pini R., Il Master di secondo livello in Medicina d’Emergenza-Urgenza. Esperienza dopo tre anni di attivazione, Medicina e Chirurgia, 61: 2732-2734, 2014. DOI:  10.4487/medchir2014-61-5