La Scuola di Lorenzo Bonomon.63, 2014, pp.2864-2865

Autori: Franco Dammacco

Gli anni durante i quali il Prof. Lorenzo Bonomo ha svolto il suo ruolo di Clinico e di Ricercatore sono stati segnati da uno straordinario sviluppo conoscitivo, favorito dall’esplosione tecnologica e dalla globalizzazione delle conoscenze. Andavano pertanto sempre meglio definendosi diversi settori clinico-scientifici che, pur provenendo dal grande tronco della Medicina Interna, si proponevano come branche specialistiche per patologie d’organo o apparato. Una branca nuova e in rigoglioso sviluppo era a quell’epoca l’Immunologia Clinica, che era infatti un’area di ricerca alla quale il Prof. Bonomo e i suoi collaboratori hanno apportato importanti contributi.

Queste premesse spiegano come mai il primo allievo dello stesso Prof. Bonomo ad andare in cattedra sia stato Alfredo Tursi, quale professore straordinario e poi ordinario (nell’attuale linguaggio universitario si direbbe professore di prima fascia) di Immunologia Clinica, disciplina comunque afferente al settore scientifico-disciplinare della Medicina Interna. L’Immunologia Clinica è andata poi estendendosi per abbracciare a pieno titolo anche l’Allergologia.

Il secondo allievo a conseguire lo status di professore ordinario è stato Franco Dammacco, che ha ricoperto la cattedra dapprima di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica, e successivamente di Medicina Interna. Dammacco è stato anche Presidente della Società Italiana di Medicina Interna e poi del Collegio dei Docenti della stessa disciplina.

Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 hanno poi raggiunto il traguardo dell’ordinariato Antonio Capurso in Gerontologia e Geriatria (anch’essa afferente al settore della Medicina Interna), Francesco Paolo Schena in Nefrologia e Vincenzo Liso in Ematologia.

Gli ultimi due allievi del Prof. Bonomo a vincere un concorso a cattedra di Medicina Interna sono stati Salvatore Antonaci, che è rimasto cattedratico a Bari, e Giacomo Lucivero, che è stato invece chiamato alla seconda Università di Napoli Federico II.

Due allievi di Franco Dammacco sono a loro volta diventati ordinari di Medicina Interna: Angelo Vacca, che ha preso il suo posto dopo il suo pensionamento, e Franco Silvestris che, dopo essere stato Ordinario di Medicina Interna per 10 anni presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari, ha poi chiesto ed ottenuto di cambiare settore disciplinare e dal 2010 è ordinario di Oncologia Medica presso la stessa Università.

Un terzo allievo di Franco Dammacco, cioè Federico Perosa, è invece diventato ordinario di Reumatologia.

Ma i frutti di una guida illuminata e per molti versi irripetibile, qual è stata quella del Prof. Lorenzo Bonomo, non si limita ai pur significativi traguardi sopra sintetizzati.

Diversi altri allievi sono andati, infatti, a ricoprire il ruolo apicale di Primari di Medicina presso numerosi ospedali della Regione Puglia, e uno di essi, Riccardo Marano, è stato per molti anni Primario di Medicina nello stesso Policlinico di Bari.

Numerose e proteiformi sono state le tematiche scientifiche che il Prof. Bonomo ha sviluppato con i suoi allievi nel corso degli anni, grazie al suo instancabile impulso e alle esperienze che lo stesso Capo-scuola e la gran parte dei suoi collaboratori hanno acquisito attraverso periodi di addestramento in prestigiosi centri di ricerca europei e americani. Ne sono testimonianza e dimostrazione le numerose pubblicazioni comparse sulle più prestigiose riviste bio-mediche a livello internazionale, nonché le relazioni plenarie svolte nei Congressi della Società Italiana di Medicina Interna e in diversi consessi extra-nazionali.

Tra tali tematiche, ricordiamo in particolare le connettiviti, le sindromi da immunodeficienza primitive e secondarie, la crioglobulinemia e le sue connessioni con il virus dell’epatite C, le vasculiti primarie sistemiche, l’amiloidosi e alcune neoplasie del sistema emolinfopoietico quali il mieloma multiplo, le gammapatie monoclonali di significato indeterminato (MGUS), la macroglobulinemia di Waldenström e i linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin.

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